“Sarà una festa all’insegna della pace, della fraternità, così come Francesco ha testimoniato – dice il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo metropolita di Napoli – soprattutto all’insegna del dialogo, del rispetto e della promozione della dignità dell’uomo”.
Un evento che il presule definisce “del tutto speciale” perché “mette insieme due realtà: ecclesiastica e civile”.
E’ nelle parole di San Francesco, negli ideali del santo di Assisi che “si trova la risposta alla violenza, al bullismo”, come spiegato da don Enzo Fortunato, direttore della sala stampa del Sacro convento di Assisi. “Abbiamo bisogno di modelli che ci aiutino a fare pace dentro di noi, Francesco in questo è l’uomo che ci aiuta a riconoscere le potenzialità e limiti che abbiamo dentro – afferma don Fortunato -. L’altro aspetto è la ricaduta sul piano sociale. Penso alle scuole, ai momenti aggregativi della nostra società. Abbiamo bisogno di una anima pacificante altrimenti il rischio è di una spirale che genera violenza”.
La Campania donerà ad Assisi un albero di Natale e il presepe, lo stesso che è stato già esposto in Piazza San Pietro, a Roma. La lampada di San Francesco sarà accesa, come da prassi, dal sindaco della città capoluogo di regione, mentre il governatore campano terrà un discorso alle altre regioni. E’ in questa doppia veste delle celebrazioni per il santo patrono di Italia che risiede la particolarità di questo evento.
Per la Campania quello di quest’anno sarà il quinto pellegrinaggio nella città di San Francesco, dopo le visite, con l’offerta dell’olio, del 1944, 1961, 1979 e 1998. “In letizia, nonostante tutto” è il messaggio dei vescovi sella Campania in occasione del pellegrinaggio ad Assisi per la solennità di San Francesco.
Dalla Campania sono attesi 10 mila pellegrini.
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