Ufficio postale chiuso a San Mango Piemonte per guasto ai terminali. Da tre giorni nella nuova agenzia del centro picentino non è possibile accedere per effettuare operazioni di sportello. Alla rimodernata filiale si indirizza una clientela non solo sanmanghese ma proveniente anche dalle aree circostanti che, con l’apertura del casello autostradale di San Mango Piemonte sulla A3, ha intensificato la presenza sulle strade locali aumentando in modo percettibile la richiesta di servizi in paese. L’utenza è quindi costretta a spostarsi nelle filiali di Salerno e San Cipriano Picentino, proprio in un momento di scadenze e di inteso caldo.
L’intolleranza dei consumatori per un disservizio, che tanto isolato non pare, è evidente e viene espresso con chiarezza soprattutto dagli anziani. Qualcuno si lamenta anche del sistema di allarme dell’ufficio postale la cui sirena ha squarciato la serenità di qualche notte precedente non consentendo agli abitanti circostanti una pacifica e riposante nottata. Alcuni, invece, richiedono l’installazione del servizio di bancomat in virtù del fatto che la nuova succursale delle poste è dotata di tutti i servizi di sicurezza e che tale prestazione non è nemmeno offerta dagli uffici postali limitrofi.
A SAN MANGO PIEMONTE AVVIATI I FESTEGGIAMENTI IN ONORE DEL PATRONO SAN MAGNO.
Avviati i festeggiamenti religiosi e civili in onore di San Magno, Patrono di San Mango Piemonte, con la ascesa dei fedeli al tempio grotta del santo sito alla sommità del monte San Magno. Ogni 19 agosto, da tempo immemorabile, la comunità parrocchiale parte in processione con la statua di San Magno e la teca d’argento contenente una particola del Santo, dalla chiesa di Santa Maria, nel centro del paese, verso la sommità del monte consacrato al Santo Patrono. Di buon mattino i fedeli s’inerpicano lungo l’irto sentiero cantando e salmodiando. Nel piccolo e fresco santuario incavato nella roccia della superba rupe la devozione per il Santo taumaturgo raggiunge il suo apice con la celebrazione della Santa Messa. Inni e canti religiosi di antica memoria, ritmati dai festosi rintocchi della veneranda campanella dell’eremo echeggianti nella rigogliosa forra sottostante, accompagnano l’ascesa e la discesa del popolo salmodiante che ritorna ogni anno a venerare il suo santo Benefattore nel luogo ove la credenza popolare vuole che egli abbia dimorato e predicato.
Una radicata tradizione, infatti, tramanda che San Magno (185 ca. – 251 ca.), vescovo di Trani martirizzato durante le persecuzioni di Decio nel 252 d.C., per non cadere nelle mani dei persecutori, nel suo peregrinare sia passato per San Mango (ovviamente allora non noto con questa dizione) e si sia rifugiato in una grotta naturale sul monte che ora prende proprio il nome di San Magno, e morto, sia apparso ai suoi fedeli, indicando la grotta come luogo dove erigere un eremo. Ed è a questo eremo che i fedeli ascendono processionalmente ogni 19 agosto, festa del Santo, e si prostano davanti alla miracolosa immagine del loro Patrono affrescata, nel 1541, sulla parete della roccia soprastante l’altare. Di certo il culto di San Magno nell’antica Terra Sancti Magni et Pedemontis (oggi San Mango Piemonte) era già vivo nel XI secolo in quanto, come scrive lo storico Antonio Roma in sua pubblicazione, la devozione locale ebbe in dono, in quel periodo, da San Pietro da Salerno (nato a Salerno nel 1030 e morto ad Anagni nel 1105) una “particola” del corpo del Vescovo Martire Tranense, conservato dal lontano 871 nella città di Anagni dove San Pietro fu vescovo dal 1062 al 1105.
Per questa viva ed atavica ricorrenza religiosa, il parroco della parrocchia di San Mango Piemonte, don Luigi Pierri, ed il Comitato festa hanno previsto un intenso programma di festeggiamenti religiosi e civili che, dal 19 agosto a fine settimana, prevedono ogni giorno momenti di preghiera e svago.
