E' dovuto
ricorrere alle cure del pronto soccorso V.V.
aggredito e malmenato dai due ladri sorpresi in casa. I medici del San
Leonardo gli hanno riscontrato escoriazioni, tumefazione
al volto e una forte contusione alla spalla.
Il fatto è accaduto verso
le ore 21 di mercoledì 14 febbraio in via Roma di San Mango Piemonte. Il settantacinquenne
era all’interno della propria abitazione, poco distante dal palazzo comunale
del piccolo centro picentino, in attesa del rientro di moglie e figlia. Mentre guardava la
televisione ha sentito il cane abbaiare ripetutamente e concitatamente. Uscendo
sul porticato per calmarlo ed offrirgli un biscottino, si imbattuto in due
energumeni con volto coperto che si stavano intrufolando nell’abitazione. I
malviventi vistosi scoperti l’hanno
afferrato per zittirlo. Il malcapitato, liberandosi la bocca occlusa con un
morso sulla mano del ladro, ha iniziato a gridare aiuto a squarciagola.
Sono
stati attimi di terrore per il povero pensionato malmenato di brutto dai due brutali sconosciuti con schiaffi,
pugni e financo un paletto. Le grida di aiuto di V.V. udite fino in piazza e nelle sottostanti
abitazioni del parco residenziale hanno richiamato le attenzioni di alcune persone. I due delinquenti, lasciato a terra
il dolorante pensionato, si sono dileguati nella montagna circostante.
In un
baleno la notizia è stata postata sui social allertando i residenti ed avviando
una caccia all’avvistamento di due sconosciuti di grande statura vestiti di
nero.
Dopo il pronto intervento presso la abitazione di via Roma di una
pattuglia di carabinieri, le forze dell’ordine si sono scandagliate sulle
tracce dei delinquenti, che probabilmente sono gli stessi componenti della
medesima batteria di ladri che tra le 18 e le 19 hanno svaligiato un’altra
abitazione in località Sordina mentre i residenti erano in chiesa.
Secondo gli
inquirenti potrebbero essere uomini dell’est europeo che raggiungono la zona
attraverso l’uscita autostradale, lasciano l’auto nei pressi dello svincolo ed
attraverso i campi abbandonati raggiungono le case dove portare a compimento le
loro scorrerie malavitose.
E’ un’orda di delinquenti che imperversa da tempo nei
Picentini e nelle zone collinari di Salerno e che non si riesce ad arginare
nonostante i tre arrestati a Matierno ed i due fermati a Giovi di qualche
giorno addietro. Dire che la gente ha
paura, è dire poco, ormai. E’ terrore dei ladri. Psicosi di visite notturne
indesiderate nella propria abitazione.
“Ieri sera è
accaduto un fatto gravissimo, anello di una catena criminale che vede le nostre
zone, con quelle collinari di Salerno, fatte bersaglio di diverse bande di ladri
d'appartamento che non si lasciano scoraggiare da nulla –ha dichiarato il
Sindaco di San Mango Piemonte, Alessandro Rizzo - Da più parti si richiede un'intensificazione
dei controlli, purtroppo, però, c’è un
deficit strutturale che affligge le forze dell'ordine, armate soltanto di
professionalità e buona volontà, ma abbandonate loro stesse dallo Stato. A
questo si aggiunge il senso di frustrazione che gli operatori provano quando,
arrestati i criminali in flagranza, li vedono a piede libero la mattina
successiva. Alle vittime di tali soprusi va la mia solidarietà, ma anche alle
forze dell'ordine, che non si lasciano sconfortare. Col Magg. Rubbo abbiamo poi
condiviso la pericolosità delle iniziative spontanee dei cittadini quali ronde,
pattugliamenti o altro. Il più delle volte finiscono per confondere l'azione
precisa e professionale di Carabinieri e Polizia ed espongono i cittadini ad
ulteriori rischi. I ladri sono organizzati, sono professionisti del crimine e
devono essere combattuti dai professionisti. Tutt'al più, non mi vergogno di
chiedere ai concittadini impiegati nelle Forze Armate di spendere qualche
minuto in più sul territorio, anche fuori dal servizio, per monitorare le cose.
Ai cittadini suggerisco massima allerta, ma senza assumere iniziative se non quella di chiamare il 112 in caso di movimenti sospetti e, al massimo, di attrezzarsi con una delle tante App per cellulari che consentono di verificare in tempo reale eventuali targhe automobilistiche sospette, ma al solo fine di comunicarle alla Centrale Operativa. Ai politici, quelli di professione che si propongono il 4 marzo di andare a Roma a risolvere tutti i nostri problemi, non chiedo nulla. Quel che occorre ai territori dovrebbero saperlo già.”
Ai cittadini suggerisco massima allerta, ma senza assumere iniziative se non quella di chiamare il 112 in caso di movimenti sospetti e, al massimo, di attrezzarsi con una delle tante App per cellulari che consentono di verificare in tempo reale eventuali targhe automobilistiche sospette, ma al solo fine di comunicarle alla Centrale Operativa. Ai politici, quelli di professione che si propongono il 4 marzo di andare a Roma a risolvere tutti i nostri problemi, non chiedo nulla. Quel che occorre ai territori dovrebbero saperlo già.”
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