Il governatore della Campania Vincenzo De Luca è
stato assolto "perché il fatto non sussiste" nel processo d'appello
per la nomina di un project manager nell'ambito di un progetto per la
costruzione di un termovalorizzatore a Salerno. In primo grado era stato
condannato a un anno, pena sospesa, condanna che aveva determinato nei
confronti di De Luca la sospensione dall'incarico di presidente della Giunta
regionale per effetto della Legge Severino, provvedimento poi sospeso dal
tribunale.
Sulla vicenda il Sindaco di San Mango Piemonte, avvocato Alessandro Rizzo, ha espresso una sua considerazione.
"Non mi è mai piaciuta la Severino. Se non viola la
Costituzione, quanto meno ne offende i principi. Chi mi conosce sa che non sono un "deluchiano", non sono cresciuto
alla sua "corte", anzi, nel 2008 sono diventato sindaco mandando a
casa uno dei suoi. Però, non competendomi giudicare se De Luca sia stato bravo
o meno, mi limito a dire che ho avuto con lui, quando era sindaco di Salerno,
un rapporto di collaborazione proficuo, abbiamo discusso di tante cose, tante
ne abbiamo condivise e tante battaglie abbiamo
fatto sulla sicurezza, sui rifiuti, sul pedaggio della A3, tante. Con me è
stato sempre un interlocutore attento e disponibile.
Come presidente della Regione ha confermato questa disponibilità. Tante le cose che abbiamo già messo in cantiere e credo abbia già dimostrato di voler fare davvero le cose che aveva preannunziato. Gli sprechi li sta tagliando e la spesa, quella virtuosa, la sta accelerando. Spero che adesso, tolto il freno a mano, possa lavorare con un po' di serenità, a dispetto di quelli che gridano allo scandalo di fronte ad una verità processuale non perché poco convinti che coincida con la verità sostanziale, ma solo perché essa non ha appagato un ormai genetico desiderio di vederlo cadere... Abbiamo bisogno di un po' di stabilità per crescere...".
Come presidente della Regione ha confermato questa disponibilità. Tante le cose che abbiamo già messo in cantiere e credo abbia già dimostrato di voler fare davvero le cose che aveva preannunziato. Gli sprechi li sta tagliando e la spesa, quella virtuosa, la sta accelerando. Spero che adesso, tolto il freno a mano, possa lavorare con un po' di serenità, a dispetto di quelli che gridano allo scandalo di fronte ad una verità processuale non perché poco convinti che coincida con la verità sostanziale, ma solo perché essa non ha appagato un ormai genetico desiderio di vederlo cadere... Abbiamo bisogno di un po' di stabilità per crescere...".
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