SINDACO INTERVIENE CON I VIGILI A DOMARE PERICOLOSO INCENDIO IN LOCALITA' CANNETO
Sindaco di San Mango Piemonte in prima linea contro le fiamme divampate pericolosamente nei campi tra località Canneto e via Rescigno. L’incendio, sviluppatosi su un incolto terreno pieno di sterpaglie, ha raggiunto vaste proporzioni in un batter d’occhio paventando seri pericoli agli insediamenti abitativi circostanti.
“Le fiamme sono state notate intorno alle ore 12.00 di stamane – chiarisce il primo cittadino Alessandro Rizzo – Siamo subito intervenuti sul posto con i vigili urbani ed alcuni volontari per tentare di arginare il fronte del fuoco che man mano si alimentava vertiginosamente con la secca sterpaia presente sull’ampio fondo agricolo lasciato in abbandono da diverso tempo. Il fumo che si addensava e la contiguità con le case popolari ed il parco Alfano, ha fatto temere per la incolumità dei residenti nell’area.”
Ben presto a dar man forte all’avvocato Rizzo sono giunti sul posto tre unità dei Vigili del Fuoco di Salerno ed una squadra antincendio della Comunità Montana Monti Picentini, che in un paio d’ore hanno circoscritte e domate le intense fiamme, la cui origine non è sembrata di natura dolosa, ma tutta da ascrivere alla copiosità dell’inaridito fogliame colpito dai roventi raggi solari di questi giorni.
Non si è resa necessario l’evacuazione delle abitazioni circostanti, ma alcuni residenti sono usciti dall’interno delle case a causa del denso e acre fumo entrato nei locali con l’avversa combustione estiva che, tra l’atro, ha reso più soffocante la già insopportabile afa ferragostana.
AL VIA "LE CORTI DELL'ARTE" - MARTEDI 18 AGOSTO LO SPETTACOLO ALGECIRAS PRESSO LA CORTE S.GIOVANNI AL BORGO DI CAVA DE' TIRRENI
Continuano gli appuntamenti del “Circuito della Musica – Festival Classica, Ritmica, d’Autore, Etnica in Salerno e provincia” manifestazione proposto e realizzato dall’Ente Provinciale per il Turismo di Salerno e finanziato attraverso il Por Campania misura 1.12.
Il “Circuito della Musica” ingloba i festival di lunga tradizione, li fonda e li integra proponendo qualità, ricerca e innovazione, coniugando la promozione turistica ad eventi culturali di rilievo al fine di valorizzazione le bellezze architettoniche e paesaggistiche del territorio. I cinque festival salernitani che compongono il ‘Circuito della Musica’ sono: Irnofestival, Le Corti dell’Arte, Premio Nino Rota, Mozartini Festival ed Amalfi Coast.
Il ‘Circuito’ offre alla Provincia di Salerno un ricco programma di eventi promozionali di risonanza nazionale e di impatto mediatico tale da incentivare i flussi verso un Attrattore Culturale unico nella capacità di realizzare un sistema di marketing turistico territoriale.
Obiettivi del ‘Circuito’ sono la promozione e la valorizzazione del patrimonio architettonico ed urbanistico dei luoghi coinvolti attraverso il decentramento articolato delle mete di riferimento ed il prolungamento dei tempi di permanenza del turista, indirizzando i consumi alla scoperta delle opportunità inattese del ‘tempo alternativo’ in una cornice di arte, cultura e storia.
LUOGHI – Il ‘Circuito’ si realizza in Salerno (Centro storico, Chiostro di S. Maria della Mercede sede del Tar), Amalfi (Chiostro del Paradiso), Maiori (Giardini di Palazzo Mezzacapo), Vietri sul Mare (Belvedere Villa Carosino (Villa Comunale) Montecorvino Rovella (Duomo SS Apostoli Pietro e Paolo), Cava de’ Tirreni (Antiche Corti dei Palazzi gentilizi del Centro storico - sec. XV/XVII).
