Gustasanmango dal 31 agosto al primo settembre, due serate di fine agosto per fare comunità gustandone saperi e sapori.
Un’evento organizzato dalla Pro Loco di San Mango Piemonte e dalla Temeraria 1957, con il patrocinio del Comune di San Mango Piemonte, per stare insieme, socializzare, solidalizzare, incontrare e simpatizzare, gustando prelibatezze per il palato ed armonie per la mente, ballando al ritmo latinoamericano e della tammurriata, tascorrendo gli ultimi sprazzi delle vacanze in serenità e simpatia. Sabato sera latino americano e balli di gruppo in piazza La Rocca con il maestro Luca Capuano ed il trio di animazione Alessandra Emma e Jessica. Alle ore 21.00 di domenica 1 settembre concerto “All’incrocio dei venti – tour 2013” della compagnia DALTROCANTO. Gustasanmango è anche preludio dell’attività agonistica della Temeraria 1957 che si accinge a partecipare al prossimo campionato di promozione, ed è anche l’avvio delle attività che la Pro Loco ha in programma fino alla fine del 2013, da Gustannurca a MelaDay, dalla XIII edizione del Premio “Brig. Espedito La Rocca” al Vampalorio, dal concerto di fine anno al concorso natalizio “Dolci Note”.
PER CONTRIBUENTI.IT LA CORRUZIONE E' AUMENTATA DEL 536% IN CINQUE ANNI. TRE IMPRESE SU CINQUE CHIUDONO DOPO UN COTROLLO FISCALE.
"La corruzione e l'equità fiscale sono i principali problemi che affliggono i contribuenti". Lo ha affermato il Presidente dei Contribuenti Italiani, Vittorio Carlomagno nel presentare stamane a Capri il 3° Rapporto del Contribuente 2013 redatto da Contribuenti.it - Associazione Contribuenti Italiani.
"Non si può combattere l'evasione fiscale se non si sradica la corruzione diffusa che si registra nel nostro Paese - ha aggiunto Carlomagno - La corruzione provoca sia un danno diretto all'economia, generando costi insostenibili per le imprese, che un danno indiretto, allontanando quelle straniere dall'investire in Italia".
In Italia, dal 2008 al 2013, la corruzione è cresciuta del 536%, raggiungendo un giro d'affari di 74 MLD di euro l''anno.
Anche lo stato di salute dei contribuenti it aliani peggiora. Sempre più imprese italiane chiudono i battenti dopo aver ricevuto una verifica fiscale. Secondo il 3° Rapporto del Contribuente 2013, nel I semestre soltanto 2 imprese su 5 (40,3%) che ricevono un accertamento tributario riescono a sopravvivere, contro il 93,2% registrato nel 2008. Anche la richieste di rateizzazione del pagamento dei tributi è cresciuta superando la stratosferica cifra di 20 MLD di euro.
Ma il vero e proprio boom si registra nell'uso del ravvedimento operoso: +166% nel 2013: 3 contribuenti su 4 non riescono più a pagare nei termini le imposte. Nel I semestre del 2013 è cresciuta anche la sfiducia dei Contribuenti Italiani nei confronti dell'Amministrazione Finanziaria. Il 74,8% dei Contribuenti chiedono la riforma del Garante del Contribuente e la riforma della mediazione tributaria perché non sono organi terzi. Al contrario, cresce la fiducia nella Giustizia tributaria dell'16,1%, passando dal 73,3% del 2008 all'89,4% del 2012.
«C iò che ci stupisce maggiormente è apprendere dalle agenzie di stampa che anche nei confronti dell'attuale direttore regionale dI Equitalia della Liguria, Francesco Pasquini, la Procura della Repubblica di Roma ipotizza reati di corruzione- ha concluso Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani - Siamo certi che il dirigente saprà chiarire rapidamente la propria posizione ai pubblici ministeri anche per non danneggiare l'immagine di Equitalia e il rapporto tra fisco e contribuenti".
