Al Teatro Arbostella in scena la comicità esplosiva di Umberto Anaclerico con “Faciteme stà cujete”



Dopo il successo di pubblico e di critica per la rappresentazione della Compagnia Comica Salernitana dell’Ultimo Scugnizzo di Viviani, cambio di scena al Teatro Arbostella di Salerno dove sarà il turno dell’associazione culturale il Sipario di Agropoli che per i prossimi tre week-end porterà in scena il secondo spettacolo in programmazione presso la struttura di Viale Verdi.

La Compagnia, composta da Umberto Anaclerico,  Silvana Tricarico, Marisa Esposito, Rossana Galizia, Antonio Marzocchi, Michela Maffongelli, Vincenzo Durazzo, Pierpaolo Iorio, Francesco Gorga, Josephina Montone e Donato Marchesano presenterà  “Faciteme sta Cujete”, commedia comica brillante in due atti dell’emergente autore Raffaele Caianiello, adattata da Umberto Anaclerico, anche attore protagonista, e con Gaetano Troiano alla regia.

Spettacolo che, però, di quieto sembra avere poco e si preannuncia come una vera e propria eruzione vulcanica. Un’armonia familiare turbata da tresche amorose e ricatti si intreccia a situazioni tra il grottesco e il paradosso all’interno di una trama ingarbugliata, che si conclude con un lieto fine che lascia allo spettatore uno spunto di riflessione sull’importanza dei buoni sentimenti e della pace familiare.
Non mancheranno le sorprese e la comicità esplosiva e coinvolgente di personaggi come il protagonista Umberto Anaclerico  che grazie al suo telento è stato chiamato anche da Alessandro Siani per una parte nel suo nuovo film dal titolo "Si Accettano Miracoli" che vedremo prossimamente al cinema.

Spettacoli nei fine settimana 25-26 ottobre, 1-2,8-9 novembre 2014, il sabato alle 21.15 e la domenica alle 19.15.

Costo del singolo biglietto 12 euro, ridotto 10.
Info e prenotazioni: 089/3867440 – 347/1869810 o www.teatroarbostella.com

Appuntamenti dell'arcivescovo Luigi Moretti per commemorare le vittime dell'alluvione del 1954



L’arcivescovo Luigi Moretti per commemorare le vittime della tremenda alluvione che colpì la città di Salerno il 25 Ottobre del 1954, sessanta anni or sono, presiederà la Celebrazione Eucaristica domenica 26 ottobre, alle ore 11.00, preso la parrocchia di S. Trofimena nell’Annunziata in Salerno.
Particolare ricordo e intenzione di preghiera Monsignor Luigi Moretti le avrà anche durante la Celebrazione Eucaristica di domenica 2 novembre, alle ore 10.30, presso il cimitero cittadino.
Con ben 318 vittime, 250 feriti e 5000 senza tetto, fu la più grande tragedia italiana per vittime dovute al dissesto idrogeologico dopo il Vajont. Il 25 Ottobre del 1954 Vietri sul Mare, Cava dei Tirreni, Salerno, Maiori, Minori, Tramonti furono colpiti da un’alluvione che cambiò per sempre il loro futuro. Le devastazioni furono immense con frane, voragini, ponti crollati, strade e ferrovie distrutte in più punti, la zona più colpita fu quella della costiera amalfitana, fino alla città di Salerno.

Sabato 25 ottobre presentazione di Gustannurca 2014, evento contenitore di iniziative finalizzate alla tutela ed alla promozione delle tipicità agricole territoriali.


Appuntamento alle ore 10.30 presso l’aula magna dell’Istituto Professionale Agrario di Salerno, in via delle Calabrie località Lamia, con l’apertura del convegno studio “Territorio, tipicità, turismo: la mela annurca una risorsa da tutelare”.  All’incontro interverranno il preside del ProfAgri, Alessandro Turchi, il Sindaco di San Mango Piemonte, Alessandro Rizzo, il presidente del GAL Colline Salernitane, Paolo Russomando, il  presidente UNPLI Salerno, Mario De Juliis, il presidente del Distretto Turistico Sele Picentini, Giuseppe Di Martino, la docente e pittrice Laura Bruno , la biologa nutrizionista Alfonsina Naddeo, l’agronoma e docente Antonella Troisi, il consulente marketing turistico-finanziario Antonio Turturiello, l’onorevole Tino Iannuzzi, firmatario della proposta di legge per il recupero e la valorizzazione dei centri storici nonché  per il sostegno e la valorizzazione dei comuni con popolazione pari o inferiore a 5.000 abitanti.
Tutela e promozione della locale filiera della mela annurca sono oggetto dell’evento “Gustannurca” promosso dalla Pro Loco di San Mango Piemonte con il patrocinio del Comune di San Mango Piemonte,  del Gal Colline Salernitane, dell’Ente Provinciale per il Turismo,  dal CIDEC settore turismo, dell’UNPLI Salerno, del Distretto Turistico SeleCoast, del Coordinamento Pro Loco Picentine “Picentia Turismo” ed in collaborazione con la Tenuta D’Amore Resort e dell’azienda agrituristica “Il Fontanone”.
Il territorio picentino è tradizionalmente vocato alla produzione ed alla lavorazione delle mela annurca, nota come la regina delle mele. Definita anche regina dei sapori per proprietà organolettiche e versatilità  gastronomiche. “Gustannurca”, con le sue iniziative (“MelaDay”,“Melarenda”, “MelArtè”), è il proseguimento di un evento a promozione e tutela delle tipicità territoriali che da diversi anni viene realizzata a San Mango Piemonte, sede dell’associazione nazionale “Città della Mela Annurca”, con l’obiettivo di sensibilizzare interventi progettuali di salvaguardia alla coltivazione di questo frutto antico e di  valorizzazione di un circuito turistico di qualità ad esso legato. In tutte le sue manifestazioni, l’evento  è finalizzato a dare impulso alla produzione ed alla distribuzione della mela annurca attraverso programmi di informazione e formazione sui temi della filiera corta, della qualità agroalimentare, della territorialità e stagionalità delle produzioni. Ulteriore scopo, con l’ausilio didattico formativo al  programma d’azione da parte del ProfAgri, è quello di  favorire la diffusione di orti familiari con la coltivazione ed il recupero di prodotti agricoli locali.


