SALERNO: ACCENSIONE ALBERO DI NATALE SABATO 1 DICEMBRE ORE 17.30 IN PIAZZA PORTANOVA


Crescono l’attesa e la curiosità per l’accensione del maxi Albero di Natale a Salerno ormai immersa nella magica atmosfera delle Luci d’Artista che ha già conquistato decine di migliaia di visitatori e turisti.
L’evento clou del primo week-end di dicembre è domani pomeriggio sabato 1 alle ore 17.30 quando nella centralissima Piazza Portanova sarà acceso il maxi Albero di Natale che si annuncia quanto mai spettacolare.
Questo Albero di Natale è davvero imponente, svetta sul Corso Vittorio Emanuele e la Via Mercanti fino a venticinque metri d’altezza. Il fantastico effetto luminoso è assicurato da 280mila luci a led a basso consumo energetico disposte su un chilometro e mezzi di filari. 60 ghirlande e 48 sfere dorate completano la decorazione del simbolo natalizio.
La base dell’Albero di Natale è caratterizzata da un tunnel di dieci metri che i visitatori potranno attraversare entrando letteralmente nell’installazione. Una bella ed originale rarità che renderà ancora più affascinante questa attrazione natalizia. 4 altoparlanti diffonderanno una suggestiva colonna sonora con le hit pop e natalizie più amate. 6 maxi proiettori posizionati sui terrazzi circostanti inonderanno la Piazza Portanova di Stelle. L’effetto WOW è assicurato.
Appuntamento domani sabato 1 dicembre alle ore 17.30 in Piazza Portanova per far festa ed accendere tutti insieme l’Albero di Natale.

PORTA L’ARTE ALL’ARTE: Il Liceo Artistico "SABATINI MENNA" presenta il Cataologo del progetto.

Venerdì 30 Novembre presso la sede di via Pietro da Acerno n°1, del Liceo Artistico Sabatini – Menna di Salerno, sarà presentato il Catalogo del progetto PORTA L’ARTE ALL’ARTE, risultato di un progetto interistituzionale, promosso dalla scuola, che ha visto protagonisti numerosi ed importanti Artisti del nostro territorio, che hanno voluto donare il loro prezioso talento ai giovani studentesse e studenti ed a tutta la Comunità Scolastica. Il progetto, è nato dalla esigenza di rendere ancora più bella ed accogliente la sede dipendente di Via Acerno, dopo i lavori di ristrutturazione dell’edificio,realizzati dalla scuola con gli specifici finanziamenti del PON FESR – ASSE II - 2007 - 2013. Realizzato negli anni 2016 – 2017, l’attività, ha permesso di coinvolgere gli alunni sia sul piano comunicativo – relazionale che progettuale e di rafforzare, al tempo stesso, esperienze di educazione alla legalità, di convivenza civile, di riconoscimento dell’Arte come Dono. Un’operazione artistica inedita, innovativa e creativa, quindi, che ha visto Artisti di alto livello intervenire gratuitamente, donando non solo il loro talento alla scuola, ma anche un giorno del loro prezioso tempo, per lasciare un segno forte, trasformando le porte delle aule in vere Opere d’Arte. E per quei giorni e per quel tempo speciale, la scuola è stata riconosciuta nella sua storia e nel suo essere “luogo di relazione, di condivisione, di studio e di apprendimento”.

“PORTA L’ARTE ALL’ARTE” ha avuto un triplice scopo :
1. abbellire e riqualificare in modo creativo le porte delle aule;
2. attivare un processo di interazione e di progettazione partecipata tra docenti – studenti – artisti
del territorio, disponibili a DONARE una intera giornata “ ai giovani talenti “ del nostro Liceo,
ricostruendo - nella dimensione del nostro tempo - la relazione Maestro – Allievo.
3. elaborare un modello didattico flessibile, a sostegno dell’Arte e della Creatività.
L’evento vedrà la presenza di personalità importanti del mondo delle Istituzioni, della Cultura e dell’Arte, oltre che degli stessi Artisti, del Dirigente Scolastico Ester Andreola e del docente referente Patrizia D’Auria. L’importante manifestazione, sarà coordinata dal Capo Redattore del Mattino MARIANO RAGUSA. Con l’occasione, la sede sarà aperta ai docenti, ai genitori ed alle studentesse e studenti del Liceo Artistico ed a tutti i cittadini interessati a visitare le opere realizzate, anche nei giorni di sabato 1, venerdì 7 e domenica 16 dicembre 2018, dalle ore 9.00 alle ore 13.00.

