Si ingrossa il
bottino della razzia compiuta giovedì scorso nella chiesa di Santa Maria in San
Mango Piemonte. Rubato anche l’antico reliquario di San Magno. Ad accorgersi del furto è stato il parroco don
Gerardo Lepre che, nel rimettere in ordine nei locali della sacrestia messi a
soqquadro dai ladri e col reinventariare gli oggetti custoditi, ha accertato e
verificato la sottrazione del reliquario del santo patrono.
Il giovane
sacerdote, che dall’inizio dell’anno amministra la parrocchia dei Santi Nicola
e Matteo, ha dato notizia nella messa domenicale dell’ulteriore sottrazione al
sacro patrimonio della parrocchia di San Mango.
Dopo i sentimenti di
sconcerto ed indignazione per la scippo notturno del settecentesco mantello
dorato della Madonna del Rosario e della palma ricoperta d’argento dalla mano
della statua lignea di San Magno, s'accresce tra i fedeli la rabbia per
l’ignobile atto e l’ira contro tali sacrileghi delinquenti che hanno privato la
comunità cattolica dei principali simboli sacri che testimoniano la tradizionale devozione
verso la Madonna
e il Santo Patrono.
Il reliquario trafugato
è una teca d’argento intarsiata donata nel 1851 da Michele Spirito, padre
dell’on. Franceso Spirito, in cui è racchiusa una particola del corpo di San
Magno donata, tra il 1062 e 1105, ai fedeli di San Mango da San Pietro da Salerno (nato a Salerno nel
1030 e morto ad Anagni nel 1105) che in quel periodo fu vescovo di Anagni dove
dal 871 sono conservati i resti del santo martirizzato nel 251 d.C. durante le
persecuzioni di Decio.
NICOLA VITOLO
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