Evento "Più Sport per Tutti" alla spiaggia di Santa Teresa a Salerno domenica 4 settembre 2016.

La Fondazione Decathlon Italia organizza per domenica 4 settembre un momento di integrazione tra tutti coloro che vogliono sentire l'emozione e la gioia di provare nuovi sport.
L'area della spiaggia di Santa Teresa sarà strutturata per poli:
sarà possibile andare in Kayak con l'associazione Azimut e Ondalunga Kayak, sarà possibile provare le maschere Easybreath accessibili a tutti perchè facilitano la coordinazione del respiro bocca/naso, ci saranno più partenze dal Porto per fare giri in barca a vela grazie all'Associazione Divertivento che metterà a disposizione la loro imbarcazione "Violetta" e sarà possibile fare il battesimo del mare con gli erogatori e l'attrezzatura subacquea grazie al Diving Yoghi, abilitato a didattica HSA (Handicapped Scuba Association).
In più si potrà giocare a calcio, Badminton e Beach volley sulla spiaggia coi gonfiabili !
La Barca a vela "Violetta" dell' associazione "Divertivento" farà 5 partenze dalla sua banchina del porto vicino, rispettivamente: 10.00, 11.00, 12.00, 13.00 e 14.00.
Per partecipare all'iniziativa basta portare in borsa asciugamano e costume.
"Il pilastro fondamentale di Decathlon e' proprio rendere accessibile A TUTTI i benefici e i piaceri della pratica sportiva - dichiara Marlene Cracas dell'equipe nazionale del consiglio Fondazione Decathlon Italia - L'evento del 4 settembre vuole far approcciare allo sport davvero tutti, soprattutto coloro che non ne hanno la possibilità a causa di problemi fisici, mentali e sociali."

Giovedì 25 agosto è nato il Gal Irno-Cavese "Terra è Vita"



Ne fanno parte i comuni di Baronissi, Bracigliano, Calvanico, Cava de’ Tirreni, Fisciano, Mercato S. Severino, Pellezzano, Siano e Vietri sul mare. L’ingresso dei comuni di Cava de’ Tirreni e Vietri sul mare, famosi non solo in Italia, il GAL Irno-Cavese ha dimensioni competitive vaste ed in grado di concorrere con altri contesti regionali che sino ad oggi hanno ricevuto maggiore attenzione.
La popolazione del GAL “Terra è Vita”, è pari a 142.127 abitanti, si tratta del più grande in Provincia di Salerno ed ha adottato strategie di cooperazione per far compiere un passo in avanti ai territori anche in prospettive interterritoriali e transnazionali, aderendo a partenariati transnazionali ed uno interterritoriale.

Grazie alla regia di CIA e Confagricoltura e di tante associazioni di categoria locali, si è lavorato ad una Strategia di Sviluppo Locale in grande di dare risposte ad un territorio che sino ad oggi non ha mai avuto l’opportunità di accedere a fondi del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Campania.
L’apporto delle associazioni di categoria e di alcune del terzo settore è stato determinante ed oggi anche la Valle dell’Irno può contare su una propria “Agenzia di Sviluppo Locale” che intende rilanciare i propri territori partendo dal basso.
La sede del GAL, scelta di comune accordo, sarà ubicata presso il Palazzo De Simone di Bracigliano.

“La logica che ha accompagnato il gruppo tecnico e politico del GAL è stata sempre quella di seguire un’idea ambiziosa per far sì che anche questi territori potessero fornire il proprio contributo alla crescita di una regione che sta mostrando segnali di ripresa continui e costanti”, ha detto Franco Gioia, Presidente del GAL Irno-Cavese e Assessore del Comune di Fisciano. “Il lavoro è stato lungo ed a volte estenuante, ma siamo riusciti a mettere insieme nove comuni che hanno lavorato in  accordo per e per un importante obiettivo”.

