IL 9 MAGGIO 2009 SAN MANGO RICORDA LA TRAGEDIA DEL TRENO 8017 CHE COSTO' LA VITA A CIRCA 600 PERSONE



“Balvano 1944: tragedia treno 8017” è il titolo del convegno che si terrà sabato 9 maggio c.a. presso l’aula “E.Sguazzo” del Comune di San Mango Piemonte. Ad organizzarlo è la Pro Loco di San Mango Piemonte in collaborazione con la Pro Loco di Balvano. La rivisitazione storica del tragico avvenimento, che costò la vita ad oltre 500 persone, sarà a cura dell’avvocato Gianluca Barneschi, ricercatore ed autore di diverse pubblicazioni sull’argomento. La relazione del professionista romano sarà preceduta dai saluti dei Sindaci e dei Parroci di Balvano e San Mango Piemonte e dalla introduzione di Gaetano Michele Barra, macchinista delle ferrovie italiane e vice presidente della Pro Loco di San Mango Piemonte.
Previsti, altresì, brevi saluti dei presidenti della Pro Loco Nicola Vitolo e Antonio Turturiello, nonché di Enrico Tramutola presidente Mutua Soccorso Basilicata. Il professore Enzo Esposito, docente di antropologia culturale all’Università degli Studi di Salerno, tirerà le conclusioni dell’incontro dopo gli interventi delle autorità regionali della Basilicata e della Campania, rappresentata per l’occasione dall’On. Ugo Carpinelli.
La progettualizzazione dell’intera manifestazione è della Pro Loco di San Mango Piemonte che ha preso spunto dalla relazione presentata dal professore Enzo Esposito al convegno su tematiche antropologiche che l’associazione picentina organizza il 7 dicembre di ogni anno. Il docente dell’Università di Salerno, nell’illustrare le modalità della datazione della quotidianità tra le popolazioni rurali meridionali, portò ad esempio la gente di Balvano che datavano gli avvenimenti locali col pre e post disastro del treno. Una tragedia ferroviaria che destò molta commozione all’epoca e che rimane, ancora oggi, la più grande catastrofe consumatosi sulle rotaie italiane. Il 2 marzo 1944 partì dalla stazione di Battipaglia, destinazione Potenza, il treno straordinario 8017. Aveva doppia trazione, assicurata da due locomotive del deposito di Salerno, e 47 carri, dei quali 6 carichi con merci varie civili e 41 vuoti. Sul convoglio merci avevano preso posto oltre 600 viaggiatori, provenienti da vari comuni del napoletano e del salernitano, che andavano ad acquistare cibo per i propri cari o da rivendere al mercato nero di Salerno e Napoli. Il treno procedeva lentamente ed alle una circa del 3 marzo entrò nella galleria delle “Armi” nella tratta Balvano-Ricigliano. Quando tutti i vagoni, eccetto gli ultimi due, si trovarono all’interno della galleria, le ruote motrici delle locomotive iniziarono a slittare e poi si bloccarono del tutto. I macchinisti cercarono di far ripartire il treno, il fumo della combustione riempì la galleria col micidiale monossido di carbonio. Morirono in 526 senza accorgersi del pericolo, senza panico o tentativo di fuga. L’immane tragedia maturò in un meridione devastato dalla guerra e dalla fame, dedito principalmente alla ricerca di cibo necessario alla sopravvivenza. Il 9 marzo 1944 il Governo Badoglio, con sede a Salerno, dedicò l’intera seduta alla sciagura. Fu aperta un’inchiesta anche dagli alleati.
L’iniziativa s’inquadra nell’evento “San Mango Balvano: percorso di memoria e di futuro” in cui le Pro Loco dei rispettivi paesi, gemellate nella promozione di un interscambio socio culturale avvalorato da accomunanze storico-ambientali, mirano a favorire un flusso turistico-economico tra due territori, quello salernitano e quello lucano, costellati da comuni contenuti e da caratteristiche peculiarità che richiedono tutela, promozione e valorizzazione.
A distanza di 65 anni dal tragico avvenimento sono ancora in molti a chiedere di fare chiarezza, soprattutto i parenti dei numerosi morti provenienti da vari comuni del salernitano e del napoletano. Vittime incolpevoli di una guerra non voluta ma forzosamente sopportata. Uomini, donne, bambini, madri, padri, fratelli, sorelle, tutti spinti dalla fame e dalla miseria ad essere martiri sacrificali sull’altare della libertà e del dovere naturale. Per essi e per tutti i morti senza insegne le Pro Loco di Balvano e San Mango Piemonte emaneranno un pubblico concorso per la realizzazione di un monumento in ricordo del Civile Dimenticato.

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