Nel piccolo comune picentino, dalla
Associazione Pro Loco a gruppi spontanei di giovani e meno giovani, si sta lavorando all’allestimento dei tradizionali
falò della vigilia dell’Immacolata per rioni, dal centro storico alla frazione
Piedimonte .
E’ una corsa all’ultima
fascina per erigere il vampalorio più alto. Secondo tradizione la cerca di
legna da ardere va fatta andando in giro per le case e le masserie invitando la
gente a dare i fasci per il falò cantando “’a fascina p’a’ ‘mmaculata” (La Fascina per l’Immacolata).
La Pro Loco da anni favorisce la prosecuzione di
questo antico rito con iniziative culturali, folcloristiche e promozionali
finalizzate a dare impulso e sostegno ad una tradizione locale che affonda le
sue radici in un millenario passato ritmato da cadenze periodiche di usanze e
credenze rurali.
La serata dei Vampalori
partirà alle ore 19 con la sonata delle zampogne della compagnia Daltrocanto
davanti all’artigianale capanna di Betlemme allestita dalla Pro Loco nella
villa comunale. Da piazza Sannazaro il gruppo di zampogne e tammorre si
incamminerà per le strade del paese per uno spettacolo itinerante di suoni e
canti natalizi tradizionali. Intanto sarà dato fuoco ai falò allestiti per dare
inizio ai tradizionali riti propiziatori intorno ai “Vampalori”, il fuoco che
purifica e fertilizza. Le strade ed i rioni del paese risuoneranno di canti e
balli tradizionali che inviteranno la gente a raccogliersi intorno al grande
fuoco in una serata di invocazione e magia.
Musicisti, cantori e ballerini porteranno allegria e vivacità intorno ai
vampolori col ritmo delle tammorre e delle tarantelle. Il ritmo delle zampogne
e tammorre continuerà per tutta la serata intorno al vampalorio del centro
storico fino a tarda notte. Non appena caleranno le alte fiamme dei falò, per
lasciare ardere i grossi ceppi, nella brace ardente si potranno cuocere, come
tradizione vuole, castagne e patate. Ad accalorare la partecipazione ai balli
ed ai canti ci penserà il frizzante vino novello paesano che tanto lustro e
pene ha dato nei secoli ai nostri terrazzani.
L’ospitalità dei
sanmanghesi sarà lieta di avere il sette dicembre quanti intendono trascorrere
una giornata all’insegna delle tradizioni e del buon vivere.
NICOLA VITOLO
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