La precisazione è stata fatta dal responsabile
del servizio Fiscalità locale, la dottoressa
Manuela Sacco, secondo cui:”l'anomalia riscontrata, relativa alla differenza di
un euro sui modelli F24, riguarda una percentuale limitata di contribuenti. Si
rinnova, a tal proposito, l'invito agli utenti interessati, qualora non lo
avessero ancora fatto, a recarsi presso gli uffici tributari del Comune per la
ristampa dei modelli e ad effettuare il regolare pagamento dell'importo dovuto
entro e non oltre la data indicata del 30 novembre 2013.”.
Il chiarimento è seguito
all’articolo sulla questione-Tares a Pontecagnano Faiano, pubblicato sulla "La
Città" giovedì scorso, dal titolo “Un euro in più sull’F24 del Comune:
Tares impagabile”.
“Abbiamo verificato
nella giornata di ieri che sui circa dodicimila modelli inviati - ha dichiarato
il responsabile dei tributi – l’irregolarità del totale esposto riguarda pochi
modelli F24 precompilati. Quindi, senza creare allarmismi, l’ufficio è
disponibile ogni giorno lavorativo ad accogliere l’utenza per fornire modelli
di pagamento corretti ed informazioni sull’applicazione della imposta.”
La Tares monopolizza le
discussioni nel centro picentino. In molti ritengono salata la rata da pagare
entro il 30 novembre e, con la segnalazione degli errori di compilazione, è
sorta la speranza di un rinvio del versamento.
La Tariffa Rifiuti e
Servizi è un nuovo tributo introdotto dal governo a partire dal primo gennaio di
quest’anno. E’ un’imposta che si basa sulla superficie degli immobili e dalla
sua riscossione, i comuni dovranno coprire per intero i costi del servizio
della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, oltre che pagare i costi di
altri servizi, come le spese per l’illuminazione pubblica, per la polizia
municipale e per il personale degli uffici amministrativi. Non è stato facile
fin’ora per i comuni regolamentarla ed applicarla. Andrà a regime dal prossimo
anno.
“Quindi in questo primo
anno di imposizione è possibile che si siano commessi degli errori”, ammettono
all’ufficio tributi.
Ma se questi errori
vanno corretti recandosi al comune per ritirare i nuovi modelli di pagamento,
ciò significa che perde di efficacia l’imposizione al contribuente del costo di
spedizione del modello di versamento.
Intanto il PD locale
manifesta pubblicamente contro “Questa Tares” perché giudicata iniqua,
improvvista ed insopportabile. E, attraverso un comunicato stampa, si propone, per il momento, di rimandare il pagamento a
fine anno e rimodulare il regolamento, introducendo opzioni in favore delle
fasce deboli e delle attività produttive.
Poi, riprendendo quanto ufficializzato e
votato all’unanimità dai consiglieri del Pd
nell’ultimo consiglio comunale, si richiede di aumentare la raccolta
differenziata al 65% nel 2014 ed attuare la direttiva "Rifiuti zero"
entro il 2020.
Ed, infine, i pidiessini
aggiungono: “Il pagamento di questa imposta sta causando molti problemi sia
procedurali (per i numerosi errori tecnici e per i controsensi del regolamento)
sia finanziari agli abitanti della città, perciò come amministratori non possiamo rifuggire dall’obbligo
di impegnarci per rispondere ad un’esigenza che rischia di trasformarsi in
emergenza. Chiediamo, quindi, alla maggioranza la massima attenzione e la
massima celerità in questo senso: per una volta, l’amministrazione Sica
distolga lo sguardo dalle beghe interne
e dalle chiacchiere da marciapiede e prenda atto che la sua funzione sia di
lavorare per questa comunità. Se non
l’ha inteso fino ad oggi, è il caso che lo capisca adesso e per sempre!”
NICOLA VITOLO