Il “Circuito della Musica” ingloba i festival di lunga tradizione, li fonda e li integra proponendo qualità, ricerca e innovazione, coniugando la promozione turistica ad eventi culturali di rilievo al fine di valorizzazione le bellezze architettoniche e paesaggistiche del territorio. I cinque festival salernitani che compongono il ‘Circuito della Musica’ sono: Irnofestival, Le Corti dell’Arte, Premio Nino Rota, Mozartini Festival ed Amalfi Coast.
Il ‘Circuito’ offre alla Provincia di Salerno un ricco programma di eventi promozionali di risonanza nazionale e di impatto mediatico tale da incentivare i flussi verso un Attrattore Culturale unico nella capacità di realizzare un sistema di marketing turistico territoriale.
Obiettivi del ‘Circuito’ sono la promozione e la valorizzazione del patrimonio architettonico ed urbanistico dei luoghi coinvolti attraverso il decentramento articolato delle mete di riferimento ed il prolungamento dei tempi di permanenza del turista, indirizzando i consumi alla scoperta delle opportunità inattese del ‘tempo alternativo’ in una cornice di arte, cultura e storia.
LUOGHI – Il ‘Circuito’ si realizza in Salerno (Centro storico, Chiostro di S. Maria della Mercede sede del Tar), Amalfi (Chiostro del Paradiso), Maiori (Giardini di Palazzo Mezzacapo), Vietri sul Mare (Belvedere Villa Carosino (Villa Comunale) Montecorvino Rovella (Duomo SS Apostoli Pietro e Paolo), Cava de’ Tirreni (Antiche Corti dei Palazzi gentilizi del Centro storico - sec. XV/XVII).
ALL'ESORDIO A CASTIGLIONE LA COMPAGNIA TEATRALE DEI PICCOLI CHE SI CIMENTA IN UN LAVORO DEL GRANDE EDUARDO DE FILIPPO
Un tripudio di applausi e congratulazioni il debutto teatrale della Compagnia dei Piccoli dell’Associazione Culturale “Guido Plaitano” che domenica sera ha portato in scena la commedia in tre atti “Non ti pago” di Eduardo De Filippo. La prima in assoluto dei giovanissimi attori di Castiglione del Genovesi ha richiamato in piazza municipio un pubblico da grandi occasioni. I piccoli interpreti, dai 10 ai 14 anni di età, sono stati all’altezza del particolare appuntamento artistico. Non hanno nascosto emozioni, né tremarella. Hanno recitato calandosi nel personaggio in modo naturale e istintivo.
“E’ stata una sorpresa anche per me – ammette il regista Angelo Vitolo, presidente dell’Associazione culturale Guido Plaitano – Anche se nelle prove i ragazzi hanno mostrato momenti di pausa e smarrimento, hanno espresso un po’ di paura per l’esordio sul palco. Con tutto ciò, non hanno mai perso mordente, né hanno prestato il fianco ai timori. Hanno reagito rifugiandosi nell’innocenza dei loro anni, nello spirito amicale e giocoso dei loro pensieri. E l’esordio è stato un successo. Un successo che non è da ascrivere solo alla loro giovanissima età, ma anche alla loro capacità di recitazione ed interpretazione del personaggio.”
Il particolare esperimento artistico è stato ideato, preparato e condotto da Angelo Vitolo, consolidato promotore del teatro amatoriale a Castiglione del Genovesi. “Venticinque anni or sono, un gruppo di giovani castiglionesi fondò la compagnia amatoriale e portò in scena la commedia eduardiana – riferisce Vitolo – Per ricordare quell’avvenimento e tutto il percorso fin qui fatto dall’associazione Guido Plaitano, nonché dare continuità ad una passione che è anche impegno sociale, è nata l’idea di riproporre la rappresentazione scenica facendo recitare i figli degli interpreti di venticinque anni addietro. E’ doveroso un sentito grazie ai bambini ed alle loro mamme e papà.”
Particolarmente soddisfatto anche il Sindaco Mario Camillo Sorgente:”Ho partecipato con entusiasmo e ammirazione a questa insolita serata teatrale. Ne traggo speranze e convincimenti. Castiglione del Genovesi ha un futuro brillante perché alleva bene i suoi figli. La terra del grande Antonio Genovesi è feconda di laboriosità ed ingegno.”
Sotto l’abile regia di Angelo Vitolo e della sua assistente Francesca Rega, hanno interpretato i personaggi della commedia “Non ti pago”: Giuseppe Buonocore, Annachiara Cerra, Emanuele Cerra, Emiddio Gallo, Donata Mancini, Roberta Mari, Valeria Pierro, Annacarmen Plaitano, Emiddio Ripa, Francesco Spera, Ferdinando Vitolo. Alla realizzazione della manifestazione hanno collaborato: Stefano D’Orso, Chiara Rega, Michela Giannattasio, Mariacarmen Vitolo e tutte le mamme dei bambini.
SAN MANGO PIEMONTE AFFIDA LA GESTIONE DEL SERVIZIO IDRICO AL S.I.I.S.
Il Comune di San Mango Piemonte avvia l’iter per il trasferimento del servizio idrico alla Società Servizi Idrici Integrati Salernitani (S.I.I.S). Dopo la sottoscrizione del protocollo d’intesa, la presa d’atto in Consiglio Comunale del 4 agosto scorso, nella conferenza dei servizi del 6 agosto l’amministrazione comunale di San Mango Piemonte, retta dal Sindaco Alessandro Rizzo, e l’amministrazione della SIIS hanno dato inizio all’adeguamento del servizio di gestione idrico.
"E’ un atto ormai dovuto oltre che necessario – riferisce l’avvocato Alessandro Rizzo - Il passaggio delle competenze al gestore, oltre a dare seguito agli interventi legislativi, alleggerirà il Comune degli oneri relativi alla gestione.”
In effetti, volendo applicare la normativa alla lettera, da quando è entrata in vigore la legge Galli, cioè dal 1994, il servizio idrico non è più nella titolarità del comune perché è divenuto d’obbligo l’affidamento ad un gestore diverso.
“Difatti – continua il sindaco - i rallentamenti nella partenza del gestore unico hanno fatto sì che i Comuni esitassero nel trasferire le funzioni. A questo punto, vista anche la pressante insistenza con cui il neo-consigliere provinciale e sindaco di Pontecagnano Ernesto Sica (già passato in S.I.I.S.) ha richiesto al Presidente Cirielli di commissariare i comuni che ancora esitano, anche l'Amministrazione di San Mango Piemonte ha avviato il percorso per la cessione del servizio.”
Nella stesura del protocollo d’intesa il primo cittadino di San Mango Piemonte, a tutela dei suoi concittadini, ha negoziato con gli amministratori dell’azienda di gestione il blocco delle tariffe per tutto il periodo di transizione gestionale.
“Per almeno un anno non vi sarà aumento – ribadisce l’avvocato Rizzo – Comunque le tariffe idriche saranno quelle unificate pubblicate sul Bollettino della Regione.”
La dismissione della gestione comunale del servizio idrico dovrebbe coinvolgere anche il trasferimento del personale addetto, che per San Mango Piemonte è di due unità lavorative. Ma contrariamente alla gestione, il trasferimento del personale non è un obbligo.
"E’ un atto ormai dovuto oltre che necessario – riferisce l’avvocato Alessandro Rizzo - Il passaggio delle competenze al gestore, oltre a dare seguito agli interventi legislativi, alleggerirà il Comune degli oneri relativi alla gestione.”
In effetti, volendo applicare la normativa alla lettera, da quando è entrata in vigore la legge Galli, cioè dal 1994, il servizio idrico non è più nella titolarità del comune perché è divenuto d’obbligo l’affidamento ad un gestore diverso.
“Difatti – continua il sindaco - i rallentamenti nella partenza del gestore unico hanno fatto sì che i Comuni esitassero nel trasferire le funzioni. A questo punto, vista anche la pressante insistenza con cui il neo-consigliere provinciale e sindaco di Pontecagnano Ernesto Sica (già passato in S.I.I.S.) ha richiesto al Presidente Cirielli di commissariare i comuni che ancora esitano, anche l'Amministrazione di San Mango Piemonte ha avviato il percorso per la cessione del servizio.”
