La conferma è avvenuta per acclamazione nel corso dell’assemblea regionale delle associazioni turistiche aderenti all’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia tenutasi sabato 26 aprile al centro sociale di Salerno. I lavori assembleari presso la struttura al rione Pastena sono iniziati alle ore 8.30 con l’accreditamento dei 334 rappresentanti delle Pro Loco campane aderenti all’UNPLI per concludersi nel tardo pomeriggio con l’elezione, oltre che del Presidente regionale, dei componenti il consiglio regionale, i probiviri ed i revisori dei conti. L'assemblea è stata aperta dal presidente del comitato provinciale di Salerno, Mario De Juliis, seguito dai presidenti degli altri quattro comitati provinciali campani: Giuseppe Silvestri, Avellino, Antonio Lombardi, Benevento, Franco Pezone, Caserta, e Ciro Mainini, Napoli. Al congresso elettivo delle Pro Loco campane sono anche intervenute anche autorità territoriola come: Angela Pace, commissario EPT di Salerno, Donato Pica e Giovanni Badi, consiglieri Regione Campania, Enzo Rivellini, parlamentare europeo, e Fulvio Martusciello, assessore alle attività produttive della Regione Campania.
La
mattinata dei lavori assembleari è stata incentrata sulla relazione del presidente UNPLI Campania che ha suscitato
consensi ed interessi per il modo esplicito e costruttivo di delineare
obiettivi e fattibilità.
“Occorre
rinnovare l’azione delle pro loco – ha proclamato Perrotti – Bisogna adeguare i
nostri obiettivi alle reali fattibilità operative modulando i nostri programmi
alle eccellenti risorse culturali, ambientali e turistiche del territorio. Dobbiamo
adeguare il nostro impegno promozionale con la legge quadro regionale sul turismo che sembra giunta
finalmente all’epilogo e che, per noi, prevede un ruolo centrale e di
straordinaria importanza.”
Secondo Mario Perrotti, il 2014 è, per le Pro
Loco, basilare per gettare le basi del futuro per la definitiva realizzazione del ricambio
generazionale e di genere che, pur se non totalmente compreso e condiviso, è
per ogni organismo vivo e che vuole continuare a farlo, in maniera particolare per noi in Campania come da sempre affermato,
non solo un dovere ma addirittura una necessità di sopravvivenza.
Dobbiamo proporci, continua Perrotti, come punto di raccordo tra pubblico e
privato, potenziando collaborazioni interne ed esterne, e proponendoci di più e
con maggiore convinzione e determinazione. Tutte le nostre proposte e azioni devono nascere dalla
necessità di rafforzare ulteriormente i legami con il sistema politico e amministrativo regionale, provinciale e locale che
sembra risultare sempre più illuminato.
Le pro loco sono sentinelle e custodi del patrimonio socio culturale del territorio di competenza e metterle in rete equivale a realizzare una
capillare organizzazione al fine di migliorare la promozione
delle tante risorse culturali, religiose, ambientali, enogastronomiche,
storiche e folcloristiche che costituiscono la vera ricchezza della nostra
cultura.
NICOLA
VITOLO
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