Una romantica atmosfera accoglierà quanti nella serata di sabato 10 agosto saliranno sul panoramico pianoro del monte Tubenna a scrutare il cielo stellato per non mancare all’annuale appuntamento con le stelle cadenti della notte di San Lorenzo. L’attesa delle luminose scie delle “lacrime di San Lorenzo” sarà preceduta, alle ore 22.00, da un concerto musicale e vocale dell’Ensemble Salerno Classica, diretto dal maestro Luciano D’elia, con la partecipazione del soprano Anna Pietrafesa e dall’organista Stefania Cucciniello. Il programma dell’iniziativa proposta dal Comune di Castiglione del Genovesi, in collaborazione con la Pro Loco di San Mango Piemonte, tesa a valorizzare le attrattive ambientali e naturali di una risorsa intercomunale dotata di notevole interesse turistico, è reso ancor più significativo da una cerimonia religiosa in onore della Madonna di Tobenna celebrata alle ore 21 dal parroco don Carmine Voto.
La notte di San Lorenzo è un appuntamento imperdibile e particolarmente atteso da appassionati ed esperti di astronomia. Il fenomeno delle “lacrime di San Lorenzo” o “Perseidi” riguarda l’impatto in atmosfera di minuscoli frammenti di comete o asteroidi che per un periodo di circa 10 giorni precipitano, incendiandosi nella nostra atmosfera realizzando delle scie luminose. Il naturale belvedere del monte Tubenna, da cui lo sguardo spazia sul golfo di Salerno dai monti Lattari della divina costiera fino ai contrafforti montuosi degli Alburni, è frequentatissimo per le osservazioni astronomiche con o senza ausilio di telescopi.
Protagonisti della notte di San Lorenzo, insieme alle stelle cadenti, saranno la Luna ed il pianeta Saturno che si potranno fotografare direttamente dal fuoco dei telescopi portando con sé le proprie macchine fotografiche. Sostando sul panoramico pianoro del monte Tubenna si potrà seguire il fenomeno delle Perseidi guardando in direzione Nord-Est sotto la famosa costellazione di Cassiopea.
In attesa di poter cogliere l’attimo luminoso di una stella cadente a cui chiedere l’avverarsi di un sogno,
dedichiamo al magico momento della notte di San Lorenzo queste stimolanti rime:
Cerco na’ stella ca care nd’o cielo,
c’abbrucia e corre nd’o manto niro
e se stuta fin all’urdemo respiro
lascianno a speranza manco nu velo.
Brillano ll’uocchie, s’addoce o penziero,
crerenno ca nasce p’avverà nu desiderio
e primm ca more te faccio st’augurio:
c’o suonno tuoje putesse essere ovéro.
Nicola Vitolo
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