In prognosi riservata giovane donna coinvolta in un grave incidente automobilistica a Campagliano.
Grave incidente stradale tra veicoli accorso nella frazione Campigliano di San Cipriano Picentino. Ricoverata con prognosi riservata al San Leonardo la conducente di una delle automobili coinvolte nell’incidente. La donna in stato di gravidanza rischia di perdere il bambino che porta in grembo.
Alle ore 11.00 di sabato 16 marzo, una Fiat 600 in direzione Giffoni/Salerno invadeva la corsia opposta di marcia, causando un violento impatto con l’autovettura Fiat Idea che procedeva in direzione Salerno/Giffoni.
Sul posto sono intervenuti immediatamente gli uomini della Polizia Municipale, guidati dal Capitano Aldo Naddeo, che erano a poche centinaia di metri in servizio di controllo veicoli a mezzo postazione fissa. Vista la gravità dell’impatto e le condizioni soprattutto della signora in stato di gravidanza, hanno immediatamente allertato il 118 per il trasporto in ospedale di conducenti e passeggeri, nonché i vigili del fuoco del Comando provinciale di Salerno, per la messa in sicurezza dell’area oggetto del sinistro.
I veicoli sono stati sottoposti a sequestro probatorio e messi a disposizione dell’autorità Giudiziaria, quindi, trasportati presso Deposito Giudiziario della Ditta Pironti, in quanto la conducente della Fiat 600, risultava in prognosi riservata.
“Purtroppo l’elenco degli incidenti gravi sul quel tratto di strada è corposo – ammette il comandante di vigili urbani Aldo Naddeo – Sono numerevoli le segnalazione di pericolosità della provinciale che attraversa la frazione Campigliano, Tutto il tracciato va rivisto e messo in sicurezza per evitare tragiche collisione.”
Ricoverate al San Leonardo mama e figlia salvate sul monte Tubenna
Madre e figlia ritrovate giovedì mattina sulle pendici del monte Tubenna sono state affidate alle cure dei medici del San Leonardo. Resteranno in osservazione dei sanitari per una quindicina di giorni dopodichè, ristabilite nel fisico, potranno ritornare nella loro casa di San Mango Piemonte dove, circondate dall’affetto dei familiari e degli amici, avranno modo di cicatrizzare i dolori ed i tormenti patiti nel corso di quelle interminabili ore trascorse nella boscaglia dell’impervio crinale del monte Tubenna.
Intanto il corpo dei vigili urbani associati di San Cipriano Picentino e Castiglione del Genovesi, al comando del capitano Aldo Naddeo, ha provveduto a recuperare l’auto rimasta imbrigliata sulle rocce sporgenti di una scoscesa radura sita al di sotto delle ciglio della strada.
Su disposizione del sostituto procuratore di Salerno, dottor Carmine Oliviero, la Hyundai è stata messa sotto sequestro per gli accertamenti del caso che mirano a determinare la dinamica che ha portata l’auto guidata dalla signora S.A. ad uscire fuori carreggiata e bloccarne la marcia sugli spuntoni delle rocce sottostanti, a pochi metri da un pauroso dirupo.
Un tranquillo pomeriggio da trascorrere nell’area picnic del Tubenna, si stava trasformando in una immane tragedia per una madre e la sua figlioletta. Se Antonio B. dal rione Piedimonte di San Mango Piemonte non avvertiva le angosciose grida di aiuto provenienti dalla soprastante montagna forse la foschia e la pioggia di questi giorni avrebbero ammantato la tragedia in una fitta e fradicia nebbia. Grazie anche alla passione per la caccia di Pasquale Cerra ed alla determinazione di Aldo Naddeo che si è potuto trovare e portare in salvo le due donne.
Portate in salvo dai caschi bianchi le due donne di San Mango scomparse l'altro ieri..