ARTISTI
Enzo Caruso, Rosa Cuccurullo, Giovanni Cuofano, Antonio D'Acunto, Domenico De Stefano, Raffaele Falcone, Eduardo Giannattasio, Giampaolo Lambiase, Enzo Lauria, Lucio Liguori, Pietro Lista, Alfonso Mangone, Adriano Paolelli, Alfredo Raiola, Francesco Raimondi, Pietro Turco, Alfonso Vitale, Angelo Ziccardi, Antonio Baglivo, Mariagrazia Cappetti, Rocco Cardinali, Carlo Catuogno, Livio Ceccarelli, Ignazio Collina, Nello Ferrigno, Gerardo Lotoro, Alessandro Mautone, Antonio Petti, Gerardo Prota, Cristiano Rago, Marco Raiola, Lello Ronca, Adele Ruggiero, Antonio Salzano, Ernesto Terlizzi, Nino Tricarico, Nando Vassallo.

Salerno, 23.11.2018
 Il Dirigente
Dr.ssa Ester Andreola

XXIII Edizione Presepe a Giffoni. Presente anche l'ambasciatore dell'Uganda in Italia.

Torna anche quest’anno la Mostra Internazionale d’Arte Presepiale organizzata dalla Pro Loco di
Giffoni Valle Piana, in provincia di Salerno. Ormai giunta alla sua 23esima edizione, “Il Presepe a Giffoni” ospiterà, dal 2 dicembre al 6 gennaio 2019, ben 150 opere provenienti dall’Italia e dall’estero.
Come di consueto, la prima sezione sarà animata dal tradizionale presepe napoletano, fatto di luci, suoni e colori che si rinnovano anno dopo anno. Una seconda sezione mostrerà la bellezza dell’arte presepiale dell’Uganda, mentre la terza e ultima sezione ospiterà opere provenienti dalla Sardegna.
La mostra, allestita presso il Convento Monumentale San Francesco, sarà visitata anche quest’anno da oltre duemila studenti campani.
Il taglio del nastro è previsto domenica 2 dicembre, alle ore 19.
Interverranno il Sindaco di Giffoni, Antonio Giuliano, il Presidente della Pro Loco Claudio Mancino, il Comandante della locale stazione dei Carabinieri, Giuseppe Voria, e il parroco don Alessandro Bottiglieri. Parteciperà anche Elizabeth Paula Napeyok, ambasciatore dell'Uganda in Italia.
Quest’anno, in concomitanza con la Mostra, ci sono diversi eventi da non perdere:
- Mercatini di Natale a cura dell’Associazione Le Ali
- II Edizione di “Dolce Natale” a cura dell’Associazione Like Events Giffoni (21-23 dicembre)
- Aspettando la Befana (4-6 gennaio)
- Il Villaggio di Babbo Natale a cura del Forum dei giovani di Giffoni Valle Piana (21 dicembre)
- “Gusti e sapori della Campania” in collaborazione con il torronificio Brancaccio e la Cantina di Solopaca (9 dicembre)
- La Sacra rappresentazione della Nascita di Cristo a cura dell’Associazione culturale Presepe Vivente (8-24-26-29-30 dicembre e 5-6 gennaio).
Lo rende noto l’ufficio stampa della Pro Loco di Giffoni Valle Piana.
DATE E ORARI
2 dicembre 2018 - 6 gennaio 2019
Orari di apertura: 9:00 – 13:00; 17:00 – 20:30
Contatti 089 865218 – 3200279610; prolocogvp@virgilio.it

Gustannurca: in programma due giorni di riflettori puntati sulla mela annurca, eccellenza agroalimentare da salvaguardare.


