La protesta antiriforma Gelmini risuona anche dall'aula consiliare del Comune di San Mango Piemonte dove si è tenuta ieri sera una pubblica assemblea promossa da docenti e personale ATA dell'Istituto Comprensivo di Ogliara. Nel corso dell'incontro i relatori, Marina Amendolara e Francesco Stefani, hanno illustrato le ragioni dei contrari e le conseguenze della riforma sull'istituto scolastico che comprende anche il plesso di scuola primaria e dell'infanzia di San Mango Piemonte. Tutto parte dalle nuove leggi in materia scolastica introdotte dal Governo Berlusconi che tagliano, accorpano e riducono la formazione pubblica, mentre lo stesso promette aiuti di stato e sostentamenti pubblici ad industrie e banche. In un territorio già penalizzato da un sistema occupazionale di scarsa efficienza reso ancor più inconcludente dalla crescente crisi economica, lo smantellamento della scuola pubblica potrebbe significare, in un futuro prossimo, un aumento della dispersione scolastica con gravi effetti socio culturali. L'Italia investe sull'istruzione il 3,29% del PIL contro una media europea del 3,8% (dati OCSE). In Europa la spesa media pubblica per l'istruzione è pari al 13,2%, in Italia è al 9,3%. I tagli previsti dalla riforma Gelmini porteranno l'impegno del PIL al 2,63% e la spesa pubblica al 7,44%, molto al di sotto delle medie europee. Intervenire in modo così drastico sulla scuola, soprattutto sulla primaria, certificata dall'OCSE tra le migliori al mondo, certamente non potrà che peggiorarla. L'accorpamento delle classi ed il ritorno al maestro unico "tuttologo", dopo vent'anni di "moduli" e di specializzazioni degli insegnanti, può significare un abbassamento della qualità della didattica. Per l'Istituto Comprensivo di Ogliara, frequentato da oltre 900 alunni, gli effetti delle nuova manovra porterebbe, oltre che alla soppressione del plesso di Giovi, ad un taglio complessivo di personale, docente e non, da 26 a 33 addetti su 117 attuali. Vieppiù è da evidenziare il consistente taglio di fondi che causerebbe una netta diminuzione dell'offerta formativa e progettuale della scuola in un territorio collinare afflitto da diverse problematiche sociali. Pertanto, i promotori della manifestazione ritengono che non si può assistere inerti allo smantellamento della scuola pubblica. La protesta continua con distribuzione di materiale informativo e raccolta di firme in diverse piazze di Salerno fino alla pubblica assemblea convocata per le ore 18 di giovedì 23 ottobre presso il Centro Sociale di Pastena.
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