Festa del fico bianco di Ortodonico, piccolo borgo collinare di Montecorice, dal 25 al 27 agosto. La festa è gemellata con "gustannurca" con l'iniziativa "MelaFico"



Accattivante, come sempre, il programma della manifestazione organizzata dalla locale Pro Loco del presidente Paolo Menza. All’ombra della  possente torre medioevale che caratterizza il caratteristico borgo medioevale ben ristrutturato nel suo centro storico, è attiva una tre giorni di cibo, artigianato e tradizione dedicata ad un prodotto di eccellenza cilentano in un contesto di area rurale. Non solo. E’ in programma anche la gara di cucina “A tavola col fico” a cui partecipano ristoratori, chef in erba ed appassionati di cucina. Tutti i partecipanti e le ricette proposte saranno oggetto di pubblicazione di  ricettario. Dalle 17.30 alle 19.30 il laboratorio D.lli De Luccia terrà attività sperimentali aperte al fine di far conoscere e rendere vive le preziose tradizioni artigianali che hanno sempre caratterizzato l’area cilentana, un tempo vivissime e produttive ed oggi praticamente estinte.  
Nella piazza antistante l’antico palazzo Amoresano è allestita la mostra “FESTA FARINA FORMA - Storie di Cibo”, una esposizione di trenta oggetti della cultura alimentare raccontati da trenta Autori, attraverso cui si vuole   appassionare il visitatore, ricordando e sottolineando la sacralità del grano e di quanto ruota attorno al cardine acqua-farina, dal gesto quotidiano della panificazione a quello eccezionale del rito e della festa, momento magico in cui la farina diviene prima forma e poi sostanza. 
Nei tre giorni di festa v’è spazio anche peril progetto “Cylentum Design”, nato nel 2015  con il supporto del designer Francesco Morfini ,  ripropone l’idea di riciclare vecchi oggetti della tradizione contadina trasformandoli in complementi d’arredo.
Ma la festa del fico bianco di Ortodonico per Paolo Menza ed i suoi collaboratori della Pro Loco Ortodonico, è anche una richiesta di attenzione verso un territorio svantaggiato oltreché penalizzato dai progetti di modernizzazione e sviluppo socio economico.
“Abbiamo in noi forti motivazioni che ci danno le necessarie energie per portare avanti questo progetto – afferma il presidente della Pro Loco Ortodonico – Crediamo nelle risorse di eccellenza del nostro territorio e miriamo a farne volano di sviluppo socio-economico. Ai giovani vogliamo trasmettere le antiche tradizioni di quest’area del Cilento Antico, che spaziano dal cibo all’artigianato. Ma non tralasciamo innovazione e creatività, perché  crediamo nella rinascita territoriale solo attraverso la valutazione e promozione delle attività tradizionali in chiave moderna. Le risorse agroalimentari e l’artigianato possono riaccendere  il motore dell’economia locale, legando il turismo costiero al turismo rurale dei borghi dell’entroterra .”
In questa ottica e con l’intesa di costruire una rete di manifestazioni d’eccellenza che siano vetrine di promozione e valorizzazione delle tipicità salernitane, nei tre giorni di festa si propone anche l’iniziativa “MelFico” nata dal gemellaggio tra la “festa del fico bianco” della Pro Loco di Ortodonico  con “gustannurca” della Pro Loco di San Mango Piemonte,   attraverso la quale si intende dare impulso creativo ed innovativo ad una cucina povera, sostenibile e stagionale.   