La due giorni di festa dei sapori all’annurca e dei saperi rurali  avrà inizio alle ore 17.30 di sabato 24//11 con il meeting “Turismo rurale e tipicità: valorizzazione e sostenibilità” a cui parteciperanno il sindaco di San Mango Piemonte, Francesco Di Giacomo, il sindaco di San Cipriano Picentino, Gennaro Aievoli, il sindaco di Castiglione del Genovesi nonchè Presidente della Comunità Montana, Generoso Matteo Bottigliero, l’Assessore al Comune di Salerno, Mimmo De Maio, il presidente provinciale UNPLI, Mario De Juliis, il presidente Rete Destinazione Sud, Michelangelo Lurgi, il docente universitario ed ex parlamentare, Guido Milanese, l’avvocato già parlamentare, Tino Iannuzzi, il coordinatore del Gal Colline Salernitane Eligio Troisi, il preside del ProfAgri, Alessandro Turchi, il consigliere regionale, Tommaso Amabile. Il convegno, moderato da Nicola Vitolo, giornalista e presidente Pro Loco, si terrà alle 17.30 nel centro parrocchiale “S.Maria”, in piazza Jacopo Sannazaro, teatro per due giorni di un mix di attività e momenti culturali, artigianali, artistici, ludici, folcloristici, gastronomici che all'unisono mirano a promozionare il colmo paniere delle eccellenze locali ed incrementare il turismo enogastronomico puntando sulla spiccata tipicità delle pietanze ereditate dalle antiche tradizioni locali, in grado di esprimere l’essenza più autentica  della storia del nostro territorio, rafforzandone l’identità.
Alla due giorni celebrativa della mela annurca in programma stand natalizi ed artigianali, mostra contadina e delle tradizioni popolari, incontri d’autore con l’esposizione di opere figurative del pittore Gerardo Esposito e la presentazione dei libri “Terro(m)nia” e “Servi delle gleba” di Gerardo Magliacano, premiazione del miglior orto familiare, gara di dolci all’annurca e declamazioni di poesie inedite, balli di gruppo e suoni e canti con le percussioni di Christian Brucale. Un ricco e variegato programma imbastito per render ancor più gustosi i menu proposti per esaltare  la valenza nutrizionale dell’annurca, rivalutare la enogastronomia della tradizione con una creativa innovazione culinaria, stimolare la degustazione di saperi e sapori dei luoghi tracciando strade del gusto caldeggianti un sostenibile turismo rurale. Per gioire di queste prelibatezze all’annurca non resta che prenotare per domenica 25/11  il posto a tavola alla trattoria “Lo Spuntino”, telefono 089631144, oppure all’osteria “La Bufala Brilla” telefono 089 9710278, o alla “Tenuta d’Amore Resort”, telefono 089 631285, oppure telefonando al 392 3563877 recapito della Pro Loco. Ai graditi ospiti prenotati in omaggio un MelaCoin valevole per il ritiro gratuito di un kg di mele annurca presso gli stand della Pro Loco in piazza Sannazaro di San Mango Piemonte.
Per informazioni e dettagli sulle varie iniziative connesse all’evento “gustannurca” collegarsi ai siti della Pro Loco San Mango Piemonte www.prolocosanmango.it e www.gustannurca.it.


MelaDay a San Mango il 24 e 25 novembre: iniziativa di Gustannurca per la tutela e valorizazione della mela annurca

Tutto è pronto per la due giorni del MelaDay di Gustannurca, evento a tutela e valorizzazione della mela annurca e delle risorse agroalimentari locali.

Una due giorni ricca di avvenimenti e momenti ludici, culturali, artistici ed enogastronomici.

Interesssante ed allettante anche le proposte di degustazioni di prodotti a base di mela annurca.

Dai menu dei tre ristoranti convenzionati alle varie prelibatezze preparate dai negozianti del posto.

Non mancheranno le mele picentine da degustare al naturale per sentirne la croccante fragranza e la genuina bontà.

Insomma, se una mela al giorno toglie il medico di torno, correte a farvene una scorta di gusto e di prodotto.

Rete/Destinazione/Sud/Salerno: assemblea costituente al teatro Verdi. Tra i fondatori anche la Pro Loco di San Mango Piemonte.

 Nasce Destinazione Salerno un progetto di promozione, valorizzazione e commercializzazione delle imprese, dei territori e dei prodotti del Salernitano.

20 Comuni = 1 Destinazione.
Oltre 250 i Soci Fondatori tra i quali: Imprese turistiche, associazioni, istituzioni, artigiani, commercianti, fondazioni, banche, stakeholders, opinon leader, liberi professionisti, giornalisti, proloco, consorzi, docenti, dirigenti, consulenti, gal, sindaci, cooperative, associazioni di categoria e cittadini.
Insieme per costruire un progetto condiviso di svilippo per Salerno, per la Campania, per il Sud Italia.
Si apre un nuovo scenario di sviluppo territoriale con un progetto di promozione, valorizzazione e commercializzazione delle imprese, dei territori e dei prodotti del Salernitano. Le premesse sono elettrizzanti. Bisogna solo lavorare, ora. La Pro Loco di San Mango Piemonte c'è! 

