Furti a San Mango e dintorni. Scorribande di ladri ovunque.



Continuano imperterrite le scorribande di ladri nei Picentini e nelle zone collinari di Salerno. Ennesima incursione di una banda di malviventi registrata ieri sera a San Mango Piemonte. Violate tre abitazioni nei parchi residenziali della frazione Monticelli. I ladri si sono intrufolati in casa attraverso finestre e balconi, incuranti anche della presenza dei proprietari all’interno.
«Sono entrati al terzo piano di casa mia rompendo il vetro di una finestra, mentre noi eravamo giù in cucina – spiega R.P. – Erano le 22 circa ed ero rientrato da poco. Stavamo cenando quando mia sorella, nell’andare a prendere il caricabatteria nella sua stanza, s’è accorta che qualcuno aveva appena lasciato la stanza dileguandosi attraverso la finestra. Non è la prima volta che provano a razziare in casa.” 
Prontamente avvertito il 112, sul posto è stata inviata la gazzella di carabinieri già presente in zona per un furto in abitazione denunciato precedentemente da un'altra famiglia dei parchi. 
“E’ la seconda volta in quattro mesi che i ladri mi irrompono in casa – annota la signora R.S. in un post sui social – La prima volta eravamo in casa. Da allora ogni volta che rientro faccio il giro dell’abitazione per controllare le finestre. Stasera l’ho trovata aperta.”
Un altro “visita” era già stata effettuata in via Monticelli nella antecedente nottata. I rapinatori  avevano razziato in una villetta a tre livelli intrufolandosi dal piano terra mentre i proprietari dormivano al terzo piano.  
Questo fa pensare che la banda di ladri ormai vive insieme a noi, afferma qualche residente.
Mentre per qualcun’altro non è da escludere la complicità di un basista, perché i malviventi si muovono così facilmente in zona senza essere notati e fermati.
Il territorio di San Mango e delle zone collinari di Salerno è diventato ormai un lembo di far west per i ladri di appartamento. I livelli raggiunti in questi ultimi giorni preoccupano seriamente. I delinquenti, infatti, si fanno beffa con destrezza di vigilanza, ronde, forze dell’ordine,  sistemi di allarme e lucchetti.  Le scorrerie sono quotidiane ed effettuate a qualsiasi ora. Non sono da meno i tentativi di estorsione a mezzo telefono ed in strada.  Una o più bande di rapinatori, malfattori e  lestofanti operano a vasto raggio nel territorio incutendo paura e terrore. Il clima è da coprifuoco. La tensione è palpabile dai discorsi delle persone e dagli innumerevoli commenti postati su gruppi social. Con le tenebre della sera cala l’ansia e la paura di un incontro con energumeni ed incappucciati. In molte case si fanno i turni di guardia. Non è vita, questa. Il coro è unanime. 
La gente chiede sicurezza. Ha il diritto di avere sicurezza. E’ anche pronta a mobilitarsi con  una pubblica iniziativa per avere più vigilanza, con l'impiego perfino dell'esercito, per un controllo sistematico delle principali vie d'accesso e delle persone che vi transitano.

Elezioni 2018 - D-Link analizza i commenti online: ecco chi sono i leader più insultati.



Le elezioni sono alle porte, dall’inizio dell’anno ad oggi sono stati analizzati quasi 2 milioni di contenuti (tweet e commenti) legati alle elezioni 2018. Si tratta di messaggi verso i candidati, i partiti o verso altri elettori e ciò che emerge è che il 38% di questi (circa 750.000) è connotato da negatività e ben 135.000 contengono volgarità o insulti espliciti. I messaggi che augurano la morte (o minacciano di uccidere) sono più di 15.000, quelli che contengono riferimenti alla violenza quasi 19.000. Solo l’11% dei contenuti è etichettabile come positivo.

  • In Italia il leader più insultato è Silvio Berlusconi seguito da Renzi e Salvini
  • In Veneto, Piemonte, Trentino, Friuli, Liguria, Umbria il leader più insultato è Salvini
  • In Toscana, Marche e Basilicata invece è Renzi il più insultato
  • Il partito più preso di mira è ovunque il PD tranne nel Lazio, Molise e Valle d’Aosta dove è il M5S
  • La regione dove sono le donne ad insultare in proporzione maggiore è la Basilicata (71%), seguita dalla Valle d’Aosta.



D-Link, azienda leader nel settore della tecnologia wireless e del networking, prosegue la campagna #ConnettitiResponsabilmente, con la quale vuole promuovere un utilizzo responsabile della connettività e incentivare un comportamento positivo online.

Prendendo come base solo i commenti con insulti e volgarità, scopriamo che l’elettore più “arrabbiato” è uomo (68% contro il 32% delle donne) e vive nel Lazio (che nonostante produca meno contenuti in termini assoluti, precede la Lombardia di ben 6 punti).
Facendo, invece, un rapporto su tutti i contenuti su base regionale, deduciamo che sono più scontenti gli abitanti del centro nord: l’Emilia Romagna conta il 29% di contenuti negativi rispetto a quelli prodotti, Toscana 28%, Lazio 26%, Lombardia 25% e Piemonte 25%.

