Un fiume
di fango e detriti ha inondato le strade del paese creando attimi di ansia e
sconcerto. Il monte Tubenna, gravemente danneggiato dai furiosi incendi estivi,
non potendo assorbire la fitta ed intensa pioggia caduta intorno alle 18 di domenica
sera, ha rovesciato il suo carico torrenziale sul centro abitato sottostante. La
maggior concentrazione di massi, tronchi e terriccio ha invaso via Piedimonte e
via Rescigno, riversandosi poi, attraverso via Canneto, sulla provinciale 26 San
Mango Filetta ostruendo di fatto la circolazione. E’ accaduto tutto
all’improvviso, subito dopo i primi minuti di fitta pioggia. Qualche residente riferisce
di aver udito anche forti boati. Prontamente è scattato l’allarme che ha
richiamato vigili del fuoco e forze dell’ordine alla verifica dello stato dei
luoghi. In zona si
sono portati uomini e mezzi per liberare alacremente strade ed abitazioni dal materiale fangoso. La situazione apparsa abbastanza drammatica all’inizio si è poi man mano normalizzata Per fortuna la colata di fango e detriti non ha arrecato danni alle persone. Solo la rottura di alcuni contatori di gas metano in un parco residenziale e graffi a delle autovetture parcheggiate lungo la strada. Nel centro del paese alcuni negozi sono stati invasi dall’acqua piovana non recepita dai tombini intasati. Registrati anche danni in alcuni oliveti, ubicati sul Tubenna e sul San Magno, in cui il forte afflusso di acqua piovana, misto a pietrame e ramaglie, proveniente dalle soprastante aree bruciate, ha rovinato reti di raccolta e terrazzamenti.
sono portati uomini e mezzi per liberare alacremente strade ed abitazioni dal materiale fangoso. La situazione apparsa abbastanza drammatica all’inizio si è poi man mano normalizzata Per fortuna la colata di fango e detriti non ha arrecato danni alle persone. Solo la rottura di alcuni contatori di gas metano in un parco residenziale e graffi a delle autovetture parcheggiate lungo la strada. Nel centro del paese alcuni negozi sono stati invasi dall’acqua piovana non recepita dai tombini intasati. Registrati anche danni in alcuni oliveti, ubicati sul Tubenna e sul San Magno, in cui il forte afflusso di acqua piovana, misto a pietrame e ramaglie, proveniente dalle soprastante aree bruciate, ha rovinato reti di raccolta e terrazzamenti.
Le operazioni
di sgombero e soccorso sono state coordinate dal sindaco di San Mango Piemonte.
”Purtroppo, dopo il fuoco estivo, ci tocca fare i conti con l’acqua – afferma il
primo cittadino Alessandro Rizzo – Ai
cittadini direttamente coinvolti da questa frana va la mia solidarietà. E’ stata una domenica sera terribile.
Abbiamo rischiato davvero grosso. Le
prime immagini diffuse via social testimoniano la drammatica situazione che si
presentava pochi istanti dopo la bomba d’acqua abbattutasi
sulla zona. “
In tanti si sono
impegnati nella soluzione della gravosa criticità. Dai Vigili del Fuoco, ai Carabinieri, dal vigile urbano
Peppe Naddeo, al servizio cantoniere della Provincia, dai sindaci limitrofi a tanti
volontari. Tutti insieme si è lavorato
alacremente per riportare le condizioni di sicurezza e di fruibilità su strade ed
abitazioni. I lavori sono proseguiti per tutta la notte per restituire la
normalità al piccolo centro picentino. Dopo aver ripristinato il traffico sulla
provinciale, le operazioni di sgombero sono proseguite anche nella
giornata di lunedi, per liberare strade comunali ed abitazioni da fango e
detriti.
Con la situazione sotto controllo, il Sindaco
Rizzo ha ringraziato, attraverso i social, tutti quelli che si sono dati da
fare per risolvere il grave problema frutto dei catastrofici incendi del
periodo estivo che, immancabilmente, determinano rischi di carattere
idrogeologico. Mentre:”… a quelli che attribuiscono la causa di una frana al
sindaco, va comunque la mia comprensione. Ai leoni da tastiera, quelli che dal
calduccio della propria casa dispensano perle di populismo da social network, a
questi sciacalli va solo la mia indifferenza.”
nicolavitolo
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