Sabato 25 febbraio intitolazione piazza ed inaugurazione di un monumento dedicato ai Caduti d Nassiriya.



Un appuntamento importante e speciale quello che si terrà a San Mango Piemonte sabato 25 febbraio 2017 con la intitolazione di uno spazio pubblico e lo scoprimento di un monumento commemorativo in onore  e memoria delle 19 vittime italiane che il 12 novembre 2003 persero la vita nella missione di pace in Iraq.
La solenne cerimonia avrà inizio alle ore 10 alla presenza di numerose autorità civili e militari, e sarà anche occasione per la consegna ufficiale della Cittadinanza Onoraria all’Arma dei Carabinieri conferita all’unanimità dal Consiglio Comunale di San Mango Piemonte.   
All’evento assicurata la partecipazione della prestigiosa Fanfara del “10° Reggimento Carabinieri Campania” che scandirà tutti i momenti delle celebrazioni in programma. 
L'opera inserita nel monumento collocato nella nuova piazza della toponomastica comunale è stata prodotta dalla Pro Loco di San Mango Piemonte, organizzatrice del Premio “Brig. CC Espedito La Rocca”, che  in virtù dei principi del premio e dell’orgoglioso legame  della comunità  sanmanghese all’Arma dei Carabinieri a cui ha offerto diversi figli, tutti chiari esempi di virtù civiche e senso del dovere, si è resa attiva nel realizzare un’opera artistica da proporre all’amministrazione comunale quale monumento nella istituenda piazza in onore ai Caduti di Nassiriya. 
L’artista Laura Bruno, socia onoraria della Pro Loco, ha ideato il dipinto che è stato, poi, fatto raffigurare dagli artigiani delle antiche fornaci di Rufoli su otto piastrelle maiolicate (quattro di misura cm 15x30 e quattro di misura cm 30x30) formanti  all’unisono un pannello di cm.60x90 riproducente l’immagine che l’autrice ha     disegnato a rievocazione del sacrificio dei Caduti di Nassiriya. 
Detta opera realizzata a cura dalla Pro Loco è da intendersi quale attribuzione del XIV premio “Brig. CC Espedito La Rocca” alle vittime italiane del cruento attentato che, partite per portare la pace e la libertà, ricostruire la democrazia  e dare speranza di vita a donne e bambini ai  margini della dignità umana, il 12/11/2003 perirono in Iraq nell’attentato alla base MSU italiana dei Carabinieri nell’adempimento del   dovere al servizio dell’Italia,  della comunità internazionale ed agli alti valori della umana solidarietà e del generoso altruismo. Una targa allegata al monumeto ne ricorda la memoria e la motivazione. 

Il dipinto.
Il dipinto eseguito da Laura Bruno rappresenta simbolicamente la tragedia.   
Al centro vi è la struttura di una croce di colore rosso, che divide la superficie in quattro quadranti. Dal quadrante sinistro centrale parte e si sovrappone alla croce il simbolo della freccia (la zeta allungata) in rosso, che  ricorda le fiancate delle auto dei carabinieri.
La riproduzione della celebre foto della tragedia, stilizzata, del soldato incredulo e della palazzina distrutta dall’esplosione, sono gli elementi centrali della scena, ed occupano il quadrante centrale e quello destro superiore.
Lo stemma dei carabinieri è centrale, in colore oro. Le fiamme si sviluppano da un cuore, su cui sono incise le lettere I ed R ( a significare Repubblica Italiana), ma che nel contempo tali lettere proseguono,formando le iniziali di IRAQ, in cui la lettera Q indica Bagdad sulla carta geografica dell’Iraq, dove è indicata anche Nassiriya, luogo della tragedia. Tale carta geografica  fa da sfondo alla rappresentazione, ed è di colore verde ramino, a ricordare il mitico luogo della Mesopotamia, terra fertile tra i due fiumi, il Tigri e L’Eufrate, all’origine della civiltà e della storia dell’uomo..
Nella cornice superiore ed inferiore sono raffigurati 19 cerchi tricolore, cioè le  vittime dell’esplosione, che sembrano i bersagli in un mirino.
I colori del dipinto sono quelli del  tricolore della bandiera italiana, bianco, rosso e verde, riproposti in varie tonalità. 
Il significato dell’opera è che il sacrificio del soldato, come quello di Cristo ( la croce tracciata con il sangue, perciò rossa), è salvifico per tutta l’umanità. Gli eroi rischiano la vita anche per la nostra tranquillità, per guadagnare la speranza di pace al mondo intero. E l’Italia non si sottrae alla prova, ma con il cuore ( simbolo dello stemma dell’Arma) partecipa alla missione. Ogni soldato caduto è un anello della catena di solidarietà e porta i colori della sua bandiera dentro di sé, bersaglio e vittima ma eroe italiano nello stesso momento.
L’Italia scrive con il sangue dei suoi caduti la Storia attuale, contrapponendosi alla cieca violenza e portando avanti con coraggio e sacrificio il suo messaggio di speranza e di pace.

L’artista Laura BRUNO
Laureata con lode in lettere moderne, ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Napoli, Scuola Libera del Nudo. Ha esposto in Italia ed all’estero in mostre a cura di importanti critici d’arte.
Nel 2017 partecipa alla Triennale di Roma, all’Altare della Patria, con Achille Bonito Oliva. Vittorio Sgarbi, con cui ha partecipato a numerose mostre a Palermo, ne ha recensito le opere, includendola tra i 101 artisti italiani da lui “sdoganati” nel suo libro Porto Franco. Nel 2016 ha ricevuto il premio Tiepolo a Milano da José Van Roy Dalì; ha esposto ai Navigli di Milano, a cura di Virgilio Patarini. Nel 2015 ha partecipato con Daniele Radini Tedeschi alla Mostra Grazie Italia,  patrocinata dal Padiglione Nazionale Guatemala, alla 56° Biennale di Venezia.
Paolo Levi selezionandola in mostre a Palermo e Roma, ne ha recensito spesso le opere su Effetto Arte, da lui diretto.  All’estero ha esposto in mostre personali a Parigi - Carrousel del Louvre, Galleria Thuillier, Londra -Brick Lane Gallery, Praga, Vienna, Santiago de Compostela, Montecarlo, Stoccarda.A New York è stata in permanenza per 5 anni alla Ward Nasse Gallery dal 2010 e in videoproiezione a Time Square. E’ in corso una sua mostra personale a Massa Carrara. Le opere di Laura Bruno sono esposte in questure, chiese, biblioteche e musei italiani ed esteri. 




nicolavitolo




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