GIOVANI SALERNITANI PROTAGONISTI IN EUROPA INCONTRO CON SINDACO DI SALERNO VINCENZO NAPOLI GIOVEDÌ 8 NOVEMBRE ORE 10.00 PALAZZO CITTÀ

Il Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli riceverà domani mattina giovedí 8 novembre ore 10.00 a Palazzo di Città in via Roma a Salerno i giovani salernitani protagonisti di un forum internazionale dedicato al futuro dell'Europa. Le proposte salernitane sono state valutate tra le 100 migliori. Di seguito una breve info.
Donne, visione europea, ri-generazione, l’Italia ri-parte dal Sud
Il team Re-Generation (Y)outh Think Tank è nato per presentare nuovi progetti all’European Youth Event tenutosi al Parlamento Europeo di Strasburgo.
Il Forum, tra i più celebri e prestigiosi a livello internazionale, ha consentito a circa 9000 giovani provenienti da tutto il mondo di confrontarsi con i principali decision makers per affrontare le più importanti problematiche legate al futuro dell’Europa: YOUNG AND OLD - Keeping up with the digital revolution, RICH AND POOR - Calling for a fair share, APART AND TOGETHER - Working out for a stronger Europe, SAFE AND DANGEROUS - Staying alive in turbulent times, LOCAL AND GLOBAL - Protecting our planet.
Le proposte del team salernitano sono risultate tra le migliori 100 ed inserite nel Report “Speak up Europe!” pubblicato in estate e distribuito a tutti i membri del Parlamento Europeo.
Le idee progettuali - riassumibili attraverso quattro keywords: sostenibilità, cultura, innovazione ed educazione - sono nate dalla volontà di favorire la diffusione di un nuovo approccio operativo attraverso il quale ridurre il divario tra aree urbane e rurali.

A Castiglione del Genovesi 10 e 11 novembre è "Festa d’a Vrurela" . Memorie tra Arte, Castagne e Vino


Ambientazione molto particolare per questa quindicesima edizione della Festa d’A Vrulera  a Castiglione del Genovesi, l’evento si terrà infatti al Rione Genovesi, uno di più antichi e suggestivi del borgo, e coinvolgerà gli ambienti della Casa Museo Antonio Genovesi. Questo fine settimana conclude il lungo ciclo di attività Castiglione in Arte, progetto di riqualificazione urbana e sociale, promosso e voluto dall’Amministrazione Comunale e organizzato dalla Pro Loco Castiglionese che ha visto tra le altre cose lo straordinario lavoro del Gruppo L’Arte in Opera con la Realizzazione di un murales alto 8 metri e installazioni destinate ad abbellire uno degli angoli più grigi del borgo Castiglionese
Cominceremo sabato 10 novembre con l’apertura pomeridiana della Casa Museo e visite guidate gratuite. Proseguiremo la serata con le castagne cotte al fuoco della Vrulera, il vino della Cantina dei Briganti e assaggi di specialità locali, allietata da buona musica folk con I Valcalore per i vicoli del Rione Genovesi.
Domenica 11 novembre per i più piccoli (e non solo) potranno essere coinvolti nel laboratorio creativo RiciclArte, a cura dell’Associazione Culturale MutaMenti che a partire dalle 11.00 ci mostrerà come in modo creativo e semplice sia possibile dare nuova vita ad oggetti destinati invece ad esser gettati via. Per chi vorrà fermarsi a pranzo saranno disponibili specialità locali da degustare in compagnia.
Alle 16:00 i tamburini del corteo storico Gryphorum Tympanum animeranno le strade con una simpatica e “sonora” sfilata. Casa Museo sarà aperta nuovamente al pubblico con visite guidate gratuite. Proseguirà la festa gastronomica a base di castagne, vino e specialità locali. Concluderanno la serata Le Zampogne di Daltrocanto, gruppo che da più di dieci anni porta avanti un interessantissimo lavoro di ricerca musicale, attraverso lo studio e il recupero delle tradizioni.
In entrambe le giornate saranno presenti lungo le stradine del Rione Genovesi mercatini artigianali mentre all’interno della Casa Natale di Antonio Genovesi sarà allestito un “angolo delle memorie” in cui sarà possibile  raccogliere e video-filmare storie, racconti, testimonianze (e anche oggetti per chi vorrà farne dono) dei più anziani e non solo, per costituire il “museo della memoria collettiva” da custodire nella Casa-Museo di Antonio Genovesi.
Non mancheranno insomma sorprese e attività. Per maggiori informazioni sul programma delle due giornate contattate la Pro Loco (3492507395 Rosa e 3887591856 Annalisa)

Un acrostico ai caduti della guerra 1915-18 dedicato da Antonio Roma ai soldati sanmanghesi della prima guerra mondiale.