Come raggiungere Ortodonico.
Il luogo dell’evento, Ortodonico, è una delle sette frazioni del comune di Montecorice sito nel vasto territorio del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. E’ raggiungibile in auto da Agropoli mediante la Strada Statale n.267. Ortodonico è situato a pochi km dalla frazione marina Agnone, ed è situato sul versante di una collina che fa da corona al massiccio conico del Monte Stella. Lungo la strada che si inerpica dal capoluogo Montecorice verso la collina è possibile notare un vecchio mulino a vento ben conservato, con annesso il rudere di una vecchia casa colonica e poco discosta la settecentesca cappella di Santa Maria delle Grazie. Proseguendo sulla panoramica strada provinciale, che si imbocca sulla ss267 al bivio di Agnone, verso le frazioni collinari, nel territorio della antica socia longobarda, tra il verde delle alture ed il blu del mare che tra esse si incastra, si giunge ad Ortodonico, uno dei borghi più caratteristici del Cilento, uno splendido scrigno che riporta al passato. Sorge arroccato attorno alla bella ed imponente torre del palazzo marchesale, palazzo Amoresano del XVI secolo, ed alla chiesa di Sant'Antuono che da sempre hanno costituito il centro culturale del piccolo centro abitato, un tempo capoluogo del Comune. L’edificio costruito in pietra locale, è suddiviso con ampie stanze ricche di ornamenti architettonici con volte a botte. La torre, sei metri base e quasi 20 di altezza, è divisa in tre piani da cornici di pietra.
Le ampie ed forti mura della torre sono sormontate da merli con fori per la sistemazione di cannoncini. Nei locali del vecchio frantoio all’interno del settecentesco palazzo Amoresano è allestito il museo della civiltà contadina in cui si possono ripercorrere le tradizioni rurali cilentane ed, in particolare, i sistemi di produzione legati al fico ed all’ulivo. La parte vecchia di Ortodonico, conservatasi molto bene nelle sue caratteristiche architettoniche, è elemento caratterizzante ed essenziale per la valorizzazione dei centri storici fruibili turisticamente attraverso manifestazioni di un certo gusto realizzate nell'ambito di un proposta culturale creata attorno al Museo della Civiltá Contadina.


NICOLA VITOLO

Ritmi di festa in piazza Spirito: una conferenza spettacolo con l'antropologo a domicilio.

Giovedì 25 agosto in piazza Francesco Spirito, ore 20.30, “Antropologo a domicilio” con il prof. Paolo Apolito, docente di Antropologia Culturale presso l'Università ROMA TRE e UNISA, che terrà un monologo teatrale sui temi dell'ultima sua pubblicazione "Ritmi di festa. Corpo, danza, società".

Come un antico cantastorie, "l’antropologo a domicilio” va raccontando in giro storie che mostrano che i nostri corpi hanno una specialità che altri animali non hanno: sono in grado di “andare a tempo”, come fanno i musicisti quando suonano insieme, i ballerini quando danzano. Come fa l’attore di teatro, in genere, che mette il suo corpo in gioco, davanti alla platea di spettatori.

 

San Mango si prepapra alle celebrazioni in onore del suo Patrono San Magno, ricorrenza del 19 agosto.


San Mango si abbellisce per i festeggiamenti religiosi e civili in onore del Santo Patrono. Quattro giorni intensi di festa dal 18 al 21 agosto per rinnovare il tributo di fede a San Magno, vescovo e martire. La devozione di San Mango Piemonte verso il vescovo di Trani martirizzato durante le persecuzioni di Decio nel 252 d.C., ha radici antiche che si perdono nei secoli lontani. 

Di certo il culto di San Magno nell’antica Terra Sancti Magni et Pedemontis, primitiva denominazione del piccolo comune picentino, era già vivo nel XI secolo in quanto, come scrive lo storico Antonio Roma, la devozione locale ebbe in dono,  in quel periodo, da San Pietro da Salerno (nato a Salerno nel 1030 e morto ad Anagni nel 1105) una “particola” del corpo del Vescovo Martire Tranense, conservato dal lontano 871 nella città di Anagni dove San Pietro fu vescovo dal 1062 al 1105.
Una radicata tradizione vuole, tra l’altro, che San Magno (185 ca. – 251 ca.), nel suo peregrinare per evangelizzare le genti del meridione, abbia compiuto la sua missione pastorale tra gli abitanti dell’attuale territorio di San Mango e, per non cadere nelle mani dei suoi persecutori, si sia rifugiato in una grotta naturale sul monte che ora prende proprio il nome di San Magno. Alla sua morte, tramanda ancora la leggenda popolare, il Santo indicò, in una apparizione ai fedeli del posto, la grotta ove dimorò in vita, per farvi erigere un eremo a sua devozione.  

Ed a questo eremo i fedeli ascendono processionalmente ogni 19 agosto, festa del Santo, e si prostrano davanti alla miracolosa immagine del loro Patrono affrescata, nel 1541,  sulla parete della roccia soprastante l’altare. Partono di buon mattino in processione con la lignea statua di San Magno dalla chiesa madre, nel centro del paese, per ascendere alla sommità del monte a lui consacrato. S’inerpicano, cantando e salmodiando, lungo l’irto sentiero che sale fino alla rocciosa cima che, da secoli, custodisce l’antico romitaggio. Quivi, nel piccolo e fresco santuario incavato nella roccia della superba rupe, la devozione per il Santo taumaturgo raggiunge il suo apice con la celebrazione della Santa Messa. Inni e canti religiosi di antica memoria, ritmati dai festosi rintocchi della veneranda campanella dell’eremo echeggianti nella rigogliosa forra sottostante, accompagnano l’ascesa e la discesa del popolo salmodiante che ritorna ogni anno a venerare il suo santo Benefattore nel luogo ove la tradizione vuole che egli abbia dimorato e predicato.

Le celebrazioni religiose, avviate dal 10 agosto con la novena al Santo, saranno solenni venerdì 19
agosto con il pellegrinaggio mattutino all’eremo, la celebrazione della Santa Messa officiata dal parroco don Antonio Romano, e la rituale benedizione sul sottostante paese dai piedi della Croce. Proseguiranno, quindi per lo stesso giorno, in paese con la Messa Solenne, ore 11, nella chiesa madre di Santa Maria delle Grazie, ed in serata, dalle ore 19.00, con la recita del Rosario e la Santa Messa. I festeggiamenti si concluderanno domenica pomeriggio, 21 agosto, con la solenne processione del Santo Patrono per le strade di San Mango Piemonte.

Intenso anche il programma delle iniziative civili per i festeggiamenti in onore di San Magno dal 18 al 21 agosto in piazza Sannazaro. Si apre giovedì con l’esibizione della scuola di danza “Movimento Danza” e dei ragazzi del “Gruppo Giovani San Mango”. Seguiranno, da venerdì a domenica, sempre a cura del “Gruppo Giovani San Mango”, le tre serate de “La Corrida”.
Per ogni serata saranno presenti stand gastronomici con panini, salsicce, soffritto e buon vino.  

Nicola Vitolo


Magica notte di San Lorenzo all’insegna del bel canto sotto le stelle del panoramico monte Tubenna.



Un pubblico entusiasta ha partecipato mercoledì 10 agosto alla sesta edizione del concerto di San Lorenzo andato in scena tra le mura dell’antica abbazia benedettina di Santa Maria a Tobenna.   Gli applauditissimi  maestri dell’Ensemble vocale e strumentale “Salerno Classica”, diretta da Luciano D’Elia, hanno proposto un viaggio musicale  tra armonie di suoni e canti che hanno ben suscitato speranzose emozioni  in attesa di  scorgere nel cielo stellato la luminosa scia di una stella cadente a cui affidare la realizzazione di un sogno.  
E’ stata una eccezionale rassegna strumentale e vocale di celebri brani del patrimonio musicale internazionale interpretata con assoli di fagotto del maestro Pellegrino Armellino e di sassofono della giovanissima Filomena Cilento, con gli acuti della graziosa e virtuosistica voce della soprano Anna Pietrafesa, i caldi toni del pianoforte elettronico del maestro accompagnatore Stefania Cucciniello, e dall’insieme delle melodiche voci corali di Mimma Cerrato, Carmela D’Amato, Rosa Del Galdo, Giovanna De Santis, Annamaria Pierri e Giuliana Tortora

L’overtura è stato un omaggio al 400° anniversario della morte di William Shakespeare con brani di “Giulietta e Romeo” musicati da Ciaikovskij, Prokofiev, Rota e Bellini.  Il concerto è, poi, proseguito con musiche tratte da sceneggiati Rai degli anni 70 (brani di Pisano e Simonetti)  e da grandi colonne sonore (come La Califfa, Braveheart, Evita, Il Postino,  La vita è bella), terminando con il “Magnificat anima mea” dedicato alla Vergine Maria.   

