A Salerno uno sguardo, una storia sulla "Vita di don Giussani"



Sala gremita al Grand Hotel Salerno per la presentazione del libro di Alberto Savorana “Vita di don Giussani”. Incontro proposto da Comunione e Liberazione e dal Centro Culturale di Salerno “Cara beltà”. Il Rettore dell’Università di Salerno, Aurelio Tommasetti, ha tratteggiato la figura e l’opera di don Giussani educatore, riprendendo i temi caldi della proposta del fondatore di Comunione e Liberazione: il “rischio educativo”, ovvero l’esperienza cristiana offerta come ipotesi chiarificatrice dell’esperienza umana. “L’emergenza educativa è una questione centrale nella vita della società. Perciò, è utile a tutti confrontarsi con l’insegnamento di don Giussani”. Il Presidente dell’Aeroporto di Salerno Costa d’Amalfi, Antonio Ilardi, ha ripercorso l’esperienza giovanile in Università (“Eravamo interessati a tutti ed a tutto, spesso in polemica con il mondo”), sottolineando l’incidenza dell’esperienza di coinvolgimento con il carisma di don Giussani “nell’ora presente, nell’attualità della storia personale”. “Ho incontrato uno sguardo che mi ha cambiato la vita, afferrando, abbracciando e chiarendo il subbuglio che avevo dentro di me”, ha testimoniato don Eugenio Nembrini, Responsabile della comunità di CL a Roma. Nella sala i pannelli di una mostra dedicata a don Giussani, il banchetto dei libri con il testo del giornalista Savorana e soprattutto tanta gente, oltre i tradizionali “confini” del movimento a Salerno. Presente l’Arcivescovo di Salerno, Mons. Luigi Moretti, che ha portato il suo saluto: “Don Giussani contribuisce alla riqualificazione dell’esperienza della gioia”. Il 21 febbraio Mons. Moretti, nella cripta del Duomo di Salerno, che custodisce le spoglie dell’apostolo Matteo, celebrerà la messa nel decimo anniversario della morte di don Giussani. Il 7 marzo tutto il movimento, con il successore di don Giussani alla guida di C.L., don Carron, sarà a Roma, in piazza san Pietro, per l’incontro con Papa Francesco, camminando insieme lungo le periferie della vita personale e della storia. “Primerea”, ha detto il presidente di “Cara beltà”, Aniello Landi, moderatore dell’incontro, è l’espressione di Papa Francesco che ben sintetizza l’esperienza del carisma di don Giussani: qualcosa in cui ci si imbatte, uno sguardo che viene prima, che sempre sorprende. Da Salerno un itinerario dentro la “teologia dello sguardo”.             

Nasce ad Ortodonico, grazie ad un progetto della locale pro loco denominato “Cilento battente laboratorio di liuteria, restauro e conversazione” finanziato dal Ministero delle Politiche Sociali.



E’ un po’ di tempo che la pro loco Ortodonico Cilento sta lavorando a progetti di inclusione sociale per categorie svantaggiate, sempre alla ricerca delle proprie radici come fonte di ispirazione per la creazione di nuova occupazione e la ricerca di un turismo rurale di qualità, convinti che non bisogna inventarsi nuove strategie commerciali ma bisogna puntare sulle tradizioni artigianali che saranno l’unico punto di partenza per costruire una rete di laboratori/scuola per formare e per custodire gli antichi mestieri e magari rafforzare la rete turistica creando nuovi posti di lavoro e nuovi stimoli alla moderna società ammalata di social network.
Un laboratorio intitolato ai fratelli De Luccia che nel secolo scorso, da modesti artigiani/liutai del Monte Stella, solcarono l’oceano portando il loro talento, la loro perizia ed operosità in America, dove ancora oggi i loro strumenti musicali sono considerati oggetti di pregio.
Il “Laboratorio F.lli De Luccia” nasce come un veicolo che, viaggiando nel tempo e nello spazio offre, ai giovani viaggiatori che vi salgono, attraverso un programma di apprendimento incentrato sul metodo della trasmissione orale,  la possibilità di poter osservare e ricevere stimoli che altrimenti non arriverebbero ai loro sensi. I viaggiatori che decidono di salire su questo “veicolo” avranno così la possibilità di accumulare nel tempo un bagaglio di informazioni ed esperienze fra le quali poi potranno identificare, scegliere e approfondire quelle che ognuno di essi ritiene abbiano colpito e stimolato i propri interessi. Nel programma didattico sono previsti seminari, stage, lezioni pratiche, visite didattiche, incontri, che compatibilmente con le risorse disponibili esploreranno tutti gli ambiti delle culture tradizionali.
Il programma inizierà il 18 gennaio 2015 con una visita didattica in una piccola frazione collinare Maranola nel comune di Formia (Lt), dove da 22 anni si svolge un evento che richiama da ogni dove operatori culturali,  antropologi, liutai, visitatori, artigiani, allevatori, musicisti, documentaristi, contadini, pastori, danzatori, accademici, agronomi, che si incontrano per scambiarsi esperienze richiamati dal filo conduttore della musica  e della cultura legate alla terra ed alla civiltà agropastorale di ieri e di oggi. 


Brillante successo della compagnia teatrale Guido Plaitano che il 9 gennaio 2015 ha chiuso il tour natalizio a San Mango Piemonte.