Comunicato Stampa del Gruppo consiliare di minoranza "Aria Nuova" al Comune di San Mango Piemonte
Il giorno 8 Agosto c.m. si è verificato l'ennesimo incendio in località via Lauro (zona cimitero) del Comune di San Mango Piemonte, dove sussiste una discarica a cielo aperto, verosimilmente illecita, che solo l'intervento dei Vigili del Fuoco ha potuto limitare il propagarsi dello stesso all'interno di detta discarica, evitando lo sviluppo dei gas dannosi per l'ambiente e la salute umana.
Dopo questo evento era doveroso prendere una posizione netta a tutela della collettività, infatti ho depositato presso la Procura della Repubblica di Salerno, una segnalazione di presunta attività di gestione non autorizzata di rifiuti e di
smaltimento illecito sul territorio di San Mango Piemonte, portando a conoscenza lo stato dei luoghi ed evidenziando che va avanti da decenni.
Inoltre, parrebbe, che in tale sito si procede all'incenerimento di rifiuti cimiteriali in particolare quelli provenienti dalle esumazione/estumulazione dei defunti.
Unitamente al segretario provinciale Flavio Boccia dei Verdi Ecologisti continuerà la lotta sul territorio per tutelare l'ambiente e la salute pubblica.
Abbiamo fiducia nella Magistratura che sicuramente farà luce su tutta la situazione.
Infine, penso di essere stato molto chiaro fin dalla campagna elettorale, cioè in presenza anche di presunte azioni contro-legge, non intendo essere complice di nessuno e di niente.
Continuerò a svolgere il mio mandato, in nome e per conto di tutti quei cittadini che mi hanno delegato a rappresentarli, in funzione del loro bene e del bene del paese.
San Mango Piemonte, 25 agosto 2013
Il Consigliere Cav. Ugo Ronga
San Mango Piemonte, 25 agosto 2013
Il Consigliere Cav. Ugo Ronga
Lunedì 19 agosto San Mango Piemonte è in festa per il Santo Patrono. Alle 6 del mattino i fedeli salgono in processione sul monte San Magno.
I festeggiamenti religiosi e civili in onore di San Magno hanno inizio dalle prime luci dell'alba con la ascesa dei fedeli al tempio grotta del santo sito alla sommità del monte San Magno. Ogni 19 agosto, da tempo immemorabile, la comunità parrocchiale parte in processione con la statua di San Magno e la teca d'argento contenente una particola del Santo, dalla chiesa di Santa Maria, nel centro del paese, verso la sommità del monte consacrato al Santo Patrono. Di buon mattino i fedeli s'inerpicano lungo l'irto sentiero cantando e salmodiando. Nel piccolo e fresco santuario incavato nella roccia della superba rupe la devozione per il Santo taumaturgo raggiunge il suo apice con la celebrazione della Santa Messa. Inni e canti religiosi di antica memoria, ritmati dai festosi rintocchi della veneranda campanella dell'eremo echeggianti nella rigogliosa forra sottostante, accompagnano l'ascesa e la discesa del popolo salmodiante che ritorna ogni anno a venerare il suo santo Benefattore nel luogo ove la credenza popolare vuole che egli abbia dimorato e predicato.
Una radicata tradizione, infatti, tramanda che San Magno (185 ca. - 251 ca.), vescovo di Trani martirizzato durante le persecuzioni di Decio nel 252 d.C., per non cadere nelle mani dei persecutori, nel suo peregrinare sia passato per San Mango (ovviamente allora non noto
con questa dizione) e si sia rifugiato in una grotta naturale sul monte che ora prende proprio il nome di San Magno, e morto, sia apparso ai suoi fedeli, indicando la grotta come luogo dove erigere un eremo. Ed è a questo eremo che i fedeli ascendono processionalmente
ogni 19 agosto, festa del Santo, e si prostano davanti alla miracolosa immagine del loro Patrono affrescata, nel 1541, sulla parete della roccia soprastante l'altare. Di certo il culto di San Magno nell'antica Terra Sancti Magni et Pedemontis (oggi San Mango
Piemonte) era già vivo nel XI secolo in quanto, come scrive lo storico Antonio Roma in sua pubblicazione, la devozione locale ebbe in dono, in quel periodo, da San Pietro da Salerno (nato a Salerno nel 1030 e morto ad Anagni nel 1105) una "particola" del corpo del Vescovo Martire Tranense, conservato dal lontano 871 nella città di Anagni dove San Pietro fu vescovo dal 1062 al 1105.