Mamma e figlia scomparse ritrovate allo stremo delle forze in un anfratto cespuglioso dell’impervio crinale del monte Tubenna. Le hanno trovate infreddolite ed atterrite, verso le ore 10.30 di ieri mattina, Aldo Naddeo e Pasquale Cerra, del comando vigili urbani associati di San Cipriano Picentino e Castiglione del Genovesi.
“Siamo arrivati sul posto – afferma Aldo Naddeo, capitano dei vigili urbani di San Cipriano Picentino - scendendo lungo il pendio roccioso della montagna servendoci di scoscesi tratturi tracciati dai cinghiali che ben conosce il maresciallo Pasquale Cerra.”
Erano accovacciate, strette l’una all’altra in un abbraccio vitale, inzuppate d’acqua ed intorpidite dal freddo. I soccorritori hanno temuto il peggio per la bambina di poco meno di 10 anni che, al tasto, aveva un polso freddo. Non c’era tempo da perdere, occorreva portare subito in salvo mamma e figlia. Visto che sul luogo del ritrovamento era difficoltoso far manovrare un elicottero di soccorso per la presenza dei tralicci dell’alta tensione, Naddeo e Cerra non si sono persi d’animo, si sono caricati sulle spalle mamma e figlia, e, servendosi di ripidi e proibitivi sentieri dei caccia noti a Cerra, sono calati faticosamente verso la frazione Piedimonte di San Mango Piemonte dove attendevano ambulanze, vigili del fuoco ed altre forze dell’ordine.
“E’ stata una enorme prova che ha messo a dura prova il nostro fisico – ha confessato il comandate dei caschi bianchi Naddeo – Ma abbiamo retto con sacrificio ed orgoglio allo sforzo perché la forza di camminare l’abbiamo trovata negli occhi persi alla speranza della bambina e nello sguardo smarrito della mamma provata e segnata da dolore e tormento.”
La signora S.A. con la piccola figlia, entrambe residenti a San Mango Piemonte, si erano allontanate da casa nella mattinata di mercoledì. Con la macchina avevano raggiunto il panoramico pianoro del monte Tubenna, sede dell’antica abbazia della Madonna di Tobenna e di un abbandonato presidio militare, alla ricerca di un’ora di serenità ed dei momenti di gioco nel parco ludico attrezzato sottostante l’abbazia. Ma il tempo giratosi a pioggia e nebbia ha costretto a riprendere l’auto per ridiscendere verso casa. Nel fare manovra, l’auto si è avviata, forse accidentalmente, verso il ciglio della strada scivolando nel sottostante ripiano e fermandosi in bilico su uno spuntone di roccia. Le due donne sono rimaste per un bel po’ in quella posizione, ma poi sono uscite dall’abitacolo e tra la fitta nebbia del primo pomeriggio dell’altro ieri hanno tentato di risalire verso il pianoro del monte. Ma la paura, l’ansia, lo smarrimento hanno depistato l’orientamento della signora costringendola a rimanere per tutta la nottata persa tra l’inconsueta e fitta nebbia. Per tutta la notte e fino all’arrivo dei soccorsi ha continuato a gridare e chiedere aiuto. Le sue grida, echeggiate nel vallone della montagna, sono state avvertite alla sottostante frazione Piedimonte di San Mango Piemonte da Antonio B. che ha provveduto a richiedere l’intervento dei soccorsi telefonando al Comune ed a dare una certezza ai familiari delle due donne che la notte prima avevano lanciato l’allarme per la scomparsa. L’auto è stata recuperata e messo sotto sequestro per gli accertamenti del caso che il magistrato ha affidato al comando dei vigili urbani associati di San Cipriano e Castiglione.
“Un vivo elogio va certamente al capitano dei vigili Aldo Naddeo ed al maresciallo dei vigili Pasquale Cerra per aver portato brillantemente in salvo mamma e figlia – dichiara Mario Camillo Sorgente, sindaco di Castiglione - La vicenda con il suo positivo epilogo fa capire l’importanza e l’opportunità per i piccoli comuni, come Castiglione, di avere servizi associati al fine di poter offrire ai cittadini un servizio migliore ed affidabile."
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