La frontiera dell’integrazione socio sanitaria
Il 18 e 19 ottobre iniziativa congiunta del Piano Sociale di Zona Ambito S2 e dell’Asl Salerno, per un percorso di formazione teso ad approfondire le tematiche e le buone prassi di integrazione socio sanitaria. Gli incontri si terranno in duplice sessione (mattutina e pomeridiana) presso l’Aula Consiliare del Comune di Baronissi. Ricco il parterre degli interventi: Giampiero Griffo, Direttivo FISH, nonché rappresentante italiano nel board dell’European Disability Forum, svilupperà il tema “La Convenzione sui diritti delle persone con disabilità: dall’integrazione all’inclusione sociale”; Rosanna Romano, Dirigente Settore Fasce Deboli, Assessorato alla Sanità della Regione Campania, e Antonio Oddati, Dirigente Settore Assistenza Sociale, si confronteranno su “Integrazione sociosanitaria: programmazione regionale e prospettive future”. Saranno, quindi, affrontate le questione squisitamente tecniche della posta in gioco: “Le classificazioni dell’OMS: dall’ICIDH all’ICF”, nonchè le “Schede di Valutazione Multidimensionali SVAMA e SVAMDI”. Non poteva mancare il cardine del nuovo Welfare: il passaggio “dalla programmazione regionale al territorio”, con la riflessione sui Distretti Sanitari e gli Ambiti Territoriali, cui parteciperanno Rocco Basile e Mario Forlenza, rispettivamente Direttore del Distretto Sanitario con sede a Mercato San Severino e Direttore del Distretto con sede a Giffoni Valle Piana e Pontecagnano Faiano. Alla discussione parteciperà, altresì, Maria Cristina Nicoletti, Responsabile dell’Ufficio di Piano Ambito S2. La seconda giornata dei lavori sarà dedicata alla valutazione e alla presa in carico, con particolare attenzione alla Scheda SVAMA. Di particolare interesse si preannuncia la documentazione dell’esperienza della Regione Veneto. Lo scambio delle buone prassi costituisce una chiave di volta nella costruzione del Welfare delle Regioni e delle Autonomie Locali, nella consapevolezza che quest’ultime sono il vero baricentro dell’architettura socio istituzionale in quanto le realtà più prossime al bisogno del cittadino. L’occasione sarà propizia per ribadire la distinzione dei ruoli e delle funzioni, per sperimentare l’autentica cultura dell’integrazione.
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