Il made in Italy conquista il mondo: boom di food e moda

L’annuale Osservatorio Confimprese Estero segnala la tenuta del comparto che è in crescita del 20% rispetto al 2017 (230 aperture), segno che il retail cerca stabilità anche oltreconfine dopo avere consolidato il business sul mercato domestico.
In arrivo 270 nuovi punti vendita sui mercati globali con una netta predominanza delle aziende food e fashion.
Quanto ai Paesi di destinazione il comparto si spacca in due: il food privilegia l’Europa, Francia in testa, il fashion strizza l’occhio a Russia e Medio Oriente. La Francia, del resto, è il primo Paese europeo nel franchising con 1.900 affilianti e oltre 71.500 affiliati per un fatturato totale superiore a 55 miliardi di euro.
“I retailer del food – afferma Mario Resca, presidente Confimprese (300 marchi commerciali, 30mila punti vendita, 600mila addetti con un fatturato 2017 di 148,5 miliardi di euro) – aprono nuovi punti vendita e store in Francia perché è un mercato di prossimità con un’attenzione alimentare simile alla nostra e un’offerta del cibo che non è destrutturata come nei Paesi anglosassoni. Molte imprese hanno già un network consolidato in tali nazioni dove possono sfruttare economie di scala, logistica, supply chain e controllo della qualità sul cibo. Quanto al fashion i Paesi dell’est europeo e del Medio Oriente sono affamati di marchi italiani che dettano legge in fatto di moda”.

Nessun commento: