Poeta per una sera, slanci poetici all'ombra del Tubenna.
Inziativa
culturale con presentazione raccolta poesie inedite di Nicola Vitolo,
racconti in rima di vita familiare e sociale narrati con ironica
semplicità. E' una serata all'insegna della cultura e della cordialità
arricchita con interventi di ospiti d'eccezione e caratterizzata con la
recitazione di versi dall'autore insieme ad Alessandro Rizzo, Mario
Camillo Sorgente ed altri coautori.
Siccità, agricoltori campani in ginocchio. Bene richiesta di stato di calamità, ma occorrono anche interventi strutturali per ottimizzare risorse.
“Un atto
doveroso e tempestivo da parte della Regione che fa sentire meno soli gli
agricoltori sottoposti in queste ore a difficoltà gravissime”. Così Alessandro
Mastrocinque, presidente di Cia Campania e vicepresidente nazionale di Cia,
commenta la richiesta da parte della Regione Campania del riconoscimento dello stato
di calamità per le aree colpite da siccità. “Facciamo presente che la
razionalizzazione dell'acqua per le colture proveniente dai consorzi di
bonifica rende ancora più problematica l'irrigazione. Ripercussioni sensibili
ci sono anche sugli allevamenti bufalini con un calo di produzione del 20 per
cento. E gli oliveti subiscono una ulteriore riduzione di produzione”.
Nei giorni
scorsi Cia Campania ha avuto modo di confrontarsi su queste problematiche con Franco
Alfieri, consigliere del Presidente De Luca all’Agricoltura. “Alle
promesse sono seguiti i fatti. Ora occhi puntati su Roma, attendiamo risposte
immediate, fermo restando che alla fase di emergenza dovrà necessariamente far
seguito quella di programmazione e di pianificazione di interventi strutturali
per ottimizzare la raccolta e il consumo delle risorse idriche”, conclude
Mastrocinque.
Campania regione numero uno del Sud nella vendita a domicilio: 168 milioni di euro il fatturato nel 2016
Il
Centro Studi Univendita rileva che la Campania è al secondo posto della
classifica nazionale dopo la Lombardia ed è seguita dal Veneto. La regione
rappresenta il 10,2% del fatturato e il 14,1% della forza vendita con oltre
22mila venditori.
La
Campania è la regina del Sud nel 2016 nella vendita a domicilio, con un
fatturato di 167 milioni 637 mila euro. Secondo le rilevazioni del Centro Studi
Univendita sulle proprie aziende associate, la Campania ha realizzato il
secondo risultato a livello nazionale e rappresenta il 10,2% delle vendite, che
hanno raggiunto nel 2016 la cifra di 1 miliardo 643 milioni di euro (+2,6%
rispetto all’anno precedente).
Nel
Sud e Isole, area che vale il 35,2% del fatturato nazionale, la Campania è la
regione che esprime il fatturato più alto; Sicilia e Puglia valgono
rispettivamente il 7,4% e il 7,2% del totale nazionale, le altre seguono a
distanza. Nella geografia nazionale della vendita diretta a domicilio ha fatto
meglio della Campania solo la Lombardia (250 milioni di euro); al terzo posto
il Veneto, (156 milioni di euro). Se si guarda alle aree geografiche, è proprio
il Sud e Isole a guidare la classifica con il 35,2% del fatturato (578 milioni
di euro); seguono Nord Ovest (424 milioni di euro), Nord Est (353 milioni di
euro) e Centro (288 milioni).
Quanto
agli addetti alla vendita, nella classifica della presenza dei venditori la
Campania è seconda con 22.100 venditori
a domicilio, pari al 14,1% del totale (157.000 addetti). Al primo posto c’è la
Lombardia (24.800 addetti) e al terzo la Sicilia (con 20.700 addetti). Guardando
alle aree geografiche è al Sud e Isole che nel 2016 si è concentrato il maggior
numero di venditori (74.400 addetti pari al 47,4% del totale); seguono il Nord
Ovest con 37.000 addetti, il Nord Est con 23.200 addetti e il Centro con 22.300
addetti.
«La
Campania è da sempre la regione guida del Sud per quanto riguarda la vendita
diretta a domicilio –dichiara Ciro Sinatra, presidente Univendita–. In una
congiuntura economica ancora molto difficile, la vendita diretta si è
confermata in questi anni in Campania un’opportunità economica e professionale
importante. In un’area dove l’occupazione femminile è storicamente bassa, molte
donne vedono nella vendita a domicilio un’occasione di guadagno e crescita sia
full time sia part time, per integrare il reddito familiare. E la vendita
diretta è un’opzione anche per giovani e over 50, categorie che faticano più
delle altre a entrare, o rientrare, nel mondo del lavoro».