NICOLA VITOLO

TASI un incubo per tutti. Quanto costa l'imposta sui servizi indivisibili nel comuni Picentini? A Pontecagnano non si fa sconto alle imprese.



Si appresta a batter cassa la TASI per i proprietari di abitazioni. In arrivo la scadenza al 16 ottobre del pagamento primo acconto anno 2014 della tassa comunale sui servizi indivisibili. Interessati al versamento dell’imposta i contribuenti dei Comuni che al 16 giugno scorso non avevano rispettato i termini per la presentazione delle relative delibere. Circa il 64% dei comuni sono risultati inadempienti nel regolamentare il nuovo tributo. Una ermetica norma istitutiva costellata da una girandola di direttive applicative ha fatto generare un labirinto di imposizioni e detrazioni che impongono ai contribuenti di rivolgersi a commercialisti e centri di assistenza fiscale per determinare  l’importo della TASI dovuta sulla propria abitazione principale ed, eventualmente, anche sugli altri immobili di proprietà.
“E’ un vero rompicapo il calcolo dell’imposta – conferma il commercialista Antonio Procida – Ci muoviamo in un ginepraio di imposte (IUC, IMU, TARI, TASI) che prevedono una miriade di aliquote e detrazioni, applicabili alle diverse tipologie di abitazioni, stabilite da ogni singolo  comune ed  in funzione dei parametri più diversi (rendita catastale, utilizzo dell'immobile, carichi di famiglia ed altro ancora).”
Allora, dovendo pagare, come districarsi tra comuni, delibere, regolamenti, aliquote, detrazioni ed agevolazioni della nuova imposta immobiliare che sta complicando la vita a proprietari ed inquilini?
La TASI è un imposta che grava sulle abitazioni principali esenti invece da IMU.  Ma può anche gravare sugli altri immobili se non esentati dal singolo comune  in quanto già soggetti ad IMU.  
Le aliquote per le singole tipologie di immobili sono stabilite dal Comune e possono arrivare per l’abitazione principale al 2,5 per mille (0,25%) o al 3,3 per mille (0,33%). Sugli altri immobili il prelievo è in genere inferiore in quanto non deve essere superiore a 1,14% la somma delle aliquote TASI più IMU.  Esaminando le delibere di alcuni comuni dell’area del monti picentini ci si rende conto della complessità applicativa di un tributo che fin dal suo esordio ha suscitato perplessità e malumori. Per le abitazioni principali si va da un minimo di 0,15% di aliquota TASI di Pontecagnano ad un massimo di 0,33% di Acerno. Dei novi comuni esaminati solo 4 prevedono l’imposizione della TASI sugli altri immobili (Montecorvino 0,9%, Pontecagnano 0,15%, Giffoni Sei Casali 0,16% e 0,25% ad Olevano sul Tusciano).  Nella determinazione delle agevolazioni e detrazione  si raggiunge l’apice della confusione e della estrosità. Per i contribuenti di Montecorvino Rovella è stabilita una riduzione di 100,00 dal tributo per l’abitazione principale. Acerno riconosce detrazioni di imposta diversificate in base alle fasce di reddito. Pontecagnano invece riconosce percentuali di riduzione TASI del 20%, 25% e 40%  per nuclei familiari aventi redditi complessivi annui non superiori a 15mila, 10mila e 6mila euro.  A condizione, però che nessun componente il nucleo familiare svolga attività professionale o di impresa. Vale a dire che sono esclusi dalle riduzioni chi è titolare di partita IVA e quindi di attività individuale.
“Quanto stabilito dall’art.9 del regolamento TASI di Pontecagnano Faiano – rileva il dottore Procida – stride con quanto dettato dall’art.53 della costituzione italiana il quale pone in capo a tutti i cittadini l'obbligo di concorrere alle spese pubbliche «in ragione della propria capacità contributiva». Anzi, una tale riduzione contravviene ai tre fondamentali precetti: universalità dell'imposta, progressività del sistema tributario, ed eguaglianza del carico tributario.”
Per quale motivo il comune di Pontecagnano Faiano non concede riduzioni TASI ai proprietari di immobili esercenti attività commerciali e professionali aventi redditi inferiori ai 15mila euro.


NICOLA VITOLO

  
Le aliquote TASI nei comuni dell’area Picentina
Aliquota   abitazione
Detrazioni
Aliq.altri immobili

Pontecagnano Faiano
0,15%
Abbattimento in base al reddito
0,15%

Acerno
0,33%
Suddivise per fasce di reddito
0,00%


Castiglione del Genovesi








Giffoni Sei Casali
0,16%
0,00
0,16%


Giffoni Valle Piana
0,25%
0,00
0,00%

Montecorvino Rovella
0,25%
100,00
0,09%


Montecorvino Pugliano
0,25%
0,00
0,00%

Olevano Sul Tusciano
0,25%
0,00
0,25%

San Cipriano Picentino
0,25%
0,00
0,00%

San Mango Piemonte
0,20%
0,00
0,00%