Crolla ad agosto l'indice della Tax Compliance, che misura la fedeltà
fiscale dei contribuenti, del 3,2% ed aumenta l'evasione fiscale del
1,6%. In Italia 4 italiani su 5 non capiscono perché si pagano le tasse.
E' questo il quadro che e' emerso dalla ricerca effettuata dal Centro Studi e Ricerche Sociologiche di Krls
Network of Business Ethics per Contribuenti.it - Associazione
Contribuenti Italiani, che ha analizzando i dati sulla Tax Compliance
rilevati da Lo Sportello del Contribuente nel periodo 1 agosto - 10
agosto 2014. In Italia, ad agosto, la fedelta' fiscale dei contribuenti
e' scesa di 3,2 punti passando da 16,5% a 13,3% a causa dei pochi e
scarsi servizi che gli italiani ricevono in cambio delle molte tasse che
pagano.
Negli ultimi 5 anni l'imponibile evaso in Italia è cresciuto del 37,2% con punte record
nel nord dove ha raggiunto l' 39,7%.
Ogni contribuente italiano
versa mediamente al fisco 11.930 euro all'anno, fra tasse, imposte e
tributi vari, la cifra piu' alta tra i paesi dell'area euro, ma riceve
in cambio in servizi sociali meno della metà, 5.260 euro, il piu' basso
tra i principali paesi europei.
Dalla ricerca di Contribuenti.it
emerge che al primo posto tra i paesi che investono maggiormente nei
servizi sociali troviamo la Francia, seguita dalla Germania, Svezia,
Olanda, Inghilterra e Spagna con 8.120 euro.
L'indice della tax
compliance e' l'indice di fiducia dei contribuenti italiani. Esso
rappresenta il comportamento dei contribuenti nei confronti
dell'amministrazione finanziaria. La sua rilevazione avviene attraverso
l'analisi di un campione di circa 5.000 contribuenti ed e' costituito da
due subindici, la stima dei contribuenti sulla situazione corrente
(40%) e le previsioni per il futuro (60%)''. Il dato 'ha una forte
influenza sulla politica monetaria e
fiscale in quanto e' l'indice della Tax Compliance. Piu' il valore e'
alto, piu' i contribuenti hanno conoscenza, informazione e certezza di
poter contare sui propri diritti. Attraverso questa via c'e' da
attendersi una diminuzione delle evasioni fiscali insieme ad un
incremento delle soluzioni pacifiche delle controversie.
"L'evasione
fiscale non si combatte né con Equitalia, né con gli spot televisivi, ma
con i fatti - ha affermato Vittorio Carlomagno presidente di
Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani - In Italia manca la
certezza del diritto. Basta guardare ai rimborsi fiscali o al pagamento
dei debiti della pubblica amministrazione. Lo Stato deve tornare ad
essere credibile mantenendo le promesse prese, migliorare la qualità dei
servizi e sopratutto rendere trasparenti i conti pubblici facendo
comprendere ai contribuenti come amministrano e spendono i propri soldi,
così come fa un amministratore di condominio".
Nessun commento:
Posta un commento