Si appresta a batter cassa la TASI per i
proprietari di abitazioni. In arrivo la scadenza al 16 ottobre del pagamento primo
acconto anno 2014 della tassa comunale sui servizi indivisibili. Interessati al
versamento dell’imposta i contribuenti dei Comuni che al 16 giugno scorso non
avevano rispettato i termini per la presentazione delle relative delibere. Circa
il 64% dei comuni sono risultati inadempienti nel regolamentare il nuovo
tributo. Una ermetica norma istitutiva costellata da una girandola di direttive
applicative ha fatto generare un labirinto di imposizioni e detrazioni che impongono
ai contribuenti di rivolgersi a commercialisti e centri di assistenza fiscale
per determinare l’importo della TASI
dovuta sulla propria abitazione principale ed, eventualmente, anche sugli altri
immobili di proprietà.
“E’ un vero rompicapo
il calcolo dell’imposta – conferma il commercialista Antonio Procida – Ci
muoviamo in un ginepraio di imposte (IUC, IMU, TARI, TASI) che prevedono
una miriade di aliquote e detrazioni,
applicabili alle diverse tipologie di abitazioni, stabilite da ogni
singolo comune ed in funzione dei parametri più diversi (rendita catastale, utilizzo dell'immobile,
carichi di famiglia ed altro ancora).”
Allora,
dovendo pagare, come districarsi tra comuni, delibere, regolamenti, aliquote,
detrazioni ed agevolazioni della nuova imposta immobiliare che sta complicando
la vita a proprietari ed inquilini?
La
TASI è un imposta che grava sulle abitazioni principali esenti invece da
IMU. Ma può anche gravare sugli altri
immobili se non esentati dal singolo comune in quanto già soggetti ad IMU.
Le
aliquote per le singole tipologie di immobili sono stabilite dal Comune e
possono arrivare per l’abitazione principale al 2,5 per mille (0,25%) o al 3,3
per mille (0,33%). Sugli altri immobili il prelievo è in genere inferiore in
quanto non deve essere superiore a 1,14% la somma delle aliquote TASI più IMU. Esaminando le delibere di alcuni comuni
dell’area del monti picentini ci si rende conto della complessità applicativa
di un tributo che fin dal suo esordio ha suscitato perplessità e malumori. Per
le abitazioni principali si va da un minimo di 0,15% di aliquota TASI di
Pontecagnano ad un massimo di 0,33% di Acerno. Dei novi comuni esaminati solo 4
prevedono l’imposizione della TASI sugli altri immobili (Montecorvino 0,9%,
Pontecagnano 0,15%, Giffoni Sei Casali 0,16% e 0,25% ad Olevano sul
Tusciano). Nella determinazione delle
agevolazioni e detrazione si raggiunge
l’apice della confusione e della estrosità. Per i contribuenti di Montecorvino
Rovella è stabilita una riduzione di 100,00 dal tributo per l’abitazione
principale. Acerno riconosce detrazioni di imposta diversificate in base alle
fasce di reddito. Pontecagnano invece riconosce percentuali di riduzione TASI
del 20%, 25% e 40% per nuclei familiari
aventi redditi complessivi annui non superiori a 15mila, 10mila e 6mila
euro. A condizione, però che nessun
componente il nucleo familiare svolga attività professionale o di impresa. Vale
a dire che sono esclusi dalle riduzioni chi è titolare di partita IVA e quindi
di attività individuale.
“Quanto
stabilito dall’art.9 del regolamento TASI di Pontecagnano Faiano – rileva il
dottore Procida – stride con quanto dettato dall’art.53 della costituzione
italiana il quale pone in capo a tutti i cittadini l'obbligo di concorrere alle
spese pubbliche «in ragione della
propria capacità contributiva». Anzi, una tale riduzione contravviene ai
tre fondamentali precetti: universalità
dell'imposta, progressività del
sistema tributario, ed eguaglianza
del carico tributario.”
Per
quale motivo il comune di Pontecagnano Faiano non concede riduzioni TASI ai
proprietari di immobili esercenti attività commerciali e professionali aventi
redditi inferiori ai 15mila euro.
NICOLA VITOLO
Le aliquote TASI nei comuni
dell’area Picentina
Aliquota
abitazione
|
Detrazioni
|
Aliq.altri immobili
|
||
Pontecagnano Faiano
|
0,15%
|
Abbattimento
in base al reddito
|
0,15%
|
|
Acerno
|
0,33%
|
Suddivise
per fasce di reddito
|
0,00%
|
|
Castiglione del Genovesi
|
|
|
|
|
Giffoni Sei Casali
|
0,16%
|
0,00
|
0,16%
|
|
Giffoni
Valle Piana
|
0,25%
|
0,00
|
0,00%
|
|
Montecorvino Rovella
|
0,25%
|
100,00
|
0,09%
|
|
Montecorvino
Pugliano
|
0,25%
|
0,00
|
0,00%
|
|
Olevano
Sul Tusciano
|
0,25%
|
0,00
|
0,25%
|
|
San
Cipriano Picentino
|
0,25%
|
0,00
|
0,00%
|
|
San
Mango Piemonte
|
0,20%
|
0,00
|
0,00%
|
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