A portare l’ultimo saluto a Mario Matrella anche l'amico e collega Camillo Alfinito.



La tragica morte del soccorritore foggiano deceduto nell'incidente che ha coinvolto un elicottero del 118 caduto nei pressi di Campo Felice in Abruzzo, ha profondamente colpito chi ha lavorato a stretto contatto con quest’uomo di grande valore, sempre pronto e disponibile a salvare  vite umane e soccorrere persone in difficoltà.
“Ho lavorato con Mario Matrella per circa sette anni nelle Basi HEMS di Foggia e di Salerno, dove prestavo la mia opera come Rianimatore. Quando ho sentito il suo nome tra le vittime del disastro aereo in Abruzzo mi è balzato il cuore in petto: Mario era una di quelle persone che tu immagini che non debbano mai morire”, afferma il dottor Camillo Alfinito.   
“Mario era Soccorritore e Guida Alpina, Speleologo, Tecnico Verricellista e Tecnico Elicotterista. – continua Alfinito, ex sindaco di San Mango Piemonte - Ci ha fatto il Corso e l’Addestramento al Verricello, insegnandoci come cavarcela in tutte le emergenze in un lavoro così delicato e rischioso. Ci accompagnava nelle missioni più difficili, calandosi giù per primo e facendo sicurezza al medico ed all’infermiere, controllando che l’intervento fosse effettuato in assoluta tranquillità. “
Di lui rimane un ricordo di un vero e proprio eroe, di uomo con un senso di altruismo ed uno spirito di sacrificio al di fuori del normale ed al di sopra di qualsiasi condizionamento.   
“Era un Soccorritore preparato e competente, coraggioso ed oserei dire temerario – ricorda con nostalgia l’ex collega Alfinito - sdrammatizzava sempre tutto con la sua allegria contagiosa, che ti metteva subito a tuo agio: con Mario presente ci saremmo calati anche all’Inferno. Spesso mi diceva: tu non devi temere la Morte, ma devi camminare a braccetto con Lei, tanto quando verrà a prenderti, tu non ci sarai più.”
E con commozione e deferenza, Camillo Alfinito conclude elogiando la figura dell’amico Mario Matrella:”Raro esempio di  generosità, di coraggio e di professionalità, ci ha lasciato un patrimonio prezioso, prima di concludere la sua, ahimè troppo breve, avventura terrena ed in uno schianto entrare nella Leggenda.”

nicolavitolo




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