SAN MANGO FESTEGGIA IL PATRONO CON LA TRADIZIONALE ASCENSIONE IN PROCESSIONE AL TEMPIO GROTTA INCAVATO NELLA ROCCIA ALLA SOMMITA' DEL MONTE SAN MAGNO.
Tutto è pronto per i solenni festeggiamenti religiosi e civili in onore di San Magno, Patrono di San Mango Piemonte la cui attuale dizione deriva dalla primitiva denominazione di Terra Sancti Magni et Pedemontis dal nome del suo Santo Patrono e dall’antichissimo casale sorto ai piedi del Monte Tubenna. Una radicata tradizione, infatti, vuole che San Magno (185 ca. – 251 ca.), vescovo di Trani martirizzato durante le persecuzioni di Decio nel 252 d.C., per non cadere nelle mani dei persecutori, nel suo peregrinare sia passato per San Mango (ovviamente allora non noto con questa dizione) e si sia rifugiato in una grotta naturale sul monte che ora prende proprio il nome di San Magno, e morto, sia apparso ai suoi fedeli, indicando la grotta come luogo dove erigere un eremo. Ed è a questo eremo che i fedeli ascendono processionalmente ogni 19 agosto, festa del Santo, e si prostrano davanti alla miracolosa immagine del loro Benefattore affrescata, nel 1541, sulla parete della roccia soprastante l’altare. Di certo il culto di San Magno nell’antica Terra Sancti Magni et Pedemontis era già vivo nel XI secolo in quanto, come scrive lo storico Antonio Roma, la devozione locale ebbe in dono, in quel periodo, da San Pietro da Salerno (nato a Salerno nel 1030 e morto ad Anagni nel 1105) una “particola” del corpo del Vescovo Martire Tranense, conservato dal lontano 871 nella città di Anagni dove San Pietro fu vescovo dal 1062 al 1105. Ed ogni 19 agosto, da tempo ormai immemorabile, la particola, gelosamente conservata in un reliquario donato da Michele Spirito nel 1851, e la statua di San Magno, vengono condotte in processione dalla chiesa di Santa Maria, nel centro del paese, fino alla sommità del monte consacrato al Santo Patrono. Di buon mattino i fedeli s’inerpicano lungo l’irto sentiero che sale alla cima del monte San Magno cantando e salmodiando. Nel piccolo e fresco santuario incavato nella roccia della superba rupe la devozione per il Santo taumaturgo raggiunge il suo apice con la celebrazione della Santa Messa. Inni e canti religiosi di antica memoria, ritmati dai festosi rintocchi della veneranda campanella dell’eremo echeggianti nella rigogliosa forra sottostante, accompagnano l’ascesa e la discesa del popolo salmodiante che ritorna ogni anno a venerare il suo santo Benefattore nel luogo ove la tradizione vuole che egli abbia dimorato e predicato.
I festeggiamenti religiosi e civili per il Santo Patrono di San Mango Piemonte avranno inizio il 19 agosto e termineranno il 22 agosto con un inteso programma che prevede ogni giorno momenti di preghiera e svago.
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