Gli uomini si sentono inferiori alle donne e si chiudono nel loro mondo.



Il mondo dei giovani maschi sente di non reggere il confronto col mondo femminile di oggi. L'uomo avverte una certa superiorità della donna per cui, ritenendola pericolosa, se ne allontana. 
Si rifugia, così, nel nuovo narcisismo che teorizza: "io, sempre io, la mia libertà prima di tutto". 
Ciò ha generato, soprattutto in America e Inghilterra, una nuova tendenza che porta i due sessi a rinchiudersi nei propri mondi: uomini con uomini e donne con donne. 
La rivendicazione separatista dei maschi, che gli inglesi chiamano sexodus, é opera di un crescente movimento denominato MGTOW, “men going their own way “ ovvero “uomini che vanno per la loro strada”. 
Ma dove vanno? Vanno con gli amici al bar, in discoteca, in palestra, al ristorante o in vacanza. Giocano con gli amici alla playstation o al computer.  All’altro sesso riservano un po' di spazio da trascorrere con qualche femmina non esigente, ma rifiutano matrimonio e famiglia.
In tal modo credono di aver trovato la strada del ben essere. Ma, in molti casi, tentano di sviarsi, a volte anche in malo modo, dai vicoli delle ansie e delle frustazioni. Celano la rabbia, quasi etichettabile come antifemminismo viscerale, che li porta ad essere asessuati, lavoratori no stress, misogini, affrancati dal desiderio, convinti celibi a vita e mai genitori.
“Le donne sono pericolose”, ha dichiarato un giovane studente inglese sul giornale della sua università. “E’ un rischio uscire con le ragazze. Ci si potrebbe trovare falsamente accusati di stupro.”
Questa considerazione, che non è di pochi, trova il suo fondamento nel desiderio dell’uomo di voler preservare e proteggere la propria sovranità e libertà. E’  una reazione alla dura realtà delle donne di oggi che pretendono più attenzioni, soldi, romanticismo e abito bianco. Che ti sposano e ti mollano per uno più giovane,  ti portano via casa e  figli, ti usano come banca e zerbino.
Ma è anche espressione di un disagio le cui cause sono diverse, individuali e sociali. Rabbia derivante da frustrazioni relazionali. Poca autostima e paura di essere giudicati. Scarso equilibrio dovuto a mancanza di certezze e punti fissi.  Insicurezza dei legami affettivi e solitudine esistenziale. Sentimenti di inferiorità rispetto alle donne.
Si pratica, ormai, uno stile di vita con una forte aggressività repressa che impedisce di comunicare in modo diretto e chiaro, provocando comportamenti  di ritiro alternati a momenti di attacco. 
E gli “uomini che vanno per la loro strada”, allora, si chiudono nel loro mondo e si servono dei social per colpire le donne, ritenute distruttrici del collante dei tabù sociali necessari a tenere insieme coppie e famiglie.  Stanno per loro conto, si ritengono autosufficienti e autonomi. Ma, forse, pure autolesionisti perché un mondo basato sull’esclusione è destinato ad implodere sulle sue surrogate certezze.

NicolaVitolo
   

Nessun commento: