Sabato 24 novembre presentazione del libro “Diario di un soldato in missione di pace” del Gen. Camillo Ippolito.

Alla cerimonia, fissata alle ore 19,30 nell’aula consiliare del comune di Bellizzi, interverranno il Sindaco Pino Salvioli, gli assessori Teresina Granese e Massimo Paolini, il consigliere Luigi Maiorano, i dirigenti dell’Associazione Nazionale Sociologi Rita Battinelli e Lucia Zoppi. Alla serata di solidarietà condotta da Alfonso Mariano ha assicurato la sua presenza anche l’On. Edmondo Cirielli, Presidente della IV Commissione Difesa della Camera dei Deputati. Il racconto scritto da Ippolito è la cronaca giornaliera di fatti, avvenimenti e personaggi riportata da un soldato testimone in missione di pace, dal 20 gennaio al 5 luglio 1996, in Bosnia Herzegovina. Un’esperienza toccante per l’allora Maggiore della Brigata Bersaglieri "Garibaldi", che giorno per giorno annotava tutte le attività operative che in qualità di Capo Sala Operativa monitorizzava. Dalle sue annotazione riportate nel libro-diario emerge, in particolare, l’intenso rapporto emotivo che l’autore ha avuto di fronte alle sofferenze che subivano i bambini della Bosnia Erzegovina. “Spesso mi capitava di mettere a confronto ciò che vedevo o di cui venivo a conoscenza con ciò che succedeva a casa, a Salerno, ai miei figli, alla mia famiglia”, rivela il Gen. Ippolito. E continua:”Ho iniziato da subito a confrontare i miei figli in Italia con i bambini che vedevo per strada con abiti stracciati, faccine sporche e infreddolite. Avevano bisogno di tutto a differenza dei miei figli in Italia che volevano la maglietta griffata e non quella verde, volevano mangiare questo e non quello, se avevano fame le brioscine erano lì pronte. I bambini a Sarajevo nel gennaio del 1996 avevano bisogno di tutto, non avevano abiti per vestirsi, molti di loro erano abbandonati a se stessi e avevano fame di qualsiasi cosa, tanto da andare a razzolare là dove i nostri camion scaricavano i rifiuti. Avevano fame davvero.” Colpito dalle tante crudeltà di una guerra assurda, Camillo Ippolito non ha mai smesso la sua missione di pace, cercando solidarietà per gli indifesi attraverso il resoconto delle disumanità belliche. Al fine di offrire un raggio di sole ai bambini spenti nel sorriso dai segni indelebili della guerra, il Generale dei Bersaglieri a riposo Ippolito, devolve tutto il suo compenso di autore all’orfanotrofio “EGIPAT” gestito da suore italiane le “Ancelle del bambin Gesù” nella città di Sarajevo in Bosnia Erzegovina. “I soldi raccolti non sono moltissimi – ammette - ma sicuramente danno un segno tangibile di quella che è la forza dell’amore di noi italiani, di quanto siamo in grado di dare. In sintesi la frase che rende, secondo me, bene l’idea di quello che abbiamo fatto e di ciò che rappresentiamo all’estero è : Le nostre armi vincenti? Una mano a tutti e un sorriso ai bambini”. Nel corso dell’iniziativa di sabato 24 novembre sarà proiettato un video girato dal Generale Ippolito a Serajevo e sarà allestita una mostra d’arte della pittrice Teresa Correnti, presentata dalla poetessa Giulia Maria Barbarulo.

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