Univendita
(www.univendita.it) Qualità,
innovazione, servizio al cliente, elevati standard etici. Sono queste le parole
d’ordine di Univendita, la maggiore associazione del settore che riunisce
l’eccellenza della vendita diretta a domicilio. All’associazione aderiscono 18
aziende: AMC Italia, Avon Cosmetics, bofrost* Italia, CartOrange, Conte Ottavio
Piccolomini d’Aragona, Dalmesse Italia, Fi.Ma.Stars, Jafra Cosmetics, Just
Italia, Lux Italia, Nuove Idee, Ringana Italia, Tupperware Italia, Uniquepels
Alta Cosmesi, Vast & Fast, Vorwerk Contempora, Vorwerk Folletto, Witt
Italia che danno vita a una realtà che mira a riunire l’eccellenza delle
imprese di vendita diretta a domicilio con l’obiettivo di «rafforzare la
credibilità e la reputazione del settore tra i consumatori e verso le
istituzioni». Univendita aderisce a Confcommercio.
La
vendita diretta in Italia ha fatturato complessivamente 3,6 miliardi di euro
nel 2016. Univendita, con oltre 1,6 miliardi pari al 46% del valore dell’intero
comparto, rappresenta quasi la metà del mercato (fonte: Format Research, marzo
2017).
Campania protagonista in Veneto con la mozzarella “anti-camorra”. Così il "bio" è (anche) sociale.
C’è anche la mozzarella di bufala
“anti-camorra” tra le specialità bio della Campania protagoniste in Veneto per
la "Spesa in Campagna", iniziativa di Cia-Agricoltori Italiani tesa a
favorire il rapporto diretto tra produttore e consumatore “consapevole”. Dopo
la tappa romana torna per la seconda volta a Mogliano Veneto, in provincia di
Treviso, il tour di "Spesa in Campagna". E questa volta con prodotti
di Terra Felix. La vetrina veneta ospiterà le aziende agricole associate della
Campania oggi 22 e domani 23 giugno, con i loro prodotti sani, genuini e
biologici.
Protagonisti della due giorni: il cannellino rosso di Auletta, la mozzarella e la ricotta campana DOP, il carciofo bianco di Pertosa, il cacioricotta di capra, il fagiolo occhio nero e tondino bianco, nonché svariate confetture rigorosamente bio. Tra i prodotti anche la mozzarella di bufala campana DOP della cooperativa “Le Terre di Don Peppe Diana – Libera Terra”. Libera Terra è l’anima agricola delle cooperative che, sotto il segno dell’associazione Libera, gestiscono terreni e strutture confiscati alle mafie, coinvolgendo in quest’attività di rilancio produttivo altri agricoltori del Sud Italia che ne condividono gli stessi principi.
Protagonisti della due giorni: il cannellino rosso di Auletta, la mozzarella e la ricotta campana DOP, il carciofo bianco di Pertosa, il cacioricotta di capra, il fagiolo occhio nero e tondino bianco, nonché svariate confetture rigorosamente bio. Tra i prodotti anche la mozzarella di bufala campana DOP della cooperativa “Le Terre di Don Peppe Diana – Libera Terra”. Libera Terra è l’anima agricola delle cooperative che, sotto il segno dell’associazione Libera, gestiscono terreni e strutture confiscati alle mafie, coinvolgendo in quest’attività di rilancio produttivo altri agricoltori del Sud Italia che ne condividono gli stessi principi.
"L'agricoltura biologica non è una
semplice etichetta - spiega Alessandro Mastrocinque, presidente di Cia Campania
e vicepresidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani - ma è un modo di
reinterpretare il nostro ruolo di agricoltori nonché di cittadini. Non esistono
solo produttori o consumatori, siamo innanzitutto cittadini e attori sociali.
La sostenibilità di quello che facciamo è dunque senz'altro economica e
ambientale ma deve essere anche sociale e civica".
Biologico,
un settore in continua crescita
Nel decennio 2005-2014 le vendite al
dettaglio di prodotti biologici in Europa sono più che raddoppiate, passando da
11,1 miliardi a 24 miliardi di euro. Gli italiani che consumano prodotti bio
almeno una volta la settimana sono più di 13 milioni: quasi il 22% della
popolazione residente, che nel primo semestre del 2016 ha fatto schizzare del
20,6% le vendite nella grande distribuzione.
Con punte in valore del 43% per vini e spumanti, del 30% per le carni, del 23% per i derivati dei cereali, ma anche di quasi il 19% per la frutta e del 15% per gli ortaggi. Nel 2015 la crescita era stata del 18,5%.
