Rinviata a marzo 2016 la decisione sul ricorso elettorale di Ronga per smarrimento documenti.



La quinta sezione del Consiglio di Stato nella seduta di consiglio del 16 dicembre scorso non ha potuto adottare alcuna decisione in merito al ricorso presentato nel 2013 dal candidato Sindaco Ugo Ronga per la mancanza di copia delle schede elettorali contestate.
Pertanto con ordinanza depositata in segreteria all’inizio della scorsa settimana, il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale ha disposto la fissazione dell’udienza al 22 marzo 2016 previa acquisizione da parte della segreteria della relazione redatta dalla Prefettura di Salerno munita degli allegati.
In verità la suddetta relazione, redatta a seguito della ordinanza istruttoria emessa dalla quinta sezione il 30 luglio 2014, è disponibile solo in digitale sul sistema informativo della giustizia amministrativa priva, però, delle schede fotocopiate. Nonostante le ricerche svolte in cancelleria la stessa non è stata rinvenuta in copia o in originale per cui è stata presentata dalla Dott.ssa Licia Grassucci, Dirigente della Segreteria della V Sezione, denuncia di smarrimento.

La vicenda ha avuto inizio nell’ultima tornata elettorale del maggio 2013, dopo che lo scrutinio delle schede comunali diede la vittoria all’avvocato Alessandro Rizzo, candidato sindaco per la lista “Futuro Possibile”, per 577 voti favorevoli contro le 576 preferenze collezionate dal candidato sindaco della lista “Aria Nuova”, Ugo Ronga. Un risultato elettorale finale che lasciò, nei vinti, dubbi sul corretto procedimento e sui principi di certezza, trasparenza ed affidabilità delle operazioni elettorali. Per cui a giugno 2013, presentarono ricorso al TAR di Salerno chiedendo l’annullamento del verbale di proclamazione degli eletti, del verbale delle operazioni dell’adunanza dei presidenti di sezione e del verbale delle operazioni elettorali.

Il 24 ottobre 2013 la prima sezione del TAR di Salerno dichiarò il ricorso in parte inammissibile e in parte da respingere. Ma Ugo Ronga, nella convinzione che sul risultato elettorale del maggio 2013 si dovesse sentenziare con una formula piena per sacramentarne legittimità e correttezza, promosse il ricorso contro Alessandro Rizzo ed il Comune di San Mango Piemonte al Consiglio di Stato per affrontarne il giudizio.

Alla luce dei fatti tutto è ancora irrisolto e tra i vari ricorsi elettorali presentati dopo le amministrative del maggio 2013 rimane ancora insoluto il solo caso di San Mango Piemonte.


NICOLA VITOLO


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