Riceviamo e pubblichiamo quanto Antonio Roma, storico di San Mango Piemonte, ha voluto dedicare alla ricorrenza del centenario della vittoria nella prima guerra mondiale 1915-18,  dedicando un acrostico ai nostri caduti che offrirono il loro sangue alla Patria. 

Per l' occasione Antonio Roma  ha  scritto anche una proponibile scaletta rimata per la cerimonia di commemorazione che ricalca i cortei celebrativi della "Giornata dell Forze Armate" e della "Festa dell'Unità d'Italia"  organizzate a San Mango Piemonte nel passato. 
 

Festa delle forze armate e dell'unità nazionale, un tempo molto sentita e oggi fumoso ricordo.


Il 4 novembre del 1918 terminava vittoriosamente per l’Italia la Grande Guerra. Grande per il coinvolgimento delle Nazioni, grande il dispiego di forze ed armamenti, grande per i milioni di morti, grande per distruzioni, grande per le immani tragedie, grande per gli sconvolgimenti apportati. Molti i morti italiani, molti i feriti ed i mutilati ritornati dal fronte, molte le famiglie distrutte. L’Italia intera aveva dato il suo contributo. Ragazzi del sud, del centro e del nord combattevano fianco a fianco nelle trincee per fermare il più forte esercito dell’epoca, quello austro ungarico. Tutti uniti per affermare l’indipendenza e l’unità della Nazione, dalla Sicilia alle Alpi. E per un’ Italia unita padri e madri, spose e figli, da nord a sud,  versarono amare lacrime di dolore per il tributo di sangue offerto alla Patria.
La festività del 4 novembre è stata istituita nel 1919 per commemorare il tributo di sangue e le gesta eroiche che gli italiani seppero mostrare sul Carso e sul Piave. Nella stessa data  si festeggia anche il Giorno dell’Unità d’Italia. E’ durata fino al 1976 quest’unica unica festa nazionale che sia stata celebrata dall’Italia prima, durante e dopo il fascismo. Dal 1977, dopo una riforma del calendario volta ad aumentare i giorni lavorativi, la giornata dell’unità nazionale e delle forze armate si stabili di festeggiarla nella prima domenica di novembre, la qual cosa ne fece diminuire progressivamente  l’importanza negli anni successivi. 
A cento anni di distanza il ricordo della Grande Guerra diventa ancor più fumoso perché rimangono ormai solo i testi a raccontarne gli eventi, i racconti dei nipoti dei cavalieri di Vittorio Veneto ed i cimeli di guerra custoditi dalle famiglie di quei valorosi fanti guerrieri che sopravvissero alle gelide trincee alpine ed alle luttuose acque del Piave.
Oggi si spera che ogni iniziativa, ricordo o commemorazione posta in essere riconosca ai nostri nonni il sacrificio fatto nella costruzione e ricostruzione dell’Italia, affermi il nostro orgoglio italiano in una libera e democratica comunità europea, e lo esporti a tutta la  comunità mondiale in modo tale da dare, ai tanti connazionali emigrati, la fierezza di essere ancora e sempre italiani discendenti di quei fanti-guerrieri che si sacrificarono per la edificazione di una Italia Libera e Unita.   


Domenica 4 novembre 2018: cento anni della fine della prima guerra mondiale che ha segnato per sempre i destini del nostro Paese.