L'agricoltura biologica nel 2015 ha registrato 60mila operatori certificati, l'8,2% in più rispetto al 2014. Mentre la superficie coltivata sfiora 1,5 milioni di ettari (+7,5%).
Con punte in valore del 43% per vini e spumanti, del 30% per le carni, del 23% per i derivati dei cereali, ma anche di quasi il 19% per la frutta e del 15% per gli ortaggi. Nel 2015 la crescita era stata del 18,5%.
L'agricoltura biologica nel 2015 ha registrato 60mila operatori certificati, l'8,2% in più rispetto al 2014. Mentre la superficie coltivata sfiora 1,5 milioni di ettari (+7,5%).
A partire dal 12 giugno tornano su ALICE TV le puntate de “I Sapori del Sole” per una nuova stagione ricca di tante novità e gustosissime ricette dal gusto mediterraneo
Il format televisivo, in onda alle 22.15 di tutti i giorni sul canale
221 del digitale terrestre (canale 51 del TVSAT e 809 di SKY), prodotto da GOIComunicare,
ha avuto come sponsor principali TerraOrti e Unpli Campania.
Le
conduttrici del programma, Rosaria Sica e Michela Altieri, insieme agli ospiti
delle Pro Loco della Provincia di Salerno, accompagneranno i telespettatori in
un viaggio gastronomico tra tipicità agroalimentari salernitane, dalla mela di
San Mango Piemonte al tartufo di
Colliano, passando per il maracuoccio di Lentiscosa, al farro di Torre Orsaia,
ai ceci di Olevano ed al carciofo bianco di Auletta.
Il
primo blocco della terza edizione di “I Sapori del Sole”, girato nella
splendida location del Furano Bahari di Agropoli, avrà inizio lunedì 12 giugno con la puntata
“Una mela al giorno”, ospite Nicola Vitolo presidente della Pro Loco di San
Mango Piemonte. Seguirà martedì 13 giugno la puntata “Piatti della tradizione: il
maracuoccio di Lentiscosa” e “Ceci di Olevano sul Tusciano”, ospiti Gino Del
Gaudio presidente della Pro Loco di Camerota, Antonella Santoro di Olevano sul
Tusciano e Pietro D’Aniello presidente della Pro Loco di Olevano sul
Tusciano . Terza puntata, mercoledì 14 giugno,
il “Farro di Torre Orsaia”, ospiti Immacolata Caputo presidente della
Pro Loco di Torre Orsaia e Giovanni Caputo produttore farro di Castel Ruggero.
Giovedì 15 giugno, puntata dedicata a “Il re tartufo di Colliano” ed “il
carciofo bianco di Auletta”, ospiti Mauro Iannarella presidente Pro Loco
Colliano, Giuseppe Lucpo, presidente Pro Loco di Auletta e Mario De Juliis,
presidente Unpli Salerno.
Il programma
vuole valorizzare il territorio salernitano coi sui prodotti di eccellenza, con
ricette facili e veloci, con consigli e chiacchiere da buoni conviviali con chi
è volontariamente impegnato alla promozione di un territorio tanto ricco di
storia quanto di attrattive turistiche di primo piano.
Al Pantheon di Roma pioggia di rose rosse donate dal comune di Giffoni
Domenica 4 Giugno 2017, ricorre la giornata della
Pentecoste, che celebrava, un tempo, la fine del raccolto e che, nella
tradizione cristiana commemora la discesa dello Spirito Santo sulla Madonna e
sugli Apostoli raccolti nel cenacolo.
La Città di Giffoni Valle Piana, rappresentata al Pantheon
per il tramite di monsignor Antonio Tedesco, originario di Giffoni, e tenendo
fede all’impegno sottoscritto da circa 20 anni con la Basilica Collegiata
“Sancta Maria ad Martyres” del Pantheon di Roma, dona ogni anno le rose rosse.
Domenica, una delegazioni di fedeli giffonesi insieme al
Sindaco Antonio Giuliano, gli assessori e ai consiglieri comunali, saranno
presenti alla cerimonia religiosa in programma alle 10,30.
Al termine della Santa Messa, raggiunta la sommità della
cupola del Pantheon, ad un’altezza di 43 metri – i Vigili del Fuoco di Roma
lasceranno cadere «dall’occhio del cielo» l’ampia apertura circolare di 9 metri
di diametro che irradia luce e calore all’interno del Pantheon, migliaia di
petali di rose rosse sui fedeli, creando una suggestiva quanto spettacolare
atmosfera.
La tradizione cristiana ha quasi duemila anni: deriva anche
dall’antica festa di Pentecoste dei primi cristiani a Roma, quando la rosa
rappresentava anche lo Spirito Santo ed era il simbolo del sangue versato dal
Crocifisso per la redenzione dell’umanità.
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