Festa del fico bianco di Ortodonico, piccolo borgo collinare di Montecorice, dal 25 al 27 agosto. La festa è gemellata con "gustannurca" con l'iniziativa "MelaFico"



Accattivante, come sempre, il programma della manifestazione organizzata dalla locale Pro Loco del presidente Paolo Menza. All’ombra della  possente torre medioevale che caratterizza il caratteristico borgo medioevale ben ristrutturato nel suo centro storico, è attiva una tre giorni di cibo, artigianato e tradizione dedicata ad un prodotto di eccellenza cilentano in un contesto di area rurale. Non solo. E’ in programma anche la gara di cucina “A tavola col fico” a cui partecipano ristoratori, chef in erba ed appassionati di cucina. Tutti i partecipanti e le ricette proposte saranno oggetto di pubblicazione di  ricettario. Dalle 17.30 alle 19.30 il laboratorio D.lli De Luccia terrà attività sperimentali aperte al fine di far conoscere e rendere vive le preziose tradizioni artigianali che hanno sempre caratterizzato l’area cilentana, un tempo vivissime e produttive ed oggi praticamente estinte.  
Nella piazza antistante l’antico palazzo Amoresano è allestita la mostra “FESTA FARINA FORMA - Storie di Cibo”, una esposizione di trenta oggetti della cultura alimentare raccontati da trenta Autori, attraverso cui si vuole   appassionare il visitatore, ricordando e sottolineando la sacralità del grano e di quanto ruota attorno al cardine acqua-farina, dal gesto quotidiano della panificazione a quello eccezionale del rito e della festa, momento magico in cui la farina diviene prima forma e poi sostanza. 
Nei tre giorni di festa v’è spazio anche peril progetto “Cylentum Design”, nato nel 2015  con il supporto del designer Francesco Morfini ,  ripropone l’idea di riciclare vecchi oggetti della tradizione contadina trasformandoli in complementi d’arredo.
Ma la festa del fico bianco di Ortodonico per Paolo Menza ed i suoi collaboratori della Pro Loco Ortodonico, è anche una richiesta di attenzione verso un territorio svantaggiato oltreché penalizzato dai progetti di modernizzazione e sviluppo socio economico.
“Abbiamo in noi forti motivazioni che ci danno le necessarie energie per portare avanti questo progetto – afferma il presidente della Pro Loco Ortodonico – Crediamo nelle risorse di eccellenza del nostro territorio e miriamo a farne volano di sviluppo socio-economico. Ai giovani vogliamo trasmettere le antiche tradizioni di quest’area del Cilento Antico, che spaziano dal cibo all’artigianato. Ma non tralasciamo innovazione e creatività, perché  crediamo nella rinascita territoriale solo attraverso la valutazione e promozione delle attività tradizionali in chiave moderna. Le risorse agroalimentari e l’artigianato possono riaccendere  il motore dell’economia locale, legando il turismo costiero al turismo rurale dei borghi dell’entroterra .”
In questa ottica e con l’intesa di costruire una rete di manifestazioni d’eccellenza che siano vetrine di promozione e valorizzazione delle tipicità salernitane, nei tre giorni di festa si propone anche l’iniziativa “MelFico” nata dal gemellaggio tra la “festa del fico bianco” della Pro Loco di Ortodonico  con “gustannurca” della Pro Loco di San Mango Piemonte,   attraverso la quale si intende dare impulso creativo ed innovativo ad una cucina povera, sostenibile e stagionale.   

Come raggiungere Ortodonico.
Il luogo dell’evento, Ortodonico, è una delle sette frazioni del comune di Montecorice sito nel vasto territorio del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. E’ raggiungibile in auto da Agropoli mediante la Strada Statale n.267. Ortodonico è situato a pochi km dalla frazione marina Agnone, ed è situato sul versante di una collina che fa da corona al massiccio conico del Monte Stella. Lungo la strada che si inerpica dal capoluogo Montecorice verso la collina è possibile notare un vecchio mulino a vento ben conservato, con annesso il rudere di una vecchia casa colonica e poco discosta la settecentesca cappella di Santa Maria delle Grazie. Proseguendo sulla panoramica strada provinciale, che si imbocca sulla ss267 al bivio di Agnone, verso le frazioni collinari, nel territorio della antica socia longobarda, tra il verde delle alture ed il blu del mare che tra esse si incastra, si giunge ad Ortodonico, uno dei borghi più caratteristici del Cilento, uno splendido scrigno che riporta al passato. Sorge arroccato attorno alla bella ed imponente torre del palazzo marchesale, palazzo Amoresano del XVI secolo, ed alla chiesa di Sant'Antuono che da sempre hanno costituito il centro culturale del piccolo centro abitato, un tempo capoluogo del Comune. L’edificio costruito in pietra locale, è suddiviso con ampie stanze ricche di ornamenti architettonici con volte a botte. La torre, sei metri base e quasi 20 di altezza, è divisa in tre piani da cornici di pietra.
Le ampie ed forti mura della torre sono sormontate da merli con fori per la sistemazione di cannoncini. Nei locali del vecchio frantoio all’interno del settecentesco palazzo Amoresano è allestito il museo della civiltà contadina in cui si possono ripercorrere le tradizioni rurali cilentane ed, in particolare, i sistemi di produzione legati al fico ed all’ulivo. La parte vecchia di Ortodonico, conservatasi molto bene nelle sue caratteristiche architettoniche, è elemento caratterizzante ed essenziale per la valorizzazione dei centri storici fruibili turisticamente attraverso manifestazioni di un certo gusto realizzate nell'ambito di un proposta culturale creata attorno al Museo della Civiltá Contadina.


NICOLA VITOLO

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