Castiglione del Genovesi ricorda Cesare Anzalone, patron sportivo, con un memorial



A Castiglione del Genovesi il 25 aprile si è svolto il 1° Memorial Don Cesare, in ricordo di Don Cesare Anzalone, personaggio che ha caratterizzato per anni l’attività calcistica in paese e che è scomparso da alcuni mesi. L’umiltà, l’impegno e la volontà profusi da Don Cesare in tanti anni a Castiglione hanno fatto sì che i suoi insegnamenti non restassero vuoti. Infatti fu proprio nel 1972 che queste qualità spinsero il compianto Don Cesare a dare vita al primo Vivaio Calcistico, che si chiamò Giuseppe Meazza, per bambini e. già allora, gratuitamente. Questa sana passione è andata avanti per anni e la riconoscenza dei bambini di allora, adesso adulti, sarà un ricordo difficilmente che si scalfirà con gli anni. Angelo Vitolo, responsabile della locale scuola calcio per bambini, ha voluto onorare la memoria di Don Cesare dedicando a Lui e alla sua famiglia un momento di aggregazione e di sport e denominando la scuola calcio appunto Vivaio Calcistico Giuseppe Meazza. La giornata è iniziata con una partitella tra “reduci” del Vivaio Meazza fondato appunto nel 1972 da Don Cesare Anzalone, che si sono affrontati nonostante non fossero, per la maggior parte, in tenera età ; questi i componenti : Buonocore Giovanni e Genovese Giovambattista (classe 1952), Angelo Vitolo e Leone Pasquale (classe 1959), Buonocore Giulio 1960), Peluso Lorenzo, Baldi Giuseppe e Sica Armando (1962), Siano Giuseppe (1966), vera icona del calcio castiglionese e non solo, poi gli omonimi Plaitano Vittorio (uno del 1966 e l’altro del 1969), fino ad arrivare a Plaitano Bruno (1972), Cerra Vittorio, Barra Ennio , Plaitano Antonio e Bottigliero Antonio ( questi ultimi giovani e tutt’ora in attività). Arbitro dell’incontro l’amico Carmine De Luca. Presenti anche altre due bandiere del calcio Genovese Ferdinando e Coppola Michele che hanno assistito dai bordi del campo alla partita. Presente alla manifestazione il Sindaco Mario Camillo Sorgente. Dopo l’incontro ci sono state delle parole toccanti lette dalla figlia Silvana presente alla cerimonia insieme al marito e alla figlia Angela “… dite ai piccoli di oggi che lo sport non ha colori politici, la sua unica bandiera ha il colore della passione, della vita, della cultura, dell’entusiasmo, perché lo sport è passione è vita è cultura, è entusiasmo..” queste le parole che sicuramente avrebbe pronunciate il suo papà. Presente anche l’altra figlia di Don Cesare Maria con i figli Cesare e Iolanda e il fidanzato di quest’ultima, Luca. Poi c’è stato un triangolare di calcetto con la Scuola Calcio Maria Rosa e la Nuova Salerno, per bambini nati negli anni dal 1997 al 2000. Lancio di palloncini con uno striscione che è andato verso l’alto con la scritta “Grazie Don Cesare”. Una singolare idea messa in atto da Angelo Vitolo è stata quella di esporre delle foto su dei pannelli che raffiguravano tutte le squadre di calcio dal 1972 ai giorni nostri, che ripercorrevano la storia del Vivaio calcistico Giuseppe Meazza. Rivedersi in quelle immagini è stato qualcosa di veramente emozionante che ha fatto tornare un po’ tutti indietro nel tempo. Tantissime persone presenti al campo oltre a 70 bambini a testimonianza di una manifestazione organizzata alla grande e curata nei minimi particolari imperniata sullo spirito di attività pura e sana senza lo stress da competizione o la spasmodica angoscia di dimostrare a tutti i costi di essere i più forti. Questo è lo spirito che anima il vivaio e questo è l’obiettivo che esso si pone : tenere insieme, gratuitamente, tanti bambini del nostro paese insegnando loro che stare insieme e crescere vale molto di più che avere tanto oro nel forziere. Questo, insieme a tanti altri, è uno degli insegnamenti che Don Cesare ci ha lasciato : Riuscire a trasmettere il messaggio che le cose si possono anche fare solo per passione e disinteressatamente.

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