La Direzione Nazionale del PRI affida a Franco Plaitano il coordinamento del partito a livello provincale.




In vista delle elezioni amministrative di maggio 2014 il Partito Repubblicano Italiano si riorganizza a livello provinciale affidando la rappresentanza a Francesco Plaitano. La delega al consigliere comunale della lista di minoranza “Impegno e Lavoro” al Comune di San Mango Piemonte è stata conferita dal segretario nazionale organizzativo Franco Torchia. La scelta della direzione nazionale del partito dell’on. Francesco Nucara giunge a valutazione del pluriennale impegno profuso da Plaitano per la crescita del PRI in tutto il territorio. L’obiettivo dei repubblicani è di partecipare alle prossime prove elettorali con il massimo numero di liste ed il mandato conferito è il riconoscimento della valida e propositiva militanza ventennale nel partito dell’edera. Con lo slogan “la politica al servizio del cittadino”, Franco Plaitano si è ritagliato nel tempo uno spazio ed un consenso elettorale di tutto rispetto, non riscontrabile solo nell’orbita del partito che si rifà a Giuseppe Mazzini, ma che fa presa in tutti gli ambiti e tra le multiformi espressioni della società civile.
“Sono pronto a collaborare al  progetto di un partito repubblicano che deve  rinascere e progredire sulle linee di profonda trasformazione in un territorio che chiede lavoro e rinnovamento – afferma Franco Plaitano – Sono disponibile per un impegno politico concreto e serio, al servizio di un partito serio, storico, riformista, protagonista dello sviluppo del paese e delle realtà locali, attento al cambiamento della società ed ai processi di innovazione del paese. Qualunque sia la mia funzione all’interno dei repubblicani, lavorerò con costanza e puntualità nell’interesse delle comunità locali e con l’intento di offrire alternative responsabili e innovative, pronte a controbattere l’emarginazione politica delle più elementari forme di democrazia e trasparenza amministrativa.”  


NICOLA VITOLO

Rischia la galera chi appicca il fuoco in campagna. Sindaci in campo a sostegno della agricoltura tradizionale.



E’ illecito pulire i castagneti bruciando i residui agricoli. La giunta municipale di Castiglione del Genovesi adotta una delibera a sostegno della tradizionale pulizia dei fondi agricoli ed a tutela dell’agricoltura di montagna.   
“Bruciare le sterpaglie in campagna non può essere reato penale – motiva il  Sindaco Mario Camillo Sorgente – Gli agricoltori che puliscono i fondi agricoli bruciando rami o ricci di castagne non possono essere considerati criminali.”
A norma del Decreto Legislativo n. 152 del 2006 (cd. Codice dell'Ambiente),  e successive direttive e leggi in materia, la combustione sul campo dei residui vegetali derivanti da lavorazione agricola e forestale si configura come illecito smaltimento di rifiuti, sanzionabile penalmente con l'arresto. Quindi, pulire i castagneti bruciando sfalci, ricci e residui di potatura sul campo può costare la galera se si appicca il fuoco a rifiuti abbandonati o depositati in maniera incontrollata in aree non autorizzate. Il reato è punibile con la reclusione da due a cinque anni ed il  responsabile è tenuto al ripristino dello stato dei luoghi, al risarcimento del danno ambientale e al pagamento, anche in via di regresso, delle spese per la bonifica.


“La normativa in vigore penalizza una pratica agricola tradizionale per le nostre campagne  – continua il primo cittadino di Castiglione del Genovesi – Oltre ad innescare altro deterrente al comparto della castanicoltura, fonte primario dell’economia di questo piccolo Comune dei Picentini, già in ginocchio per l’attacco del cinipide cinese.” 
Dissenso contro tale norma restrittiva arriva da più parti. A sostegno della tutela di una eccellenza agricola locale e di una rilevante risorsa economica territoriale giungono più voci dalla rete su cui Mario Camillo Sorgente ha riportato la problematica.
“E’ sconcertante  che, per quanto si parli di investire sul sud, si sia deciso di adottare una legge scellerata che sanziona pesantemente i produttori di castagne CAMPANI che smaltiscono gli scarti di potatura e i ricci bruciandoli sul posto – fa eco il sindaco di San Mango Piemonte Alessandro Rizzo al suo collega Sorgente -  La stessa pratica, in altre regioni, è legittima. Considerare lo scarto di potatura rifiuto speciale costringe i produttori a sostenere costi elevatissimi per lo smaltimento e ciò li rende ancor meno competitivi rispetto ai loro colleghi di altre regioni, i quali non solo non partono così svantaggiati, ma addirittura una porzione di potatura, quella qualificabile come legname, la vendono ricavando profitto. Non ci lamentiamo poi se l'agricoltura muore e soprattutto non rimettiamo ai sindaci il compito di incentivarla!”