Nella stesura del protocollo d’intesa il primo cittadino di San Mango Piemonte, a tutela dei suoi concittadini, ha negoziato con gli amministratori dell’azienda di gestione il blocco delle tariffe per tutto il periodo di transizione gestionale.
“Per almeno un anno non vi sarà aumento – ribadisce l’avvocato Rizzo – Comunque le tariffe idriche saranno quelle unificate pubblicate sul Bollettino della Regione.”
La dismissione della gestione comunale del servizio idrico dovrebbe coinvolgere anche il trasferimento del personale addetto, che per San Mango Piemonte è di due unità lavorative. Ma contrariamente alla gestione, il trasferimento del personale non è un obbligo.
DIECI MINUTI DI RITARDO VALGONO 38 EURO E 3 PUNTI DI PENALIZZAZIONE SULLA PATENTE
Dieci minuti di ritardo nell’esibizione del certificato di assicurazione costano 38,00 euro di sanzione e 3 punti sulla patente di guida. E’ quanto contestato ad un esterrefatto automobilista picentino, C.V. residente a San Mango Piemonte, che nel giugno scorso, al rientro dal lavoro, fermatosi km.49.700 della autostrada Napoli Salerno, carreggiata sud, veniva accertato da una pattuglia della polizia stradale in servizio sulla panoramica arteria stradale. Alla richiesta dei documenti di accompagnamento dell’auto, il guidatore, dirigente provinciale di una nota azienda internazionale di distribuzione di prodotti casalinghi, forniva la propria patente agli agenti e si adoperava a cercare all’interno dell’auto aziendale il certificato di assicurazione che rinveniva dopo una decina di muniti. Nel frattempo gli uomini della stradale avevano stilato il verbale di contestazione in cui precisavano che "... alle ore 00.10 l’accertato non aveva esibito il certificato richiesto e pertanto gli si intimava di esibirlo entro 30 giorni ad un comando di polizia nonché a pagare la sanzione di 38 euro ed alla decurtazione di 3 punti dalla patente". Ad operazioni di accertamento ancora in corso C.V. rinveniva il documento e prontamente lo esibiva ai poliziotti che si limitavano ad annotare sul verbale di contestazione la presentazione del certificato alle ore 00.20 senza depenalizzare le sanzioni.
Per chiarire la sua incolpevolezza, messa in dubbio da 10 minuti di ritardo, il fiducioso automobilista picentino si è dovuto rivolgere al giudice di pace di San Cipriano Picentino. In questo caso la norma non ammette ritardi. Per un altro caso la norma prevede, invece, un doppio senso o una interpretazione di pensiero. Difatti mesi addietro, sempre al Giudice di Pace di San Cipriano Picentino, è stato presentato ricorso contro i vigili urbani che avevano sanzionato un’automobilista che, a loro dire, nell’incrociare un’altra auto aveva usato gli abbaglianti non come cenno di saluto verso un amico, come specificato dal guidatore sanzionato, bensì come segno convenzionale stradale, non scritto, per segnalare la presenza di autovelox lungo la carreggiata.
Per chiarire la sua incolpevolezza, messa in dubbio da 10 minuti di ritardo, il fiducioso automobilista picentino si è dovuto rivolgere al giudice di pace di San Cipriano Picentino. In questo caso la norma non ammette ritardi. Per un altro caso la norma prevede, invece, un doppio senso o una interpretazione di pensiero. Difatti mesi addietro, sempre al Giudice di Pace di San Cipriano Picentino, è stato presentato ricorso contro i vigili urbani che avevano sanzionato un’automobilista che, a loro dire, nell’incrociare un’altra auto aveva usato gli abbaglianti non come cenno di saluto verso un amico, come specificato dal guidatore sanzionato, bensì come segno convenzionale stradale, non scritto, per segnalare la presenza di autovelox lungo la carreggiata.
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