In merito ai gravi fatti di Rosarno il presidente della C.C. ItalAfrica Centrale e Console in Italia della Repubblica Democratica del Congo ing. Alfredo Carmine Cestari afferma: “Il ricorso alla violenza è sempre una sconfitta per la politica e le Istituzioni. Quando poi esso ha per obiettivo le comunità di extracomunitari presenti in determinate zone del nostro Paese viene alla luce il sostanziale e storico fallimento delle politiche di accoglienza ed integrazione dei Governi che finora si sono succeduti. Centinaia di migliaia di extracomunitari sono stabilmente impiegati nelle campagne del sud Italia: braccia utili per la raccolta ed a buon mercato, quasi esclusivamente ‘nero’. Extracomunitari che con il loro silenzioso, malpagato e non tutelato lavoro rappresentano complessivamente un anello determinante, il primo, nella catena della produzione agricola, specie al meridione. Gente che nonostante l’assenza di diritti continua a sentirsi parte dell’Italia, che qui ha attecchito e messo radici e che qui vorrebbe restare.
Compito della politica e delle Istituzioni è allora garantire dignità alla loro vita ed al loro lavoro, almeno di quelle persone in regola con le leggi ed in possesso del permesso di soggiorno. I presupposti dello scoppio della violenza vanno ricercati proprio nella mancanza di condizioni minime di vivibilità e di tutela lavorativa a cui è assoggettata in Italia gran parte della popolazione extracomunitaria di origine africana. Nell’osservare l’offesa alla dignità umana che attimo dopo attimo consumata nelle baraccopoli non si può non constatare e riaffermare il sostanziale fallimento delle politiche di accoglienza ed integrazione”.
La proposta: “In qualità di Console e di Presidente della Camera di Commercio chiedo al Governo di attivarsi nell’immediato per garantire conforto e sostegno, attraverso le sue strutture, ai lavoratori africani cacciati da Rosarno; nel breve e medio termine l’organizzazione di un nuovo censimento della popolazione extracomunitaria al fine di sanare le posizioni di coloro in grado di dimostrare di essere lavorativamente impegnati contestualmente all’espulsione dei facinorosi venuti dall’africa in Italia con l’obiettivo di vivere nell’illegalità”.
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