Ha riscontrato buoni consensi di pubblico la commedia "La fortuna can la effe maiuscola" portata in scena anche sul palco del centro S.Maria di San Mango Piemonte. Lo spettacolo ha chiuso il cartellone natalizio della compagnia di Castiiglione del Genovesi e delle iniziative natalizie della Pro Loco di San Mango Piemonte. Dopo tre mesi di lavoro e impegno da parte di tutti i componenti della compagnia, la rappresentazione ha riscosso uno strepitoso successo in tutte le date della rappresentazione. Il pubblico è stato numerosissimo in ogni serata, rimanendo anche in piedi pur di assistere alla spassosissima commedia portata in scena.  
"E' motivo di vanto e di soddisfazione - dice Angelo Vitolo , Presidente dell'Associazione Guido Plaitano - vedere un pubblico entusiasta e alla fine anche commosso. La nostra compagnia, nata 30 anni fa, continua a mietere successi. E' un vanto anche per il nostro piccolo paese. Se un sodalizio per 30 anni va avanti, e credo che sia difficile che anche nel circondario si possa trovare un contesto che possa avere vita così longeva, un motivo ci deve essere. Non ci siamo fermati di fronte a nessun tipo di difficoltà. Nè momenti di tensione che possono insorgere in una convivenza di così tanto tempo, hanno scalfito quello l'unico vero collante che ci ha accompagnato   per tanti anni : la passione per il teatro, per la cultura  e la voglia di divertirsi e stare  bene insieme. E per noi parlano i fatti." 
Un gruppo ben affiatato di persone, non solo attori ma anche assistenti ed aiutanti, si impegnano nella promozione e divulgazione del teatro amataoriale. Da sottolineare la collaudata prova frutto di esperienza e maturità artistica di Lucia Bottigliero, nel ruolo della moglie del protagonista, la vamp (Amalia nella scena), ruolo che non poteva essere meglio interpretato se non dalla ferrata Carmen Elia, il puntuale e sicuro Roberto Iannone, nel doppio ruolo dell'avvocato Manzillo e dell'amante Pietruccio, l'esilarante Vittorio Cerra, co-protagonista che ha  interpretato il ruolo di Enricuccio, il marito-gangster Antonio Bottigliero (Maradona per gli amici) molto sveglio e convincente nel ruolo di Don Vincenzo, Nunzio Plaitano conferma di padronanza della scena nell' impeccabile Barone Sandrino di Torrepadula. Ai componenti storici, vere colonne portanti della compagnia, quest'anno si sono aggiunte delle new entry, ma che non hanno mostrato il benchè minimo imbarazzo al cospetto del pubblico : il ritorno sulle scene di Maria Plaitano, una delle reduci del primo gruppo del 1985, molto brava nel ruolo della nciucessa portinaia Concetta, la precisa e impeccabile dottoressa Gervasi, interpretata da Giusy Giordano, il valido notaio Bagliulo, interpretato con coraggio ed arguzia da Mario Camillo Sorgente, ed il sornione ma integerrimo brigadiere interpretato da Carminantonio Plaitano. (non nuovo ad esperienze soprattutto televisive). L'assistente alla regìa è stata la indispensabile e bravissima Michela Giannattasio. Un grazie ai collaboratori, Domenico Cerra, Peppe e Vittorio Plaitano e all'Amministrazione Comunale che ha concesso l'uso del Centro Polivalelente. La regia, la scelta del lavoro e l'affidamento dei ruoli sono stati di Angelo Vitolo che ha interpretato con maestrìa il ruolo del protagonista Giovanni Ruoppolo. Ma, ricorrendo il trentennale della fondazione del gruppo, il 2015 sarà l'anno di diversi appuntamenti su cui la compagnia si concentrerà (pubblicazione di un libro, videoproiezioni su 30 anni di storia del teatro amatoriale a Castiglione, e, naturalmente uno spettacolo col botto)

NICOLA VITOLO

Sarà il teatro comico napoletano a chiudere le iniziative natalizie a San Mango Piemonte



Venerdì 9 gennaio la  locale Pro Loco darà il via alle attività sociali per il 2015 all’insegna del teatro amatoriale proposto dalla compagnia “Guido Plaitano” di Castiglione del Genovesi. Dopo i successi del debutto natalizio, il gruppo dei provetti attori castiglionesi porterà in scena “La fortuna con l’effe maiuscola”, comicissima commedia napoletana, anche sul palco del Centro Parrocchiale S.Maria di San Mango. Lo spettacolo avrà inizio alle 20.30 e sarà rappresentato da un affiatato cast capitanato dal regista Angelo Vitolo affiancato da un gruppo di amatori del teatro comico napoletano. 
" La compagnia Guido Plaitano, nata 30 anni fa, continua a proporre teatro amatoriale grazie a quell'unico vero collante che ci ha accompagnato per tanti anni: la passione per il teatro, per la cultura e la voglia di divertirsi e stare bene insieme – afferma Angelo Vitolo, presidente ed anima dell’associazione Guido Plaitano -  E' motivo di vanto e di soddisfazione per tutti noi registrare ai nostri spettacoli sempre un pubblico entusiasta e alla fine anche commosso. Se a tre decenni dalla costituzione siamo ancora a proporre teatro ed a registrare consensi, vuol dire che abbiamo motivazioni valide e durature.”

NICOLA VITOLO