Per questa viva ed atavica ricorrenza religiosa, la parrocchia di San Mango Piemonte, guidata dal parroco Luigi Pierri, ed il Comitato festa hanno previsto un intenso programma di festeggiamenti religiosi e civili con momenti di preghiera e devozione ed iniziative di svago e tradizione. Si inizia la sera del 19 con la festa del soffritto e musica popolare in piazza. Dal 22 al 24 agosto sagra dello sfizio e serate divertenti. Nel corso della settimana in onore del santo patrono, previste anche serate di beneficenza per il progetto parrocchiale "La scuola del sorriso" in attuazione in Burkina Fase Africa, curate dall'associazione "Sorrisi Sparsi". Chiusura domenica 25 agosto, con la solenne processione di San Magno per le strade del paese ed al suo termine, alle ore 21.30, cerimonia di consegna ricordini dell'Africa ai partecipanti alle tre serate canore.
Inaugurata sabato 10 agosto dal Sindaco Rizzo la villa comunale rinnovata dagli ultimi lavori di riqualificazione.
Dopo oltre un anno di chiusura è stata riaperta sabato 10 agosto alla fruizione dei sanmanghesi una villa comunale riqualificata ed abbellita. L'apertura dei cancelli del centrale spazio pubblico di incontro e socializzazione di San Mango Piemonte era previsto per la fine d gennaio 2013, ma i lavori di riqualificazione della villa comunale si sono prolungati al fine di completare tutti gli obiettivi progettuali, ritardati, all'inizio, anche dalle vicissitudini del precedente appalto, rescisso dall’amministrazione per l'inaccettabile inerzia dell'impresa aggiudicataria.
“La definitiva esecuzione del nuovo lotto funzionale ha dato nuovo splendore alla villa comunale - ha sottolineato il sindaco Alessandro Rizzo - Anche se è occorso più tempo di quello stabilito per terminare i lavori in progetto, ci riteniamo soddisfatti per aver raggiunto l'obiettivo di dare nuova funzionalità, riducendo rischi e costi ed elevando sicurezza e vivibilità."
Gli interventi di miglioramento funzionale alla villa comunale per 86mila euro eseguiti dalla ditta appaltatrice, la OPSA COSTRUZIONI sas, hanno consentito il completamento dei lavori di messa in sicurezza della struttura che si estende su un’area di 5000 mq, la creazione di percorsi naturalistici, spazi a verde ed aree ludiche, l'implementazione del verde esistente e dell’area giochi, l'installazione di una struttura in legno su percorso pedonale e la realizzazione di una meridiana artistica e la realizzazione di un impianto minieolico pilota. I giochi e le vasche a cascate d'acqua sono state sistemate ad aiuole con piante grasse. E' stato anche realizzato un impianto minieolico pilota che dovrebbe rendere la villa comunale autosufficiente energeticamente.
“Abbiamo riconsegnato alla fruibilità dei sanmanghesi un'opera di importanza strategica per aumentare la qualita' della vita della nostra comunità – ribadisce il primo cittadino – La villa comunale è stata resa più bella e sarà ancora più funzionale con la realizzazione dell'infopoint da gestire in uno con la Proloco, per arricchire di indiscutibile valore aggiunto quello che sarà il gradevole giardino del nostro paese".
Tutto è pronto per la 38° edizione della sagra del fusillo felittese.
