Il Coordinamento dei Piani di Zona scrive al Prefetto e al Presidente della Repubblica. Il dramma di 200.000 famiglie in Campania.

Dopo il “presidio di Santa Lucia” (il giorno 13 dicembre, Santa Lucia, presso la Sede della Presidenza della Regione, a Santa Lucia, Napoli), l’impegno del Coordinamento regionale dei Piani Sociali di Zona prosegue con maggiore determinazione. Al momento, dopo l’incontro con il capo segreteria del Presidente Caldoro, dott. Santangelo, non c’è stata, da parte della Regione, alcuna risposta in merito ai gravi e delicati problemi del Welfare regionale. Pertanto, il Coordinamento dei Piani Sociali di Zona ha deciso di sottoporre la questione ai Prefetti delle Province Campane e al Ministro delle Politiche Sociali, Elsa Fornero, informando il Presidente della Repubblica, Onorevole Giorgio Napoletano. Cresce, infatti, il disagio delle fasce deboli della popolazione campana rispetto ai servizi essenziali da garantire alle stesse. Dal primo gennaio 2013 non c’è alcuna copertura finanziaria per l’assistenza alle persone non autosufficienti, per il pagamento delle rette alle strutture residenziali che accolgono i minori tribunalizzati, per l’assistenza specialistica agli alunni con disabilità, per il trasporto sociale. In tale contesto, i servizi essenziali, per forza maggiore, saranno automaticamente interrotti. In molti casi, ancora si attendono i fondi che pur sono stati assegnati dal Governo alla Regione e che la stessa non ha ancora trasferiti ai Piani di Zona per l’anno 2012. In qualche caso, si fa riferimento anche a fondi relativi all’anno 2011. A fronte di ciò, manca il Piano Sociale Regionale per il prossimo triennio 2013/2015. A ciò si aggiunge anche il rischio di tensioni sociali, per l’impossibilità di garantire i contratti lavorativi a circa 7. 000 operatori che in Campania, a diversi livelli, nel privato sociale e attraverso gli organismi pubblici, sono impegnati ad assicurare le fondamentali prestazioni a 200.000 famiglie, le quali saranno private della necessaria assistenza.“Continuiamo ad affermare, dichiarano i promotori del Coordinamento, Aniello Landi, Portavoce dello stesso, e Cristina Nicoletti, Dirigente Ufficio di Piano S2, che salta drammaticamente il sistema del Welfare nella nostra Regione. Perciò, abbiamo invitato tutte le istituzioni, a cominciare dai Sindaci, a farsi carico di un’ azione di responsabilità istituzionale”.

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