Ma verso chi è indirizzato l’odio online?
Il leader di partito più preso di mira è Silvio Berlusconi, che è destinatario del 23% degli insulti personali online, seguito da Salvini e Renzi entrambi al 21%. Ci si accanisce meno sulle persone di Di Maio e di Grasso (rispettivamente a quota 11% e 8% delle ingiurie).
La classifica cambia se analizziamo l’astio verso i partiti politici: da questa prospettiva l’accanimento è indirizzato al PD (39%) e al M5S (34%). A seguire Lega (12%), Casapound (5%) e, per ultima, Forza Italia 4%. 

I momenti più critici di questa campagna sono stati:
4 gennaio (sacchetti bio), 10 gennaio (Berlusconi supporta la candidatura di Fontana), 18 gennaio (cambio del simbolo M5S), 29 gennaio (presentazione delle liste), 3 febbraio (fatti di Macerata), 12 febbraio (Museo Egizio).

Questi dati sono drammatici perché evidenziano come si stia diffondendo una dialettica della violenza che viaggia soprattutto online. Ormai non è più possibile fare a meno di internet ma proprio per questo bisogna capire che non ci può più essere distinzione tra un comportamento online e offline, le conseguenze sono sempre realiha dichiarato Stefano Nordio, VP D-Link Europe.

La campagna #ConnettitiResponsabilmente proseguirà nel 2018, affrontando anche altre tematiche legate alla responsabilità online, per promuovere una maggiore educazione digitale.

Nota metodologica: L’analisi è stata realizzata con il tool Crimson Exagon. Sono stati presi in esame tutti i contenuti pubblicati online (in Italia e in italiano) dal 1 gennaio 2018 al 12 febbraio 2018 su social media, blog, forum e piattaforme di condivisione contenuti.
Gli argomenti in esame sono quelli legati al tema delle elezioni politiche 2018, ai partiti politici e ai rispettivi leader. Grazie al tool è possibile analizzare, scremare e raggruppare contenuti a seconda di specifiche parole chiave, argomenti e sentiment delle conversazioni.
A seguire è stato fatto un processo di verifica qualitativa manuale.



Giornata diocesana della Misericordia, riflessione in cattedrale sul tema della Penitenza.



In occasione della Giornata diocesana della Misericordia, S.E. Mons. Luigi Moretti arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, martedì 27 febbraio 2018 alle ore 19.30 presso la Cattedrale dei Santi Matteo e Gregorio Magno in Salerno, presiederà la Celebrazione della Penitenza alla quale parteciperà, offrendo una riflessione sul tema, fratel Enzo Bianchi, fondatore della Comunità di Bose.
Dalle ore 18.00 sarà possibile accostarsi al Sacramento della Confessione.

“La misericordia è ciò attraverso cui Dio si offre a noi per colmare i nostri limiti e le nostre mancanze, per perdonare i nostri errori, per riportarci sulla strada della giustizia e della verità. […] La comunità cristiana, pur con tutti i limiti umani, passa necessariamente attraverso l'esperienza della misericordia di Dio, del suo perdono”.  (Papa Francesco)

È con questo spirito, sollecitato dal Pontefice, che l’Arcivescovo invita tutti i fedeli dell’Arcidiocesi ad approfittare di questo momento di grazia inserito nel tempo quaresimale.

Incursione di ladri d'appartamento a San Mango nel giorno di San Valentino. Pensionato picchiato e ferito da due ladri.



E' dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso V.V.  aggredito e malmenato dai due ladri sorpresi in casa. I medici del San Leonardo gli hanno riscontrato escoriazioni, tumefazione al volto e una forte contusione alla spalla
Il fatto è accaduto verso le ore 21 di mercoledì 14 febbraio in via Roma di San Mango Piemonte. Il settantacinquenne era all’interno della propria abitazione, poco distante dal palazzo comunale del piccolo centro picentino, in attesa del rientro di  moglie e figlia. Mentre guardava la televisione ha sentito il cane abbaiare ripetutamente e concitatamente. Uscendo sul porticato per calmarlo ed offrirgli un biscottino, si imbattuto in due energumeni con volto coperto che si stavano intrufolando nell’abitazione. I malviventi vistosi scoperti  l’hanno afferrato per zittirlo. Il malcapitato, liberandosi la bocca occlusa con un morso sulla mano del ladro, ha iniziato a gridare aiuto a squarciagola. 
Sono stati attimi di terrore per il povero pensionato malmenato di brutto  dai due brutali sconosciuti con schiaffi, pugni e financo un paletto. Le grida di aiuto di V.V.  udite fino in piazza e nelle sottostanti abitazioni del parco residenziale hanno richiamato le attenzioni di alcune  persone. I due delinquenti, lasciato a terra il dolorante pensionato, si sono dileguati nella montagna circostante. 
In un baleno la notizia è stata postata sui social allertando i residenti ed avviando una caccia all’avvistamento di due sconosciuti di grande statura vestiti di nero.
Dopo il pronto intervento presso la abitazione di via Roma di una pattuglia di carabinieri, le forze dell’ordine si sono scandagliate sulle tracce dei delinquenti, che probabilmente sono gli stessi componenti della medesima batteria di ladri che tra le 18 e le 19 hanno svaligiato un’altra abitazione in località Sordina mentre i residenti erano in chiesa. 
Secondo gli inquirenti potrebbero essere uomini dell’est europeo che raggiungono la zona attraverso l’uscita autostradale, lasciano l’auto nei pressi dello svincolo ed attraverso i campi abbandonati raggiungono le case dove portare a compimento le loro scorrerie malavitose. 
E’ un’orda di delinquenti che imperversa da tempo nei Picentini e nelle zone collinari di Salerno e che non si riesce ad arginare nonostante i tre arrestati a Matierno ed i due fermati a Giovi di qualche giorno addietro.  Dire che la gente ha paura, è dire poco, ormai. E’ terrore dei ladri. Psicosi di visite notturne indesiderate nella propria abitazione.  
“Ieri sera è accaduto un fatto gravissimo, anello di una catena criminale che vede le nostre zone, con quelle collinari di Salerno, fatte bersaglio di diverse bande di ladri d'appartamento che non si lasciano scoraggiare da nulla –ha dichiarato il Sindaco di San Mango Piemonte, Alessandro Rizzo -  Da più parti si richiede un'intensificazione dei controlli, purtroppo, però, c’è  un deficit strutturale che affligge le forze dell'ordine, armate soltanto di professionalità e buona volontà, ma abbandonate loro stesse dallo Stato. A questo si aggiunge il senso di frustrazione che gli operatori provano quando, arrestati i criminali in flagranza, li vedono a piede libero la mattina successiva. Alle vittime di tali soprusi va la mia solidarietà, ma anche alle forze dell'ordine, che non si lasciano sconfortare. Col Magg. Rubbo abbiamo poi condiviso la pericolosità delle iniziative spontanee dei cittadini quali ronde, pattugliamenti o altro. Il più delle volte finiscono per confondere l'azione precisa e professionale di Carabinieri e Polizia ed espongono i cittadini ad ulteriori rischi. I ladri sono organizzati, sono professionisti del crimine e devono essere combattuti dai professionisti. Tutt'al più, non mi vergogno di chiedere ai concittadini impiegati nelle Forze Armate di spendere qualche minuto in più sul territorio, anche fuori dal servizio, per monitorare le cose.
Ai cittadini suggerisco massima allerta, ma senza assumere iniziative se non quella di chiamare il 112 in caso di movimenti sospetti e, al massimo, di attrezzarsi con una delle tante App per cellulari che consentono di verificare in tempo reale eventuali targhe automobilistiche sospette, ma al solo fine di comunicarle alla Centrale Operativa. Ai politici, quelli di professione che si propongono il 4 marzo di andare a Roma a risolvere tutti i nostri problemi, non chiedo nulla. Quel che occorre ai territori dovrebbero saperlo già.” 


Resto al Sud, presentate in venti giorni 5143 domande e 875 progetti allo sportello di Invitalia

A tre settimane dall’apertura dello “sportello” web, sono 5.143 le domande – già presentate o in compilazione – per “Resto al Sud”, l’incentivo del governo rivolto ai giovani under 36 che vogliono fare nuove imprese nel Mezzogiorno.

I progetti finora ricevuti da Invitalia sono 875 ed è già in corso la valutazione in base all’ordine cronologico di arrivo. Entro il 15 febbraio, quindi con un forte anticipo rispetto ai tempi previsti, saranno anche approvate le prime iniziative.
I progetti finora presentati prevedono investimenti per 56 milioni di euro con richieste di agevolazioni per 26,5 milioni e 3.200 nuovi posti di lavoro. Fra le banche accreditate Mediocredito Centrale-Banca del Mezzogiorno e Unicredit.
“Siamo soddisfatti, i numeri confermano la grande voglia di impresa che c’è nel Sud” dice afferma l’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri. Il finanziamento medio richiesto è di circa 66.000 euro per progetto. Le agevolazioni coprono fino al 100% delle spese: il 35% a fondo perduto, il 65% con un finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia delle Pmi. I relativi interessi saranno a carico dello Stato. Tra le otto regioni interessate dall’incentivo, al primo posto c’è la Campania con il 49,3% delle domande, seguita da Sicilia (15,8%), Calabria (13,2%), Sardegna (8%), Abruzzo (6,8%), Puglia (3,6%), Molise (1,7%), Basilicata (1,6%).