Felitto si addobba a festa dal 12 al 24 agosto per offrire ai tanti visitatori e buongustai l’inconfondibile gusto del suo prodotto gastronomico più caratteristico. Il fusillo felittese è una pasta fresca all'uovo, lunga tra i 18 e i 22 cm, frutto di una particolare lavorazione artigianale, iscritto dal 2002 nel Registro dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della Regione Campania.
La kermesse gastronomica si ripete dal lontano 1976 allo scopo di “far conoscere le bellezze naturali della Valle del Calore, la genuinità dei prodotti locali in special modo i fusilli felittesi.”. Ancora oggi, dopo ben 38 anni, la sagra continua ad essere una rassegna gastronomica di tutte le bontà locali, con a capo il rinomato fusillo felittese proposto sia con il tradizionale condimento con ragù di castrato sia nella versione con ragù di vitello oppure cotto al forno con la mozzarella. Una evento che non è solo gastronomia ma anche arte, cultura e turismo. Assicurati pranzo e cena a base di tipicità locali, gli organizzatori propongono ai visitatori di scoprire le attrattive di Felitto con escursioni guidate per i sentieri dell'Oasi delle Gole del Calore e sul fiume Calore con pedalò o canoe, di rivivere le sue tradizioni rurali visitando il Museo della Civiltà Contadina, di rievocare la storia di un antico borgo passeggiando tra slarghi, vicoli, palazzi e cortili del caratteristico centro storico che ancora conserva gli indelebili segni di un passato agricolo feudale.
Ad organizzare la manifestazione è la Pro Loco Felitto, costituita nel 1973 allo scopo di offrire una svolta decisiva allo sviluppo turistico di Felitto.
“L’idea era nata dal bisogno di valorizzare, attraverso l’associazionismo, questo incantevole borgo medievale cilentano, situato al centro della valle del Calore, da sempre custode di un ricco patrimonio architettonico, gastronomico, tradizionale e naturale per poterlo condividere con quanti desiderano trascorrere il proprio tempo in un luogo ove la tranquillità è la regola e non l’eccezione”, afferma il presidente Angelo Vilardi.
Felitto è comune dell'entroterra centrale cilentano, situato lungo la valle del fiume Calore, confinante con Aquara, Bellosguardo, Castel San Lorenzo, Laurino, Magliano Vetere, Monteforte Cilento, Roccadaspide.Ha una popolazione di 1393 abitanti, chiamati felittesi, sparsi su una superficie di 41,1 chilometri quadrati per una densità abitativa di 33,89 abitanti per chilometro quadrato. Sorge a 275 metri sopra il livello del mare e dista 75 km da Salerno. E’ raggiungibile percorrendo l’autostrada A3, uscita al casello di Battipaglia, la nazionale S.S. 18 fino a Capaccio Scalo, la S.S. 166 degli Alburni (fino al km 22) e la S.S. 488. La stazione FS più vicina è quella di Capaccio-Roccadaspide, sulla linea Roma -Reggio Calabria. E’ raggiungibile anche mediante autobus sia di autolinee private sia pubbliche sulla linea Felitto – Salerno, con collegamenti per Salerno e per Felitto.
Felitto, in passato chiamato znche Filetto, è un borgo medievale che conserva ancora numerose torri di guardia e mura di cinta, tipiche dell'anno 1000. L'origine di Felitto è da ricondurre a qualche secolo prima dell'anno 1000. Strategicamente la posizione era straordinaria: sopraelevata, inaccessibile o accessibile con molta difficoltà dai quattro lati con la possibilità di controllare con facilità tutta la valle del Calore. Facile difesa naturale del posto, possibilità di avvistare con molto anticipo eventuali pericoli, presenza abbondante sul posto di ottima pietra da costruzione e da calce, nonché di sabbia in zona relativamente vicina (Casale), possibilità di rifornirsi d'acqua sia per la vicinanza del fiume Calore e sia per la presenza nel raggio di pochi chilometri di diverse piccole sorgenti, rendevano il posto ideale per un insediamento stabile e sicuro. Felitto era dotato di un notevole complesso murario fortificato, precisamente da 13 torrioni di cui tre di forma quadrata. Nel centro storico è ancora oggi conservato un antichissimo castello. Purtroppo la cinta muraria risulta intatta solo parzialmente, poiché demolita in alcune parti.