Confidando nelle disposizioni in materia di combustione controllata di materiali vegetali di origine agricola contenute nelle “disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali” della legge di stabilità del novembre scorso, i Comuni, tenuto conto delle specifiche peculiarità del territorio, con propria ordinanza, possono individuare le aree, i periodi e gli orari in cui è consentita la combustione controllata, sul sito di produzione, del materiale vegetale di origine agricola, suddiviso in piccoli cumuli e in quantità giornaliere non superiori a tre metri stero per ettaro, mediante processi o metodi che in ogni caso non danneggino l'ambiente né mettano in pericolo la salute umana. 


NICOLA VITOLO

REALACCI E IANNUZZI (PD): “OCCORRE ATTUARE INTEGRALMENTE IL DL 136, CON IL COMPLETAMENTO DELLE INDAGINI SUI TERRENI A RISCHIO E L'ATTIVAZIONE DEGLI SCREENING SANITARI”

"Occorre procedere con rapidità nell’attuazione integrale del DL 136 sulla Terra dei Fuochi, che ha dettato un complesso di norme importanti per risolvere una questione drammatica e da troppo tempo insoluta, recuperando così la fiducia dei cittadini, profondamente scossa in questi anni. In questa prospettiva è fondamentale – dichiarano congiuntamente Ermete Realacci e Tino Iannuzzi, rispettivamente Presidente e Vice-Presidente della Commissione Ambiente della Camera - completare, nei novanta giorni previsti dal decreto interministeriale della scorsa settimana, le indagini dirette a verificare la effettiva situazione delle aree cosiddette ‘a rischio’, che rappresentano circa il 2% delle superfici interessate e per le quali occorre definire con certezza ed urgenza la destinazione consentita. Si tratta di accertamenti che è necessario eseguire scrupolosamente e tempestivamente per tutelare la salute e la integrità delle persone, e per salvaguardare la qualità delle produzioni agro-alimentari. Il rigoroso svolgimento di queste indagini è fondamentale per lo stesso rilancio della agricoltura di quei territori, che può vantare tante produzione di eccellenza e che va sostenuta con adeguate misure. La sicurezza delle persone e delle comunità impone altresì che siano attivati tutti gli screening sanitari previsti dal DL, attraverso la celere individuazione delle patologie, sulla base della autorevole proposta dell'Istituto Superiore di Sanità.
“Parimenti – concludono Realacci e Iannuzzi - occorre realizzare tutti gli altri punti qualificanti del decreto, legati al contrasto della criminalità, al controllo del territorio, alla valorizzazione delle produzioni di qualità ed al reperimento, attraverso i canali attivabili, delle risorse per le bonifiche prioritarie.  Siamo certi che il vasto e significativo movimento di cittadini, che ha favorito una prima e positiva inversione di rotta rispetto alle omissioni ed ai ritardi accumulatisi negli anni, sarà ancora decisivo per aiutare ora la piena applicazione della normativa del decreto ".

Elezioni comunale a Castiglione del Genovesi: il sindaco uscente Sorgente candida Matteo Generoso Bottigliero a primo cittadino.





A fine legislatura il sindaco Mario Camillo Sorgente concluderà l’esperienza amministrava a Castiglione del Genovesi. Dopo due brillanti elezioni a sindaco, nel 2004 e nel 2009, non sarà candidato in nessuna delle liste che a maggio prossimo parteciperanno al rinnovo del consiglio comunale. Lascerà il testimone della sua continuità politico amministrativa in buone mani. Sarà Matteo Generoso Bottigliero, apprezzato cardiologo castiglionese, a capeggiare la lista “Insieme per Castiglione” nella tornata elettorale per le amministrative. 

“La maggioranza dei cittadini che per due volte consecutive mi ha scelto quale primo cittadino di Castiglione – afferma Mario Camillo Sorgente –  sicuramente è concorde nell’indicazione a candidato sindaco dell’amico Matteo Bottigliero. E’ un valido e serio professionista che darà continuità alla politica di coerenza attuata negli ultimi dieci anni per tutelare con fermezza e senza compromessi i reali diritti dei nostri concittadini.”

