Proclamazione Sindaco e Ricorso, sentite le parti, si attende la decisione del TAR sull'ammissibilità del ricorso.
Udienza pubblica ieri mattina al TAR di Salerno per l’ammissibilità del ricorso presentato dal candidato sindaco Ugo Ronga contro la proclamazione di Alessandro Rizzo a sindaco di San Mango Piemonte. Sentiti dal consigliere della prima sezione Paolo Severini, l’avvocato Brancaccio, per la parte ricorrente, e l’avvocato Gaeta, difensore del sindaco in carica, l’organo deliberativo del tribunale amministrativo si è riservato di deliberare sull’accoglimento o inammissibilità del ricorso.
All’ultima tornata elettorale del 26 e 27 maggio scorso, lo scrutinio delle schede comunali hanno dato la vittoria all’avvocato Alessandro Rizzo, candidato sindaco per la lista “Futuro Possibile”, per 577 voti favorevoli contro 576 voti a favore del candidato sindaco della lista “Aria Nuova”, Ugo Ronga.
Per il ricorrente Ronga, nella proclamazione di Rizzo vi potrebbe essere la violazione del procedimento elettorale e dei principi di certezza, trasparenza ed affidabilità delle operazioni elettorali. E per questi motivi è stato chiesto l’annullamento del verbale di proclamazione degli eletti, del verbale delle operazioni dell’adunanza dei presidenti di sezione e del verbale delle operazioni elettorali.
“Ritengo di essere stato penalizzato dalla condotta delle operazioni di spoglio e prima ancora da una serie di episodi che si sono verificati durante la duegiorni elettorale – spiega Ugo Ronga – Chiedere al Tar l’annullamento delle votazioni è un atto di rispetto prima verso i miei elettori che ringrazio per la fiducia accordatami, e poi verso la cittadinanza tutta di San Mango Piemonte che di certo merita votazioni in un clima consono e quindi elezioni dal risultato scevro da ogni ombra”.
Di contro il sindaco Alessandro Rizzo, saputo dell’esito della prima udienza, ha così commentato:”Per motivi professionali non ero presente, ma c’era il mio avvocato ed il segretario comunale per conto dell’ente. I nostri cittadini dovranno pazientare ancora per via di questo ricorso del consigliere Ronga. E mentre lui pensa alla poltrona soffiata per un pelo, noi pensiamo a lavorare per il bene comune.”
NICOLA VITOLO
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