Fervono i preparativi per la promozione e la tutela del “Vampalorio”, atavica tradizione di San Mango Piemonte che si perpetua la sera del 7 dicembre, vigilia dell’Immacolata.



 Nel piccolo comune picentino, dalla Associazione Pro Loco a gruppi spontanei di giovani e meno giovani, si sta  lavorando all’allestimento dei tradizionali falò della vigilia dell’Immacolata per rioni, dal centro storico alla frazione Piedimonte .    
E’ una corsa all’ultima fascina per erigere il vampalorio più alto. Secondo tradizione la cerca di legna da ardere va fatta andando in giro per le case e le masserie invitando la gente a dare i fasci per il falò cantando “’a fascina p’a’ ‘mmaculata” (La Fascina per l’Immacolata).
La Pro Loco da anni favorisce la prosecuzione di questo antico rito con iniziative culturali, folcloristiche e promozionali finalizzate a dare impulso e sostegno ad una tradizione locale che affonda le sue radici in un millenario passato ritmato da cadenze periodiche di usanze e credenze rurali.
La serata dei Vampalori partirà alle ore 19 con la sonata delle zampogne della compagnia Daltrocanto davanti all’artigianale capanna di Betlemme allestita dalla Pro Loco nella villa comunale. Da piazza Sannazaro il gruppo di zampogne e tammorre si incamminerà per le strade del paese per uno spettacolo itinerante di suoni e canti natalizi tradizionali. Intanto sarà dato fuoco ai falò allestiti per dare inizio ai tradizionali riti propiziatori intorno ai “Vampalori”, il fuoco che purifica e fertilizza. Le strade ed i rioni del paese risuoneranno di canti e balli tradizionali che inviteranno la gente a raccogliersi intorno al grande fuoco in una serata di invocazione e magia.  Musicisti, cantori e ballerini porteranno allegria e vivacità intorno ai vampolori col ritmo delle tammorre e delle tarantelle. Il ritmo delle zampogne e tammorre continuerà per tutta la serata intorno al vampalorio del centro storico fino a tarda notte. Non appena caleranno le alte fiamme dei falò, per lasciare ardere i grossi ceppi, nella brace ardente si potranno cuocere, come tradizione vuole, castagne e patate. Ad accalorare la partecipazione ai balli ed ai canti ci penserà il frizzante vino novello paesano che tanto lustro e pene ha dato nei secoli ai nostri terrazzani.  
L’ospitalità dei sanmanghesi sarà lieta di avere il sette dicembre quanti intendono trascorrere una giornata all’insegna delle tradizioni e del buon vivere.

NICOLA VITOLO

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