Magica notte di San Lorenzo sul monte Tubenna tra stelle cadenti ed armonie di suoni.
Una romantica atmosfera accoglierà quanti nella serata di sabato 10 agosto saliranno sul panoramico pianoro del monte Tubenna a scrutare il cielo stellato per non mancare all’annuale appuntamento con le stelle cadenti della notte di San Lorenzo. L’attesa delle luminose scie delle “lacrime di San Lorenzo” sarà preceduta, alle ore 22.00, da un concerto musicale e vocale dell’Ensemble Salerno Classica, diretto dal maestro Luciano D’elia, con la partecipazione del soprano Anna Pietrafesa e dall’organista Stefania Cucciniello. Il programma dell’iniziativa proposta dal Comune di Castiglione del Genovesi, in collaborazione con la Pro Loco di San Mango Piemonte, tesa a valorizzare le attrattive ambientali e naturali di una risorsa intercomunale dotata di notevole interesse turistico, è reso ancor più significativo da una cerimonia religiosa in onore della Madonna di Tobenna celebrata alle ore 21 dal parroco don Carmine Voto.
La notte di San Lorenzo è un appuntamento imperdibile e particolarmente atteso da appassionati ed esperti di astronomia. Il fenomeno delle “lacrime di San Lorenzo” o “Perseidi” riguarda l’impatto in atmosfera di minuscoli frammenti di comete o asteroidi che per un periodo di circa 10 giorni precipitano, incendiandosi nella nostra atmosfera realizzando delle scie luminose. Il naturale belvedere del monte Tubenna, da cui lo sguardo spazia sul golfo di Salerno dai monti Lattari della divina costiera fino ai contrafforti montuosi degli Alburni, è frequentatissimo per le osservazioni astronomiche con o senza ausilio di telescopi.
Protagonisti della notte di San Lorenzo, insieme alle stelle cadenti, saranno la Luna ed il pianeta Saturno che si potranno fotografare direttamente dal fuoco dei telescopi portando con sé le proprie macchine fotografiche. Sostando sul panoramico pianoro del monte Tubenna si potrà seguire il fenomeno delle Perseidi guardando in direzione Nord-Est sotto la famosa costellazione di Cassiopea.
In attesa di poter cogliere l’attimo luminoso di una stella cadente a cui chiedere l’avverarsi di un sogno,
dedichiamo al magico momento della notte di San Lorenzo queste stimolanti rime:
Cerco na’ stella ca care nd’o cielo,
c’abbrucia e corre nd’o manto niro
e se stuta fin all’urdemo respiro
lascianno a speranza manco nu velo.
Brillano ll’uocchie, s’addoce o penziero,
crerenno ca nasce p’avverà nu desiderio
e primm ca more te faccio st’augurio:
c’o suonno tuoje putesse essere ovéro.Nicola Vitolo
Tra storia e leggenda si ripropone la dodicesima rievocazione storica del passaggio di Federico II al castello di Roccadaspide e nella Valle del Calore.
L’evento avrà inizio alle ore 19 di sabato 3 agosto con il convegno “Federico II e la congiura dei baroni” che si terrà nella sede dell’Associazione “Agorà dei Liberi” in Capaccio capoluogo. Ai saluti iniziali di Alessandro Noce, Presidente dell’Associazione Agorà dei Liberi, e di Nicola Molinaro, Presidente Pro Loco Roccadaspide, faranno seguito gli interventi del Prof. Ciro Romano, docente dell’Università “Federico II” di Napoli e dell’Università di Jyvaskyla, Finlandia; di Mons. Luigi Barbarito, Arcivescovo di Castel Fiorentino e Nunzio Apostolico, titolare della diocesi dove nel 1250 è morto Federico II, nonchè membro della Congregazione per le Cause dei Santi, presso la Santa Sede; e del Prof. Gaetano Ricco, Presidente dell’Accademia Meridionale “Federico II” di Svevia di Albanella.
