Tutto è pronto per la 38° edizione della sagra del fusillo felittese.

Felitto si addobba a festa dal 12 al 24 agosto per offrire ai tanti visitatori e buongustai l’inconfondibile gusto del suo prodotto gastronomico più caratteristico. Il fusillo felittese è una pasta fresca all'uovo, lunga tra i 18 e i 22 cm, frutto di una particolare lavorazione artigianale, iscritto dal 2002 nel Registro dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della Regione Campania. La kermesse gastronomica si ripete dal lontano 1976 allo scopo di “far conoscere le bellezze naturali della Valle del Calore, la genuinità dei prodotti locali in special modo i fusilli felittesi.”. Ancora oggi, dopo ben 38 anni, la sagra continua ad essere una rassegna gastronomica di tutte le bontà locali, con a capo il rinomato fusillo felittese proposto sia con il tradizionale condimento con ragù di castrato sia nella versione con ragù di vitello oppure cotto al forno con la mozzarella. Una evento che non è solo gastronomia ma anche arte, cultura e turismo. Assicurati pranzo e cena a base di tipicità locali, gli organizzatori propongono ai visitatori di scoprire le attrattive di Felitto con escursioni guidate per i sentieri dell'Oasi delle Gole del Calore e sul fiume Calore con pedalò o canoe, di rivivere le sue tradizioni rurali visitando il Museo della Civiltà Contadina, di rievocare la storia di un antico borgo passeggiando tra slarghi, vicoli, palazzi e cortili del caratteristico centro storico che ancora conserva gli indelebili segni di un passato agricolo feudale. Ad organizzare la manifestazione è la Pro Loco Felitto, costituita nel 1973 allo scopo di offrire una svolta decisiva allo sviluppo turistico di Felitto. “L’idea era nata dal bisogno di valorizzare, attraverso l’associazionismo, questo incantevole borgo medievale cilentano, situato al centro della valle del Calore, da sempre custode di un ricco patrimonio architettonico, gastronomico, tradizionale e naturale per poterlo condividere con quanti desiderano trascorrere il proprio tempo in un luogo ove la tranquillità è la regola e non l’eccezione”, afferma il presidente Angelo Vilardi. Felitto è comune dell'entroterra centrale cilentano, situato lungo la valle del fiume Calore, confinante con Aquara, Bellosguardo, Castel San Lorenzo, Laurino, Magliano Vetere, Monteforte Cilento, Roccadaspide.Ha una popolazione di 1393 abitanti, chiamati felittesi, sparsi su una superficie di 41,1 chilometri quadrati per una densità abitativa di 33,89 abitanti per chilometro quadrato. Sorge a 275 metri sopra il livello del mare e dista 75 km da Salerno. E’ raggiungibile percorrendo l’autostrada A3, uscita al casello di Battipaglia, la nazionale S.S. 18 fino a Capaccio Scalo, la S.S. 166 degli Alburni (fino al km 22) e la S.S. 488. La stazione FS più vicina è quella di Capaccio-Roccadaspide, sulla linea Roma -Reggio Calabria. E’ raggiungibile anche mediante autobus sia di autolinee private sia pubbliche sulla linea Felitto – Salerno, con collegamenti per Salerno e per Felitto. Felitto, in passato chiamato znche Filetto, è un borgo medievale che conserva ancora numerose torri di guardia e mura di cinta, tipiche dell'anno 1000. L'origine di Felitto è da ricondurre a qualche secolo prima dell'anno 1000. Strategicamente la posizione era straordinaria: sopraelevata, inaccessibile o accessibile con molta difficoltà dai quattro lati con la possibilità di controllare con facilità tutta la valle del Calore. Facile difesa naturale del posto, possibilità di avvistare con molto anticipo eventuali pericoli, presenza abbondante sul posto di ottima pietra da costruzione e da calce, nonché di sabbia in zona relativamente vicina (Casale), possibilità di rifornirsi d'acqua sia per la vicinanza del fiume Calore e sia per la presenza nel raggio di pochi chilometri di diverse piccole sorgenti, rendevano il posto ideale per un insediamento stabile e sicuro. Felitto era dotato di un notevole complesso murario fortificato, precisamente da 13 torrioni di cui tre di forma quadrata. Nel centro storico è ancora oggi conservato un antichissimo castello. Purtroppo la cinta muraria risulta intatta solo parzialmente, poiché demolita in alcune parti.

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