E’ un po’ di tempo che la pro loco Ortodonico Cilento sta lavorando a
progetti di inclusione sociale per categorie svantaggiate, sempre alla ricerca
delle proprie radici come fonte di ispirazione per la creazione di nuova
occupazione e la ricerca di un turismo rurale di qualità, convinti che non
bisogna inventarsi nuove strategie commerciali ma bisogna puntare sulle
tradizioni artigianali che saranno l’unico punto di partenza per costruire una
rete di laboratori/scuola per formare e per custodire gli antichi mestieri e
magari rafforzare la rete turistica creando nuovi posti di lavoro e nuovi
stimoli alla moderna società ammalata di social network.
Un laboratorio intitolato ai fratelli De Luccia che nel
secolo scorso, da modesti artigiani/liutai del Monte Stella, solcarono l’oceano
portando il loro talento, la loro perizia ed operosità in America, dove ancora
oggi i loro strumenti musicali sono considerati oggetti di pregio.
Il “Laboratorio F.lli De Luccia” nasce come un veicolo che,
viaggiando nel tempo e nello spazio offre, ai giovani viaggiatori che vi
salgono, attraverso un programma di apprendimento incentrato sul metodo della
trasmissione orale, la possibilità di
poter osservare e ricevere stimoli che altrimenti non arriverebbero ai loro
sensi. I viaggiatori che decidono di salire su questo “veicolo” avranno così la
possibilità di accumulare nel tempo un bagaglio di informazioni ed esperienze
fra le quali poi potranno identificare, scegliere e approfondire quelle che
ognuno di essi ritiene abbiano colpito e stimolato i propri interessi. Nel
programma didattico sono previsti seminari, stage, lezioni pratiche, visite
didattiche, incontri, che compatibilmente con le risorse disponibili
esploreranno tutti gli ambiti delle culture tradizionali.
Il programma inizierà il 18 gennaio 2015 con una visita
didattica in una piccola frazione collinare Maranola nel comune di Formia (Lt),
dove da 22 anni si svolge un evento che richiama da ogni dove operatori
culturali, antropologi, liutai,
visitatori, artigiani, allevatori, musicisti, documentaristi, contadini,
pastori, danzatori, accademici, agronomi, che si incontrano per scambiarsi
esperienze richiamati dal filo conduttore della musica e della cultura legate alla terra ed alla
civiltà agropastorale di ieri e di oggi.
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