Intolleranze alimentari e giovani del mondo. Quale rapporto oggi? E’ il tema prescelto dall’Associazione LaborSALERNO nel suo riconfermato impegno di approfondimento e sensibilizzazione nell’ambito del Giffoni Film Festival.
“Nel salutare con soddisfazione la riproposizione del legame sinergico tra Vivace (la Vetrina delle Intolleranze Alimentari giunta alla IV edizione) ed il Giffoni Film Festival abbiamo voluto, unitamente alla direzione del Gff, strutturare e lanciare un messaggio di sensibilizzazione avverso un problema che in molti casi stravolge la vita relazionale di bambini e giovani” dice Maria Rosaria Scuoppo, presidente dall’Associazione LaborSALERNO. “Ringraziamo il direttore Claudio Gubitosi per aver voluto conferire forza e smalto alla presenza di Vivace nel Gff 2011 dando ai nostri esperti e medici la possibilità di dialogare con i tanti giovani convenuti al Festival da ogni parte del mondo al fine di sensibilizzarli verso l’adozione di comportamenti alimentari giusti. Lo ringraziamo inoltre per la possibilità conferitaci di poter portare all’attenzione del grande pubblico, attraverso un dedicato incontro-stampa, testimonianze e pareri medico-scientifici. La formazione attraverso una giusta informazione, prima che essere rimedio, è prevenzione”.
Strutturata su tre giorni, la presenza di Vivace al Giffoni Film Festival garantirà a tutti gli interessati la possibilità di ottenere una informazione puntuale ed una approfondita interlocuzione scientifica attraverso la presenza allo stand dedicato (Giardini Fellini, sabato 16 dalle ore 17 alle ore 24, domenica 17 dalle ore 11 alle ore 24 – 19 luglio nella sala durante e dopo l’incontro-stampa) di personale medico specializzato.
L’incontro-stampa sul tema “Intolleranze alimentari e giovani del mondo. Quale rapporto oggi?” si svolgerà alle ore 11 di martedì 19 luglio. Con il presidente dall’Associazione LaborSALERNO Maria Rosaria Scuoppo, il dottore Sergio Poto, responsabile Unità Operativa di Allergologia ed Immunologia Clinica Dipartimento delle Specialità Mediche Azienda Universitaria Ospedaliera di Salerno ed il dottore Basilio Malamisura, responsabile Unità Operativa di Pediatria e Assistenza neonatale dell’ospedale di Cava de’ Tirreni, ci sarà il Direttore artistico del Gff Claudio Gubitosi. Al termine degustazione dei prodotti alimentari artigianali senza glutine e senza lattosio offerti dai partner di Vivace.
“Al Giffoni Film festival lanciamo il tema che sarà quello portante della IV edizione di Vivace, in programma agli inizi di ottobre al Parco dell’Irno ex Salid di Salerno. Anche quest’anno il testimonial della manifestazione sarà Claudio Gubitosi” chiude Maria Rosaria Scuoppo.
Conoscere la CELIACHIA
L'incidenza della celiachia, l'intolleranza permanente al glutine, è stimata intorno a 1 - 1,5 della popolazione; in Italia risulta quindi affetta da questo disturbo alimentare una persona su cento (fonte Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali). Ne consegue che potenzialmente i celiaci italiani sono circa 500.000 cioè circa l’1% della popolazione, a fronte dei "solo" 85.000 attualmente diagnosticati. Ogni anno vengono effettuate 5.000 nuove diagnosi ed ogni anno nascono ben 2.800 bambini celiaci, con un incremento annuo del 9%.
Secondo dati pubblicati dall’Associazione Italiana Celiachia, in Italia si stima la presenza di circa 500.000 persone affette da malattia celiaca (incidenza di malattia celiaca 1/150 sulla popolazione italiana di 57.000.000 individui), l’85% dei quali (323.000 individui) affetto da malattia celiaca asintomatica non diagnosticata, mentre solo il 15% dei malati (57.000 pazienti) soffrirebbe quindi di una forma della malattia celiaca sintomatica.
Di questi 57.000 individui solo il 60% è già stato diagnosticato (35.000 pazienti).
Dati che evidenziano come la celiachia sia sempre più diffusa, anche se molte persone non sanno di esserne affette senza effettuare esami specifici.
Si calcola che per ogni caso diagnosticato di celiachia, sette siano ancora da scoprire.
In merito:
• il tetto di spesa per gli alimenti senza glutine al mese, a carico del servizio sanitario per una donna adulta è di 100 euro, mentre per un uomo è di 150 euro;
• Le famiglie spendono 200 euro per la diagnosi,dove non è stato applicato il decreto sulle malattie rare che consente la diagnosi gratuita anche ai parenti di primo grado;
• Le strutture di ristorazione in Italia, alberghi, ristoranti pizzerie e gelateria, che possono ospitare celiaci in sicurezza, sono 1200;
• Il numero dei prodotti senza glutine contenuti nel registro Nazionale degli alimenti è pari a 1.736.
Quando nacque nel 2001 con decreto Veronesi, il registro conteneva 281 alimenti.
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