Una bio-pelle ecologica generata dai batteri e dalle molteplici applicazioni: dalla moda al design, dal biomedicale al manifatturiero. Si chiama Scoby (Symbiotic Culture Of Bacteria and Yeast) skin ed è stata messa a punto da BIOlogic, laboratorio di bio manifattura con sede a Cava de’ Tirreni, promosso e gestito da Knowledge for Business, società attiva nella promozione di processi innovativi e nel trasferimento tecnologico, in collaborazione con Medaarch, specializzata nelle tecnologie di digital fabrication.
BIOlogic ha all’attivo diverse linee di ricerca. Tra le quali, appunto, la realizzazione di simil-pelle generata da batteri.
“Scoby-skin è un film di cellulosa che, nella sua versione secca, ha proprietà estetiche e al tatto simili alla pelle di natura animale – spiega all’Adnkronos Marco Abbro, responsabile del Laboratorio BIOlogic – E’ realizzato grazie ad una coltura batterica che utilizza prodotti completamente biologici come tè, acqua, zucchero, lieviti. L’eco-pelle è prodotta grazie ad un processo manifatturiero che ci consente di indirizzarne la crescita nelle tre dimensioni. Il prodotto finale risulta essere sensibile alla conduzione di segnali elettrici”.
Molteplici le possibili applicazioni. “I risultati ottenuti finora aprono scenari interessanti nel settore della moda e del fashion grazie all’utilizzo che Scoby-skin può avere come bio-pelle – continua il responsabile del primo Bio FabLab del Sud Italia – Tra le possibilità d’utilizzo ci sembra interessante quella legata alla realizzazione di capi ed elementi di arredo intelligenti, capaci cioè di raccogliere segnali dall’ambiente esterno e dalle persone, un sensore fatto da batteri e non di silicio. Ottimi risultati si potrebbero avere anche per la realizzazione di oggetti per la casa come la seduta e lo schienale di una sedia stampati da batteri direttamente sulla struttura della seduta”.
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