Recupero edilizio dei centri urbani, ma anche investimenti
infrastrutturali e tecnologici, misure per la valorizzazione delle
tipicità agroalimentari ed il mantenimento di servizi essenziali come
quello postale: è un elenco ampio e variegato quelle delle misure
previste dalla legge per i piccoli comuni, approvata oggi all’unanimità
dal Senato. L’obiettivo è quello di valorizzare l’Italia dei piccoli
comuni, ovvero quelli con popolazione inferiore ai 5mila abitanti, e
contrastare lo spopolamento delle aree interne, creando le condizioni
per uno sviluppo economico sostenibile dei territori.
I Piccoli Comuni hanno un ruolo fondamentale nella tenuta delle
comunità, amministrano più della metà del territorio nazionale ed in essi
vivono oltre 10 milioni di italiani. Un patrimonio ricchissimo, tanto sotto il profilo storico-culturale,
quanto sotto quello economico: basti pensare che oltre il 93% dei
prodotti agroalimentari a marchio dop e ipg ed il 79% dei vini pregiati
viene prodotto nei piccoli comuni. Una ricchezza che, tuttavia, negli ultimi anni non è riuscita ad
arrestare il lento declino di queste aree, particolarmente
grave nel Mezzogiorno. Per far fronte a questa situazione e provare ad
invertire la tendenza all’abbandono dei piccoli comuni e delle aree
interne, sono previste una serie di interventi destinati alla giusta
valorizzazione di territori, comunità e talenti. E’ il presupposto da cui parte
questa legge che propone misure per favorire la diffusione
della banda larga, una dotazione dei servizi più razionale ed efficiente,
itinerari di mobilità e turismo dolce, la promozione delle produzioni
agroalimentari a filiera corta. Previsti anche semplificazioni per il recupero
dei centri storici in abbandono o a rischio spopolamento da riconvertire in
alberghi diffusi, opere di manutenzione del territorio con priorità alla tutela
dell’ambiente, la messa in sicurezza di strade e scuole, l’efficientamento
energetico del patrimonio edilizio pubblico e interventi in favore dei
cittadini residenti e delle attività produttive insediate nei centri minori.
"Esprimo grande soddisfazione per
l'approvazione definitiva al Senato della Legge sulla "Piccola Grande
Italia", per la valorizzazione dei Piccoli Comuni con popolazione sino a
5.000 abitanti, al centro del mio impegno parlamentare da anni. Infatti sono
stato firmatario fin dal primo momento della proposta Realacci e ne sono stato
relatore alla Camera per più volte, in questa Legislatura con i colleghi
Borghi, Misiani e Vaccari”. Lo ha dichiarato il deputato Pd Tino Iannuzzi,
vicepresidente commissione Ambiente.
“La Legge – spiega - segna una tappa fondamentale nella Legislazione italiana, sancendo un principio generale e vincolante: i Piccoli Comuni sono una realtà peculiare nel mondo degli Enti Locali, e debbono ricevere un trattamento differenziato nella disciplina normativa, nel riparto dei finanziamenti pubblici, nell'organizzazione dei servizi. Una realtà ricca di valori profondi e senso della comunità, ma anche di potenzialità spesso inutilizzate. Una realtà da salvaguardare, al di là della fredda logica dei numeri.
Sono previste norme per la semplificazione amministrativa, il mantenimento di servizi postali, scuole e presidi sanitari, del trasporto pubblico, per lo sviluppo della rete in banda ultra larga e l'accesso alle reti a connessione veloce ed ultraveloce, per la riqualificazione di centri storici e promozione di alberghi diffusi, la realizzazione di itinerari turistici e culturali, il riutilizzo di case cantoniere Anas e stazioni ferroviarie disabilitate, il risparmio e l'efficienza energetica degli edifici, per la vendita di prodotti da filiera corta o a chilometro zero e delle Tipicità locali.
È previsto un Fondo di 100 milioni di euro per finanziare progetti per lo sviluppo economico e sociale di quei Territori. Si tratta di un provvedimento assai atteso da tante piccole comunità locali, per contrastare diffusi fenomeni di spopolamento, degrado del territorio e dissesto idrogeologico, contrazione dei servizi pubblici, arretratezza delle infrastrutture, riduzione delle attività economiche.
Una legge importante per il rilancio di una Italia profonda, che - conclude Iannuzzi - mette insieme storia, tradizioni e cultura con innovazione, green economy e nuove tecnologie, tutela dell'ambiente con produzioni tipiche e sviluppo sostenibile. Una Italia che va sostenuta con adeguate misure per la crescita dell'intero Paese".
“La Legge – spiega - segna una tappa fondamentale nella Legislazione italiana, sancendo un principio generale e vincolante: i Piccoli Comuni sono una realtà peculiare nel mondo degli Enti Locali, e debbono ricevere un trattamento differenziato nella disciplina normativa, nel riparto dei finanziamenti pubblici, nell'organizzazione dei servizi. Una realtà ricca di valori profondi e senso della comunità, ma anche di potenzialità spesso inutilizzate. Una realtà da salvaguardare, al di là della fredda logica dei numeri.
Sono previste norme per la semplificazione amministrativa, il mantenimento di servizi postali, scuole e presidi sanitari, del trasporto pubblico, per lo sviluppo della rete in banda ultra larga e l'accesso alle reti a connessione veloce ed ultraveloce, per la riqualificazione di centri storici e promozione di alberghi diffusi, la realizzazione di itinerari turistici e culturali, il riutilizzo di case cantoniere Anas e stazioni ferroviarie disabilitate, il risparmio e l'efficienza energetica degli edifici, per la vendita di prodotti da filiera corta o a chilometro zero e delle Tipicità locali.
È previsto un Fondo di 100 milioni di euro per finanziare progetti per lo sviluppo economico e sociale di quei Territori. Si tratta di un provvedimento assai atteso da tante piccole comunità locali, per contrastare diffusi fenomeni di spopolamento, degrado del territorio e dissesto idrogeologico, contrazione dei servizi pubblici, arretratezza delle infrastrutture, riduzione delle attività economiche.
Una legge importante per il rilancio di una Italia profonda, che - conclude Iannuzzi - mette insieme storia, tradizioni e cultura con innovazione, green economy e nuove tecnologie, tutela dell'ambiente con produzioni tipiche e sviluppo sostenibile. Una Italia che va sostenuta con adeguate misure per la crescita dell'intero Paese".
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