Il folto pubblico presente nella navata dell’antica chiesa abbaziale ha applaudito numerose volte durante gli intermezzi musicali, fino a tributare alla fine, in piedi, un lungo applauso ai maestri dell’Ensemble “Salerno Classica” per i tanti stimoli emozionali e sentimentali destati in una magica notte di stelle cadenti.  

Parole di elogio espresse anche da parte del Sindaco di Castiglione del Genovesi, Generoso Bottigliero, e dei soddisfattissimi organizzatori Francesca Rega, presidente della Pro Loco di Castiglione del Genovesi, e Nicola Vitolo, presidente della Pro Loco di San Mango Piemonte.

Con l’emozionante canto sacro “Dolce sentire” ed un brindisi finale con calici di stelle, nell'antistante pronao medioevale ombrato dalla massiccia torre campanaria, è calato il sipario sulla sesta edizione del concerto tra le stelle,  lasciando al silenzio della notte ed al buio delle tenebre di impadronirsi del panoramico pianoro del monte Tubenna per regalare ai tanti innamorati delle stelle seducenti ed esaudenti esplorazioni del firmamento.






Concerto sul monte Tubenna aspettando le stelle cadenti della notte di San Lorenzo.



Magica atmosfera di astri ed armonie di suoni mercoledì 10 agosto sul panoramico pianoro del monte Tubenna con l’annuale concerto sotto le stelle dell’Ensemble “Salerno Classica”. Appuntamento alle ore 21.30 nel cortile interno dell’antica abbazia benedettina per una eccezionale rassegna di celebri brani del patrimonio musicale internazionale eseguiti dal gruppo vocale strumentale diretto dal maestro Luciano D’Elia. 
In attesa delle luminose scie delle “lacrime di San Lorenzo”, la splendida voce del soprano Anna Pietrafesa, unita a quelle dei coristi ed alle note dolci e profonde dell’organo di Stefania Cucciniello e del fagotto di Pellegrino Armellino, diffonderanno un armonia di suoni e canti tra le millenarie mura dell’antico monastero facendovi risvegliare arcaiche memorie di un passato di orazioni, canti e suppliche che il pio popolo vi ha impresse nei secoli scorsi per chiedere alla Madonna di Tubenna la sua intercessione dai mali del mondo terreno.
L’iniziativa delle Pro Loco di Castiglione del Genovesi e di San Mango Piemonte, patrocinata dal Comune di Castiglione del Genovesi e dal Consorzio Pro Loco Picentini Irno Sele, è tesa a contribuire a promozionare e valorizzare le attrattive ambientali e naturali di una risorsa intercomunale dotata di notevole interesse turistico.
Il concerto di San Lorenzo sul Tubenna è ormai un appuntamento fisso ed imperdibile per amanti di armonie terrene e celesti. Il naturale belvedere di un monte simbolo di storia e fede per tanti picentini spazia sul golfo di Salerno, dai monti Lattari della divina costiera fino ai contrafforti montuosi degli Alburni. E’ continua meta di appassionati della montagna ed è frequentatissimo per le osservazioni astronomiche con o senza ausilio di telescopi.
Il fenomeno delle “lacrime di San Lorenzo” o “Perseidi” riguarda l’impatto in atmosfera di minuscoli frammenti di comete o asteroidi che per un periodo di circa 10 giorni precipitano, incendiandosi nella nostra atmosfera realizzando delle scie luminose. Sostando sul panoramico pianoro del monte Tubenna in attesa di poter cogliere l’attimo luminoso di una stella cadente a cui chiedere l’avverarsi di un sogno, si potrà seguire il fenomeno delle Perseidi guardando in direzione Nord-Est sotto la famosa costellazione di Cassiopea.  

nicolavitolo