Qualcuno ha appiccato l’incendio al canile privato dove da sette anni
due signore castiglionesi badano volontariamente cani abbandonati.
“Vi erano cinque cani ricoverati – annota la signora Angela – Sono
stati lasciati ad ardere vivi tra le fiamme. E’ stata una bastardata.”
Perché tanta crudeltà? Si
chiedono Angela e Lina che con disinteresse e spirito di sacrificio si prendono
cura di cani raccogliendoli dalla strada.
“Ma non è la prima volta che
prendono di mira gli animali da noi custoditi
- informano le due donne – Già qualche anno addietro hanno ammazzato tre cani e nei mesi scorsi altri
sono stati avvelenati.”
Nel capanno in legno e lamiera,
costruito nel terreno di loro proprietà, curano e custodiscono amorevolmente i
“migliori amici dell’uomo” togliendoli dalla strada dove vengono abbandonati da persone
senza cuore, senza decoro e senza
riguardo per i danni che possono arrecare agli altri ed alla gestione delle
problematiche sociali connesse al randagismo.
“Nessuno è infastidito da
latrati o odori malevoli – afferma la signora Angela – Quotidianamente
provvediamo a pulirli e rifocillarli. Non chiediamo niente a chicchessia. Lo
facciamo solo per l’amore che abbiamo per queste bestiole emarginate e sole.”
L’incendio è stato procurato
sicuramente da “mano nemica”, riferiscono le due donne che hanno presentato
denunzia alla Stazione Carabinieri di San Cipriano Picentino, al comando del
m.llo Francesco Esposito. Qualcuno, forse, che ha voluto punirle per chissà che
cosa.
NICOLA VITOLO
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