CRISI: E' BOOM DI PSICOFARMACI ANTIDEPRESSIVI,+3,2% NEL 2013

Il consumo degli psicofarmaci continua ad aumentare tra i contribuenti italiani. In Italia, anche a causa della crisi e dell'aumento della pressione fiscale, nei primi otto mesi dell'anno è stato registrato un incremento del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2012, contro l'1,9% registrato in Portogallo ed il 2,6% in Grecia. Il Centro Studi e Ricerche Sociologiche "Antonella Di Benedetto" di Krls Network of Business Ethics, che ha condotto l'indagine per conto di Contribuenti.it Magazine dell'Associazione Contribuenti Italiani, ha calcolato che ogni giorno vengono vendute in media in Italia circa 450 mila confezioni di antidepressivi, stabilizzatori dell'umore, tranquillanti, ipnotici e sedativi. L'aumento del consumo di antidepressivi tra i contribuenti italiani è stato costante negli ultimi anni, +3,2% nel 2013,+2,9 nel 2012 e + 2,7 nel 2011, ponendo l'Italia al primo posto tra i paesi europei per numero di consumatori. Un fenomeno che preoccupa l'Associazione Contribuenti Italiani, la quale fa notare che circa il 21% della popolazione soffre di disturbi sociali, di ansia o di depressione, contro una media europea dell'11,2%. Il Centro Studi e Ricerche Sociologiche " Antonella Di Benedetto" ha analizzato che alla base di questo fenomeno vi è una stretta relazione di causa-effetto dovuta alla crisi ed al fisco. "Per comprendere meglio quello che accadrà agli italiani nei prossimi mesi - afferma Vittorio Carlomagno presidente dell' Associazione Contribuenti Italiani - abbiamo chiesto al Centro Studi ABD di rilevare in Grecia e Portogallo le conseguenze della crisi e dell'elevata pressione fiscale per comprendere come inciderà sui nostri giovani"

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