Il dottor Matteo Generoso Bottigliero è dirigente medico dell’azienda ospedaliera universitaria di Salerno, specialista in Cardiologia e Cardiochirurgia in servizio alla struttura complessa di cardiochirurgia del San Leonardo nonché responsabile della struttura semplice di preospedalizzazione e prime visite. Non è un neofita della politica locale avendo già partecipato alle amministrative comunali e ricoperto la carica di consigliere comunale dal 1999 al 2002 al comune di San Mango Piemonte con il gruppo di maggioranza dell’allora sindaco Elio Sguazzo.
“Ringrazio i cittadini che in questi dieci anni da Sindaco – chiosa Mario Camillo Sorgente – mi hanno significato e sostenuto con solidarietà ed amicizia vera e disincantata in un lavoro politico amministrativo che è valso a ridurre sensibilmente la spesa corrente, migliorare il grado di efficienza degli uffici ed aumentare enormemente la trasparenza degli atti amministrativi.”


NICOLA VITOLO




Tavola rotonda a Castiglione del Genovesi per la ricerca della buona economia.



Tavola rotonda a Castiglione del Genovesi per la ricerca della buona economia. L’iniziativa si terrà dalle ore 10.30 di domenica 16 marzo  nell’aula consiliare comunale e rientra nelle celebrazioni per i 300 anni della nascita di Antonio Genovesi. Sarà il Sindaco Mario Camillo Sorgente ad aprire il convegno Genovesiano dal tema “Criminalità economica e politica. Cause, responsabilità e rimedi” su cui discuteranno l’avvocato penalista Guglielmo Scarlato, il sostituto procuratore antimafia Gianfranco Donadio, il comandante polizia tributaria della Finanza Antonio Mancazzo. Al convegno moderato da Agostino De Caro, ordinario di diritto processuale penale dell’università del Molise, interverranno anche  Guido Arzano, presidente Camera Commercio, Enrico Coscioni,  presidente Rotary Club Salerno, e Gaetano Pastore.
“Nell’ambito del convegno si ricorderà anche l’avvocato Pasquale Pastore che già ebbe a trattare i temi su cui domenica mattina si confronteranno prestigiosissimi relatori - informa Mario Camillo Sorgente, primo cittadino del comune natio del famoso abate economista – E nella stessa mattinata abbiamo in programma lo scoprimento di una targa sulla strada intitolata all'avvocato Pastore, persona di altissima levatura che ha onorato Castiglione del Genovesi, scegliendolo come Suo Paese." 

 NICOLA VITOLO

Cani bruciati vivi in località La Rupe di Castiglione del Genovesi.




Qualcuno ha appiccato l’incendio al canile privato dove da sette anni due signore castiglionesi badano volontariamente cani abbandonati. 
“Vi erano cinque cani  ricoverati – annota la signora Angela – Sono stati lasciati ad ardere vivi tra le fiamme. E’ stata una bastardata.”
Perché tanta crudeltà? Si chiedono Angela e Lina che con disinteresse e spirito di sacrificio si prendono cura di cani raccogliendoli dalla strada.
“Ma non è la prima volta che prendono di mira gli animali da noi custoditi  - informano le due donne – Già qualche anno addietro hanno  ammazzato tre cani e nei mesi scorsi altri sono stati avvelenati.”
Nel capanno in legno e lamiera, costruito nel terreno di loro proprietà, curano e custodiscono amorevolmente i “migliori amici dell’uomo” togliendoli dalla strada dove vengono abbandonati da persone senza cuore,  senza decoro e senza riguardo per i danni che possono arrecare agli altri ed alla gestione delle problematiche sociali connesse al randagismo.   
“Nessuno è infastidito da latrati o odori malevoli – afferma la signora Angela – Quotidianamente provvediamo a pulirli e rifocillarli. Non chiediamo niente a chicchessia. Lo facciamo solo per l’amore che abbiamo per queste bestiole emarginate e sole.”
L’incendio è stato procurato sicuramente da “mano nemica”, riferiscono le due donne che hanno presentato denunzia alla Stazione Carabinieri di San Cipriano Picentino, al comando del m.llo Francesco Esposito. Qualcuno, forse, che ha voluto punirle per chissà che cosa.
    
NICOLA VITOLO