Sono finiti in consiglio comunale i disservizi della raccolta dei rifiuti verificatosi nel periodo natalizio scorso. L’assise municipale di San Mango Piemonte si è riunita il 3 febbraio scorso su richiesta del gruppo dei consiglieri di minoranza “Intesa per San Mango” che ha inserito, all’ordine del giorno, i provvedimenti per l’organizzazione e le problematiche inerenti la raccolta dei rifiuti, oltre che la discussione sulla legge regionale n.1/2011, il nuovo Piano Casa delle Regione Campania.
Secondo il capogruppo di opposizione, l’ex sindaco Gaetano Napoletano, la disfunzione della raccolta dei rifiuti, rilevatosi tra fine anno scorso ed il mese di gennaio 2011, è dipesa dalla disapplicazione del regolamento comunale TARSU. Pertanto, si è proposto l’applicazione del regolamento in ogni sua parte per ovviare alle gravi conseguenze igienico sanitarie che potrebbero derivare dal perdurare della mancata attuazione delle norme regolamentari per la raccolta rifiuti.
La proposta è stata perentoriamente bocciata dalla maggioranza che, per bocca del Sindaco Alessandro Rizzo, ha stigmatizzato la validità e la velleità dell’argomentazione.
“Posto che il disservizio verificatosi nel periodo a cavallo tra il vecchio e nuovo anno è stato causato dal consorzio che senza alcun preavvviso ha sospeso il servizio di raccolta in alcuni giorni creando dei disagi alla collettività” - ha ribadito il primo cittadino - “Posto, altresì, che non esiste agli atti nessun provvedimento e/o accertamento che dimostri la disapplicazione del regolamento, non si capisce il senso della proposta avanzata dal gruppo di minoranza.”
Per l’avvocato Rizzo la bocciatura della mozione dei tre consiglieri di minoranza è anche in una valutazione molto semplice e precisa:”La teoria generale del diritto ci insegna che quando una comunità ha necessità di fermarsi e ricordarsi la valenza di una propria legge , sta squalificando la legge. Per cui se i consiglieri di opposizione hanno accertato, riscontrato, non la disapplicazione, ma il mancato rispetto del regolamento, non da parte della comunità, ma di alcuni cittadini, li esorto a denunziare il fatto agli organi di controllo. E per fare questo non c’è bisogno di scomodare un consiglio comunale e di farsi pagare il gettone di presenza, gravando ulteriormente sulla già depauperate risorse comunali.”
In conclusione, il primo cittadino di San Mango trova irriguardoso e scorretto riunire un consiglio comunale praticamente per sentirsi dire che è stato visto qualcuno buttare la spazzatura fuori orario, invece di chiamare i
vigili urbani.
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