Domenica 4 agosto in programma, in mattinata, visita al campo medievale allestito con la possibilità di interagire con le varie figure per avere un’idea della vita militare e civile nel periodo storico. Nel tardo pomeriggio si terrà, per le vie del centro storico di Capaccio Capoluogo, la presentazione dei vari figuranti alla popolazione, per partire poi con il corteo storico che vede la partecipazione di oltre 150 figuranti a piedi e di circa 15 a cavallo. Nel corso della manifestazione ci saranno le esibizioni di sbandieratori, musici e tamburini, armigeri, arcieri e balestrieri, per concludere con la “Giostra del Saraceno”. Sul percorso della manifestazione previsti anche la presenze di stando per la degustazione di pietanze tipiche.
Il 31 agosto il corteo storico sarà presente alla XII festa della sfogliatella di Bellosguardo. Mentre il 21 e 28 settembre la rievocazione storica andrà in scena a Roccadaspide all’interno del castello medioevale. La rievocazione di una pagina di storia del XIII secolo è ideata e coordinata dalla Pro Loco di Roccadaspide guidata dal presidente Nicola Molinaro. Ha avuto spunto all’ombra del poderoso castello medioevale che, con i suoi 400 mq e sette torri difensive, domina l’antico borgo. In alcune delle sue 33 stanze pare che nel 1246 abbia soggiornato l’imperatore Federico II di Svevia con la sua corte, intervenuto a soffocare la congiura ordita contro di lui dai cospiratori convenuti nel castello di Capaccio. Il complotto contro l’imperatore dei Romani, re di Sicilia, di Germania e di Gerusalemme, era in atto già dal 1245 ed aveva come obbiettivo la sua uccisione e quella dei figli Enzo ed Ezzelino. Era architettato da Papa Innocenzo IV che dopo la scomunica aveva deposto Federico facendo eleggere un nuovo re di Roma. Federico II, conosciuto con gli appellativi stupor mundi ,”meraviglia o stupore del mondo", o puer Apuliae,"fanciullo di Puglia", dotato di una personalità poliedrica e affascinante, venuto a conoscenza della congiura, mise a ferro e fuoco i possedimenti dei congiurati. Dapprima i suoi sostenitori iniziarono ad assalire nel Cilento le rocche dei cospiratori: Sala Consilina fu occupata, Altavilla Silentina rasa al suolo. Ed infine, nell’aprile del 1246, fu lo stesso Federico a cingere d’assedio il castello di Capaccio dove i cospiratori si erano rifugiati sperando in un aiuto del Papa. La fortezza cadde dopo tre mesi, nel caldo afoso di luglio, perché Federico II riuscì a sabotare la grande cisterna maggiore del castello lasciando senza acqua i 150 uomini e le 20 donne che vi si erano riparati. I congiurati furono incarcerati andando incontro al giudizio dell'imperatore. Le punizioni dei traditori furono esemplari e commisurate alla colpa. Mutilati del naso, delle mani e delle gambe, accecati con un ferro ardente perché non potessero più guardare in faccia il loro signore, gli antichi amici furono trascinati al cospetto dello spietato giudice: Federico li condannò, secondo la lex pompeia, come violenti e li trattò da parricidi. Come tali, avendo operato contro natura, furono giustiziati secondo i quattro elementi di essa: alcuni furono trascinati da cavalli sino a morte, altri bruciati vivi, impiccati, infilati in sacchi di cuoio e gettati in mare. Solo con Tebaldo Francesco, il principale tra i congiurati, l'imperatore si permise un'eccezione: accecato e mutilato, doveva, con cinque altri, essere trascinato per tutti i climi della terra, di città in città, di re in re, di principe in principe, perché tutto l'orbe vedesse tale mostro. Le donne furono invece vendute come schiave a Palermo.
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