Il consiglio comunale ha approvato il bilancio di previsione 2013 nella seduta di fine novembre.



L’amministrazione Rizzo insediatosi il 13 giugno di quest’anno ha, fin qui, operato in esercizio provvisorio a causa delle continue proroghe emesse dal Governo italiano dovute alla determinazione delle tariffe IMU e TARES.
“Più che di  bilancio preventivo potremmo parlare di un mezzo bilancio consuntivo – ha affermato Mariano Vitolo, assessore al finanze -  Nelle more dell’approvazione del documento finanziario dell’Ente, l’Amministrazione ha operato con  l’esercizio provvisorio, ossia ha lavorato in 12° sulla base delle somme iscritte nel bilancio dell’anno precedente, ecco perché potremmo parlare di mezzo bilancio consuntivo.”
Nella sua relazione introduttiva il responsabile del dicastero economico ha precisato che il bilancio preventivo 2013 rispetta il principio dell’equilibrio ed il principio della veridicità, ossia con previsioni di entrate pari al 99% dei reali ricavi ed impegni di spesa calcolati sulle effettive risorse economiche.  
Per mantenere il necessario livello di servizi comunali, purtroppo, la quadratura del bilancio ha richiesto qualche sacrificio ai cittadini, come ad esempio l’aumento dell’aliquota IMU sulle seconde case. 
“E’ un aumento d’imposta che grava su un ceto medio-alto – precisa il vicesindaco Vitolo – Di contro il bilancio contiene anche tagli alle indennità dei funzionari responsabili dei servizi, riduzione delle spese per consulenza, per telefonia mobile e per gestione automezzi comunali. Altre risorse per far fronte ai costi di gestione sono state rese disponibili dal Sindaco e dagli Assessori che hanno rinunziato all’indennità di carica spettante.”
Le modeste risorse finanziarie non hanno offerto margini di manovra all’amministrazione Rizzo che punta all’approvazione nel 2014 del PUC per consentire maggiori entrate utili al miglioramento dei servizi.
“Il fabbisogno di spesa è costituito per il 52% circa  solo dal costo del personale – chiarisce Vitolo – un incidenza di uscita troppo alta e frutto di una cattiva gestione del personale a partire dagli anni fine 2000 e seguenti. Il nostro obiettivo è riportare il costo del personale al di sotto del 50% della spesa corrente.”

NICOLA VITOLO



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