San Cipriano Picentino: bomba rudimentale rinvenuta all'entrata dell'ufficio postale del capoluogo riaccende il problema della sicurezza.



Il pacco è stato notato all’apertura degli sportelli al pubblico da un dipendente dell’agenzia che, insospettitosi dalla presenza di fili elettrici fuoriuscenti dal semiaperto cartone, ha lanciato l’allarme. In via Molino n.10 sono prontamente intervenuti i Carabinieri della locale Stazione al comando del maresciallo Francesco Esposito, che hanno provveduto ad isolare l’intera area, chiudendo il traffico veicolare e pedonale in zona, sgomberando l’ufficio postale, negozi ed abitazioni circostanti al fine di garantire le condizioni necessarie alla tutela della pubblica incolumità. Alla messa in sicurezza dell’area ha fatto seguito l’intervento degli Artificieri degli Comando Provinciale di Salerno, coordinato dal maggiore Gennaro Jervolino, che è valso a verificare, in primis, il contenuto del pacco sospetto mediante la scansione effettuata con il robot in dotazione di reparto. I militari specializzati han così potuto appurare che all’interno del cartone vi era una piccola bombola di gas da campeggio collegata con filo metallico ad una scatola. Verificato pure che l’ordigno artigianale non era innescato, gli artificieri hanno provveduto a disarticolarlo sul posto senza alcun danno per persone o cose. Dopodiché gli uomini della Benemerita, portata a termine anche i rilievi del caso, hanno avviato le indagini per identificare il bombarolo, o bombaroli, e le probabili motivazioni che hanno spinto a confezionare il rudimentale ordigno che poteva rendere funesto questo tranquillo e caldo fine agosto.
Di sconcerto e stupore sono le parole del sindaco di San Cipriano Picentino, Gennaro Aievoli, che in un primo momento ha pensato, come la maggior parte, che potesse trattarsi di una bravata: ”Ma poi, continua Aievoli, quando ci siamo resi conto della gravità della situazione, sono rimasto a bocca aperta.”
“Onestamente però – conclude il sindaco - credo sia grave visto che questo episodio succede in un piccolo territorio ed in modo particolare in un piccolo ufficio di poste italiane.”
Il pacco bomba all’ufficio postale di San Cipriano Picentino riaccende il problema della sicurezza sul territorio picentino dove  le varie forze di polizia che vi operano sono cronicamente carenti sotto il profilo degli organici e dei mezzi.  Da più parti si chiedono interventi  seri e duraturi per la sicurezza delle famiglie, in particolare modo per gli anziani ed i disagiati.  Non basta sbandierare soluzioni magiche con  telecamere di videosorveglianza, che il più delle volte non funzionano per mancanza di rete od assenza di manutenzione.  Non bastano i pochi uomini della locale stazione Carabinieri a monitorare il territorio intercomunale di  San Cipriano Picentino, Castiglione del Genovesi e San Mango Piemonte.  Con un esiguo numero di operatori risulta impossibile controllare un territorio con oltre diecimila abitanti, limitrofo alla città di Salerno ed alla piana del Sele, con una miriade di aziende ed attività commerciali,  ed una rete viaria di interesse strategico.
Non bastano i sacrifici, l’abnegazione e la professionalità degli operatori delle insufficienti forze dell’ordine  a compensare le carenze più volte denunciate.  La maggior forma di deterrente contro la criminalità è il controllo del territorio  che si garantisce  con il personale  e la prevenzione.  Ma alla mancanza di risorse e soprattutto alla carenza di uomini e mezzi,  non si sopperisce con slogan e promesse. 

Nessun commento: