Accattivante, come sempre, il programma della manifestazione
organizzata dalla locale Pro Loco del presidente Paolo Menza. All’ombra della possente torre medioevale che caratterizza il caratteristico
borgo medioevale ben ristrutturato nel suo centro storico, è attiva una tre
giorni di cibo, artigianato e tradizione dedicata ad un prodotto di eccellenza
cilentano in un contesto di area rurale. Non solo. E’ in programma anche la gara
di cucina “A tavola col fico” a cui partecipano ristoratori, chef in erba ed
appassionati di cucina. Tutti i partecipanti e le ricette proposte saranno oggetto
di pubblicazione di ricettario. Dalle
17.30 alle 19.30 il laboratorio D.lli De Luccia terrà attività sperimentali
aperte al fine di far conoscere e rendere vive le preziose tradizioni
artigianali che hanno sempre caratterizzato l’area cilentana, un tempo
vivissime e produttive ed oggi praticamente estinte.
Nella
piazza antistante l’antico palazzo Amoresano è allestita la mostra “FESTA
FARINA FORMA - Storie di Cibo”, una esposizione di trenta oggetti della cultura
alimentare raccontati da trenta Autori, attraverso cui si vuole appassionare il visitatore, ricordando e
sottolineando la sacralità del grano e di quanto ruota attorno al cardine
acqua-farina, dal gesto quotidiano della panificazione a quello eccezionale del
rito e della festa, momento magico in cui la farina diviene prima forma e poi
sostanza.
Nei
tre giorni di festa v’è spazio anche peril progetto “Cylentum Design”, nato nel
2015 con il supporto del designer
Francesco Morfini , ripropone l’idea di
riciclare vecchi oggetti della tradizione contadina trasformandoli in
complementi d’arredo.
Ma
la festa del fico bianco di Ortodonico per Paolo Menza ed i suoi collaboratori
della Pro Loco Ortodonico, è anche una richiesta di attenzione verso un territorio
svantaggiato oltreché penalizzato dai progetti di modernizzazione e sviluppo
socio economico.
“Abbiamo
in noi forti motivazioni che ci danno le necessarie energie per portare avanti
questo progetto – afferma il presidente della Pro Loco Ortodonico – Crediamo nelle
risorse di eccellenza del nostro territorio e miriamo a farne volano di sviluppo
socio-economico. Ai giovani vogliamo trasmettere le antiche tradizioni di
quest’area del Cilento Antico, che spaziano dal cibo all’artigianato. Ma non tralasciamo
innovazione e creatività, perché crediamo
nella rinascita territoriale solo attraverso la valutazione e promozione delle
attività tradizionali in chiave moderna. Le risorse agroalimentari e l’artigianato
possono riaccendere il motore dell’economia
locale, legando il turismo costiero al turismo rurale dei borghi
dell’entroterra .”
In
questa ottica e con l’intesa di costruire una rete di manifestazioni
d’eccellenza che siano vetrine di promozione e valorizzazione delle tipicità salernitane,
nei tre giorni di festa si propone anche l’iniziativa “MelFico” nata dal gemellaggio
tra la “festa del fico bianco” della Pro Loco di Ortodonico con “gustannurca” della Pro Loco di San Mango
Piemonte, attraverso la quale si intende dare impulso creativo
ed innovativo ad una cucina povera, sostenibile e stagionale.
Come
raggiungere Ortodonico.
Il
luogo dell’evento, Ortodonico, è una delle sette frazioni del comune di
Montecorice sito nel vasto territorio del Parco Nazionale del Cilento e Vallo
di Diano. E’ raggiungibile in auto da Agropoli mediante la Strada Statale
n.267. Ortodonico è situato a pochi km dalla frazione marina Agnone, ed è
situato sul versante di una collina che fa da corona al massiccio conico del
Monte Stella. Lungo la strada che si inerpica dal capoluogo Montecorice verso
la collina è possibile notare un vecchio mulino a vento ben conservato, con
annesso il rudere di una vecchia casa colonica e poco discosta la settecentesca
cappella di Santa Maria delle Grazie. Proseguendo sulla panoramica strada
provinciale, che si imbocca sulla ss267 al bivio di Agnone, verso le frazioni
collinari, nel territorio della antica socia longobarda, tra il verde delle
alture ed il blu del mare che tra esse si incastra, si giunge ad Ortodonico,
uno dei borghi più caratteristici del Cilento, uno splendido scrigno che
riporta al passato. Sorge arroccato attorno alla bella ed imponente torre del
palazzo marchesale, palazzo Amoresano del XVI secolo, ed alla chiesa di
Sant'Antuono che da sempre hanno costituito il centro culturale del piccolo
centro abitato, un tempo capoluogo del Comune. L’edificio costruito in pietra
locale, è suddiviso con ampie stanze ricche di ornamenti architettonici con
volte a botte. La torre, sei metri base e quasi 20 di altezza, è divisa in tre
piani da cornici di pietra.
Le
ampie ed forti mura della torre sono sormontate da merli con fori per la
sistemazione di cannoncini. Nei locali del vecchio frantoio all’interno del
settecentesco palazzo Amoresano è allestito il museo della civiltà contadina in
cui si possono ripercorrere le tradizioni rurali cilentane ed, in particolare,
i sistemi di produzione legati al fico ed all’ulivo. La parte vecchia di
Ortodonico, conservatasi molto bene nelle sue caratteristiche architettoniche,
è elemento caratterizzante ed essenziale per la valorizzazione dei centri
storici fruibili turisticamente attraverso manifestazioni di un certo gusto
realizzate nell'ambito di un proposta culturale creata attorno al Museo della
Civiltá Contadina.
NICOLA VITOLO
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