Illustrate dall'arcivescovo Moretti le notivà per la festa del Santo Patrono.

Venerdì 4 luglio, alle ore 11.00 presso il Palazzo arcivescovile di via R. il Guiscardo, l'arcivescovo Luigi Moretti in un clima cordiale e disteso, ha tenuto una conferenza stampa per illustrare le novità che concernono la festa di S. Matteo apostolo.
L'arcivescovo ha precisato che, tenuto conto del documento della Conferenza episcopale campana “Evangelizzare la pietà popolare. Norme per le feste religiose”, recepito nell’arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno con apposito Decreto arcivescovile del 4 ottobre 2013 ed entrato in vigore il 1 gennaio 2014, il clima di fede e di preghiera nonché il decoro e la dignità della processione, debbono essere le caratteristiche dell'evento di fede e preghiera. Lo scopo delle novità introdotte, sollecitate anche da ambienti non strettamente ecclesiali, è quello di rispettare la natura del fatto religioso che si realizza nella processione.
Da tale intento scaturiscono le indicazioni di seguito sinteticamente riportate.
Non è consentito fermare la processione mentre si sparano i fuochi artificiali.
Non vi saranno le soste presso il Comando della Guardia di Finanza e del Palazzo comunale di Salerno.
I momenti di preghiera itineranti saranno articolati in questo modo:
1° momento in cattedrale prima di partire: Preghiera Iniziale;
2° momento preghiera per i sofferenti;
3° momento preghiera del mare e del mondo del lavoro;
4° momento preghiera per le istituzioni;
5° momento sulla balaustra della cattedrale al rientro: preghiera di affidamento.
Per la processione la partecipazione verrà favorita attraverso un ponte radio e 6 trombe.
Vi sarà una sola banda musicale che precederà la processione
Le statue in processione procederanno insieme formando un unico blocco, il clero e l'arcivescovo precederanno il simulacro di S. Matteo apostolo e subito dopo vi saranno le autoritá che partecipano al corteo orante.
Prenderanno parte alla processione:
1) I bambini della prima Comunione;
2) Volontari della Croce Rossa Italiana;
3) Associazione Volontari Ospedalieri;
4) Confraternite ed Arciconfraternite della città di Salerno;
5) Le Associazioni Cattoliche riconosciute dalla Consulta delle Aggregazioni laicali.
Saranno ufficialmente invitati nel triduo:
a) Il primo giorno le parrocchie delle due foranie
b) Il secondo giorno tutte le associazioni cattoliche di volontariato inerenti la pastorale diocesana della salute (Volontari Ospedalieri, Misericordia, Amasi, Unitalsi, etc.. anche volontari Croce Rossa);
c) Il terzo giorno le confraternite e arciconfraternite della diocesi.
Per la Guardia di Finanza, che vede nel Santo apostolo il patrono, si prevede che:
a) nella mattinata del 17/9 il Braccio sarà consegnato al cappellano militare del corpo dello stato ad ordinamento militare affinché la caserma di via Duomo lo ospiti sino al pomeriggio del 18/9;
b) il pomeriggio del 18 settembre il vicario foraneo di Salerno ovest, coinvolgendo le parrocchie della forania, ritirerà il Braccio e accompagnato dai finanzieri lo porterà in cattedrale perché sia esposto durante le celebrazioni del Triduo.
c) nella processione la G.di F. sarà rappresentata da un drappello senza armi.
Man mano che le statue rientrano dalla processione si fermano nell’atrio e dopo la preghiera di affidamento andranno al loro posto nella navata laterale del duomo.
Dopo la preghiera di affidamento che conclude la processione, la statua di S. Matteo seguirà da vicino l’Arcivescovo ed entrerà in cattedrale accompagnata dalla musica dell’inno di S. Matteo.
Terminata la processione vi sarà la santa Messa in cripta.
Per quanto riguarda l’alzata del Panno di S. Matteo il 21 agosto:
1) alle ore 19.00 la celebrazione Eucaristica
2) alle ore 20.00 la liturgia della Parola presieduta dall’Arcivescovo nell’atrio della cattedrale.
Al termine della conferenza stampa vi sono stati interventi e domande che hanno contribuito a chiarire ancora di più le novità introdotte.
L'arcivescovo Luigi Moretti ha concluso salutando gli intervenuti e ringraziando quanti, nei vari incontri preparatori della festa patronale, hanno contribuito a determinare quanto sopra riportato.


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