Un secolo dopo gli storici litigano ancora sul totale numero dei caduti, che, secondo le stime più recenti, ha causato circa 26 milioni di morti tra militari e civili, un numero molto maggiore di qualsiasi altra guerra avvenuta in precedenza.
In effetti i numeri non si conoscono con precisione, e già questo dà il segno della brutalità e della violenza della guerra. Secondo gli studi più attendibili, durante i 5 anni di guerra, su un totale di 74 milioni di soldati mobilitati dai Paesi belligeranti, vi furono complessivamente 10 milioni di morti (e dispersi), 21 milioni di feriti – fra cui 8 milioni di mutilati ed invalidi, quindi feriti permanenti – e 8 milioni di prigionieri su tutti i fronti.
Per quanto riguarda l’Italia, secondo una stima fatta da Ferruccio Ferrajoli, nel Giornale di Medicina Militare, Fasc. 6, novembre-dicembre, Roma 1968: “Il totale delle vite umane perdute in questa guerra dall’Italia, ammonta alla enorme cifra di 680.071, delle quali 406.000 per fatti bellici. Il solo Esercito contò 317.000 morti per ferite sul campo di battaglia, su un totale di morti per ferite – compresi, cioè, i morti per ferite presso gli ospedali o in casa propria (69.000) o in prigionia (16.000) – di ben 402.000. I feriti furono 950.000, non comprendendo nel computo i feriti rimasti in prigionia, calcolati approssimativamente a circa 40.000, ed i feriti curati ai corpi: tale cifra, di 950.000, rappresenta il 16,57% del totale dei mobilitati. Gli invalidi, a seguito di ferite o di malattie, furono in complesso, 462.812, il che porta ad un totale di ben 1.142.883 morti e invalidi.”
Ma ad un secolo di distanza non si ha ancora la certezza di quanti siano stati veramente i morti ed i feriti, tra militari e civili, della Prima Guerra Mondiale ritenuta da qualcuno un “passaggio fondamentale nel processo di costruzione del nostro Paese, perché è nell’affratellamento delle trincee il primo momento vero in cui si sono “fatti gli italiani” dopo l’unificazione dell’Italia.
Un costo enorme che ha inciso la carne stessa delle centinaia di migliaia di vittime, mutilati, feriti, prigionieri. La guerra ha colpito chi l’ha combattuta allo stesso modo delle famiglie a cui queste persone sono state sottratte per essere restituite cadaveri, o non essere restituite affatto; o restituite a volte con devastazioni fisiche e psicologiche inimmaginabili. Perché nella I guerra mondiale tutti gli strumenti di distruzione disponibili (gas, mitragliatori, aerei, artiglieria, lanciafiamme, proiettili dum-dum, sommergibili) furono utilizzati su larga scala e senza limiti.
Dopo cento anni, quella sorta di “frenesia commemorativa” dell’eroico sacrificio dei soldati-contadini trasformatosi in fanti-guerrieri nella gelate trincee alpine e lungo le sponde del luttuoso Piave, si fa ancora testimonianza nei racconti dei nipoti di quei Cavalieri di Vittorio Veneto e nei cimeli custoditi ed esibiti dalle loro famiglie.
Oggi, quando testimoni diretti di questo grande evento storico non ve ne sono più, lo spirito di ogni iniziativa di ricordo o commemorazione deve cercare di trasmettere alle nuove generazioni il senso autentico di una serie infinita di drammi individuali e collettivi ed indurre a comprendere quale valore occorre attribuire alla memoria storica affinchè la comunità non smarrisca il significato ed il senso profondo della propria identità culturale e civile.


A quei valorosi militari si dedica questa poesia di Donato Alberti:

   

E’ LA FINE
C’è solo tristezza in quella visione,
vi regna ira, pioggia e desolazione.
Il mio compagno a terra buttato,
le mani fredde, il corpo tarlato
dalle mille cartucce della mitragliatrice,
con l’altro compagno qui a fianco che dice :
“Ormai è la fine, ormai è la fine!”
Ed io, commosso, grido affannato :
“Gli autriaci arrivano, solcano il crine
Pronti a combattere, ho il cuore malato
Per la crudeltà della vita
Che ti scivola piano tra le dita”.
Dove prima le case sorgevano
E gli alti muri ancora si ergevano
Ora non restan ce pochi mattoni
Insieme ad uomini caduti a milioni.
Vorremmo battere in ritirata
Però la morte è ormai tappa obbigata.
Non sta più a te decidere il fato
Ma a chi, come te, ancor nulla ha pagato
Avendo lottato, ferito, ammazzato :
nascosto in trincea sei solo un soldato.
Intanto gli austriaci son sul confine
Con gli occhi cangianti, più rossi del sangue.
Sento il mio cuore che batte e che langue
E il mio compagno che grida :”E’ la fine!”