PREVISTO PER VENERDI MATTINA IL RIPRISTINO DELL'AGIBILITA' NELLA SCUOLA MEDIA DI OGLIARA.

Dovrebbe tornare alla normalità venerdì mattina l’attività didattica nel plesso della scuola media di Ogliara preso di mira nel ponte di ognissanti da vandali che ne hanno distrutto le vetrate ed imbrattati i muri al piano terra.
E’ stato un atto vandalico che ha colpito comune, istituto scolastico, famiglie , alunni ed il sacrosanto diritto allo studio. Il Sindaco Vincenzo De Luca e l’assessore Mimmo De Maio, si sono interessati dell’accaduto appena avutone informazione e, dopo una prima stima dei danni (ancora non quantificabili economicamente), hanno concertato con il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Ogliara, Francesco Stefani, le soluzioni migliori per riprendere quanto prima le attività scolastiche.
Gli operai del comune di Salerno hanno provveduto nella giornata di oggi (ieri per chi legge) a riparare momentaneamente le finestre danneggiate con pannelli di multistrato in attesa di poter riposizionare i vetri agli infissi bersagliati, nella notti tra sabato e lunedì scorso, da ignoti con lancio di sassi. Rimossi vetri, sassi ed ogni altro materiale d’ostacolo all’agibilità delle aule colpite dal raid teppistico ed avviata anche la ripulitura delle pareti esterne della scuola media insudiciate con vernici scagliate dal muro perimetrale. Intanto i Carabinieri della stazione di Fratte, dopo aver eseguito un sopralluogo presso l’edificio della scuola media di Ogliara, hanno avviato le indagini per tentare di dare un volto ai teppisti che, presumibilmente, nella notte di Halloween, si sono resi protagonisti della bravata che ha arrecato danni morali ed economici alla comunità con atti incivili a svantaggio di strutture e servizi di pubblica utilità.
Domani mattina (oggi per chi legge) la campanella ritorna a suonare, salvo imprevisti, anche per gli alunni delle classi I e III A, II B e IIC, che svolgono attività didattiche nelle aule colpite dagli atti vandalici.
I genitori auspicano che tali riprovevoli manifestazioni di intemperanza, tangibili espressioni di un disagio sociale che deve sicuramente essere superato, non si verifichino più in futuro. In nome del concetto di cultura, progresso e civilizzazione che contraddistingue il cammino evolutivo dell’uomo, affrancato, ormai da millenni, dallo stato di arretratezza e primitività.

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