A SALERNO III EDIZIONE DI VIVACE: CELIACHIA ED INTOLLERANZE ALIMENTARI

Chiusura con oltre 1.200 visitatori per la III edizione di Vivace (vetrina delle intolleranze alimentari) svoltasi nelle strutture del riammodernato Parco dell’Irno (ex Salid) a Salerno. Somministrati 50 test gratuiti per scoprire la celiachia, trovate tre persone ‘positive’. Ultimo appuntamento il 30 ottobre a Roccadaspide.
“Complessivamente – dice Maria Rosaria Scuppo, presidente dell’Associazione LaborSalerno – oltre duemila persone interessate si sono avvicinate al mondo della celiachia e delle intolleranze alimentari attraverso la nostra manifestazione. Dagli approfondimenti medico-scientifici (ha chiuso la cinque-giorni, in video conferenza, il professore Alessio Fasano) è emersa una notevole attenzione dei pubblico circa le cause e le misure dietetiche da adottare affinché questa patologia (la celiachia), in ognuno che ne è affetto abbandoni lo status di malattia e si trasformi in una controllabile intolleranza alimentare”.
Durante l’ultima giornata sono stati effettuati 50 test gratuiti (foto in allegato) per scoprire eventuali intolleranze: sono stati riscontrati 3 soggetti positivi che dovranno approfondire le indagini per verificare la predisposizione e l'effettiva intolleranza al glutine.
Delle 31 aziende locali e nazionali presenti quelle di qualità che hanno avuto maggiore richiamo per i prodotti artigianali proposti senza glutine sono risultate: LuisAnna (Frosinone), Pan Benessere (Taranto), Pane di Anna (Brescia); per la produzione di mozzarella di bufala senza lattosio: La Perla (Capazzio Paestum); per il cioccolato senza glutine: Todisco (S. Antonio Abate); il caseificio biologico Capodifiume (Capaccio Paestum) e, per il latte d'asina, L'asino volante (Centola).
Successo per grandi e piccini, infine, ai ‘laboratori del senza glutine’ (foto in allegato).
La III edizione di Vivace sarà presnete il 30 ottobre a Roccadaspide, in collaborazione con la Provincia di Salerno e nell’ambito di ‘Agrimed’ con il convegno sul “Valore delle farine alternative nelle intolleranze alimentari”.

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