Per il metodo storico le nuove percentuali sono il 100% per l'Irpef e il 101% per l'Ires
Ai fini del calcolo del secondo acconto delle imposte dirette, in scadenza il prossimo 2 dicembre (il 30 novembre quest'anno cade di sabato) occorre ricordare alcune recenti disposizioni che impattano sul periodo 2013, e quindi sul calcolo degli acconti. Prima fra tutte l'incremento delle percentuali applicabili in caso di utilizzo del metodo storico, per effetto dell'art. 11 del D.l. 76/2013. Per l'Irpef si passa dal 99% al 100%, e si tratta di un incremento a regime, mentre per l'Ires si passa dal 100 al 101%, con effetto solo sugli acconti 2013. I versamenti quindi saranno pari alla differenza fra l'acconto complessivamente dovuto e l'importo versato dell'eventuale prima rata. Sui maggiori importi dovuti, per effetto delle nuove percentuali, non dovranno essere corrisposti interessi. Si dovrà poi tener conto della stretta alla deducibilità dei costi auto, passata al 20%, e al 70% per le auto in uso promiscuo al dipendente. A favore del contribuente si dovrà considerare l'abbattimento dell'aliquota della cedolare secca, che passa dal 19 al 15%. Infine si dovrà considerare la nuova misura di tassazione per il triennio 2013-2015 per i redditi agricoli e dominicali, soggetti ad una "doppia" rivalutazione della rendita catastale: prima quella dell'80% o 70%, rispettivamente per il reddito dominicale e il reddito agrario, e poi una seconda del 15%, ad eccezione dei redditi provenienti da terreni agricoli, non coltivati, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli Iap iscritti nella previdenza agricola, per i quali la rivalutazione è al 5 per cento.
Fonte: Il Sole 24 Ore
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